Le Stati(calci)stiche: Il Sud in alto in classifica

La quarta giornata di campionato ha confermato la coppia che primeggia in questa Serie A.

Fonte: TSG Dan - Opera Propria (Wikipedia.org)
Fonte: TSG Dan – Opera Propria (Wikipedia.org)

 Due squadre del Sud Italia che provano a togliere dal trono le onnipresenti società settentrionali. Il calcio che conta non si gioca più a Torino o a Milano, ma a chilometri di distanza: a Roma e Napoli.

 

I giallorossi sono premiati dalla cura del mister Garcia: hanno subito un solo gol in questo campionato, mentre l’anno scorso, con Zeman, dopo 4 partite ne avevano già subiti sette. Nella Capitale, tuttavia, non è il reparto arretrato a far gioire quanto piuttosto aver raggiunto quello che, almeno tra i tifosi, è un obiettivo di stagione importante: il derby con i laziali. Per Petkovic, dopo le due con la Juventus, arriva un’altra sconfitta che i supporter biancocelesti dimenticheranno a fatica.

 

Non si ferma neanche il gruppo di Rafa Benitez. I partenopei possono contare sul quarto goal consecutivo di Higuain tra campionato e coppa. Ormai è evidente a tutti: il Matador è un vecchio ricordo nei cuori napoletani. A farne le spese, stavolta, è stato il Milan, privato persino dell’unica certezza che teneva i rossoneri al di sopra della realtà: l’infallibilità di Balotelli sui calci di rigore. Il rossonero, infatti, ha sbagliato il primo penalty della sua carriera dopo 21 trasformazioni di fila. I ragazzi di Allegri hanno evidentemente bisogno di maggiore attenzione in difesa: quello di Britos è la terza rete subita di testa, più di ogni altra squadra in A. L’unica speranza per i tifosi è la storia dell’allenatore: nelle quattro stagioni sotto la guida del toscano, il Milan ha sempre vinto una sola partita nelle prime quattro giornate, anche nell’anno dello Scudetto.

 

Il risultato che colpisce di più ovviamente è quello dell’Inter. I nerazzurri hanno letteralmente abbattuto il Sassuolo con un 0-7 che rappresenta il più ampio successo per i milanesi nella sua storia nel massimo torneo. L’influenza di Mazzarri si fa sentire eccome perché la squadra non è più quella del passato, mentalmente parlando: è evidente se si considera che, come fa notare OptaPaolo, l’ultima volta che il Biscione ha chiuso il primo tempo in campionato in vantaggio di tre goal a zero era nel gennaio 2012 contro il Parma. Inoltre, tutte le realizzazioni dei “neo-indonesiani” finora sono arrivate su azione e mai su palla inattiva.

 

L’attacco è quello che fa sognare i tifosi: Palacio ha segnato il suo 50° goal in A, il terzo in quattro gare in questa stagione; Milito, invece, ritrova la rete subito al rientro sul campo da gioco dopo 224 giorni di assenza. Infine, l’Inter condivide con il Livorno un particolare record: sono le uniche squadre a non aver subito goal nei primi 45 minuti.

 

Il Sassuolo, invece, deve profondamente ripensare al proprio assetto: dopo quattro turni ha già subito 15 reti. Solo il Casale nel 1933-34 fece di peggio con 16 sofferenze incassate.

 

Altra vittoria contro una neo-promossa è quella in rimonta della Juventus contro il Verona. I bianconeri hanno tirato nello specchio degli scaligeri ben 15 volte, un primato assoluto finora in una singola gara dei cinque principali campionati europei. Oltre alla prima rete di Llorente, va segnalato soprattutto il terzo assist di Bonucci, più di ogni altro finora in A.

 

Infine la quarta giornata sarà ricordata per il goal più veloce messo a segno: all’udinese Maicosuel è servito soltanto un minuto per sancire la quinta rete subita dal Chievo nei primi tempi finora giocati.

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