Atalanta, il Pagellone 2013/2014: Denis trascinatore, Consigli una sicurezza

L’Atalanta ha disputato un’ottima stagione raggiungendo la salvezza aritmetica con largo anticipo e sfiorando solo per 3 punti il record storico del club. La squadra di Colantuono ha però stabilito un record di 6 vittorie consecutive che ha fatto sognare ai tifosi bergamaschi anche un clamoroso piazzamento europeo. Soccermagazine ha valutato l’annata complessiva degli orobici. Ecco dunque il Pagellone Atalanta per questa stagione.

Andrea Consigli - Fonte: Calciocatania (Flickr)
Andrea Consigli – Fonte: Calciocatania (Flickr)

PORTIERI

Consigli 7 – Stagione da incorniciare per il portiere classe ’87 che forse meriterebbe maggiore attenzione da parte di Prandelli. Tante parate decisive e pochissime incertezze, ha curato nei minimi particolari le disattenzioni degli anni passati diventando uno dei migliori portieri della Serie A.

Sportiello 6 – Nelle sole 4 partite disputate in stagione ha dimostrato di essere un talento tra i pali, soprattutto nell’ultima uscita contro il Catania dove ha avuto l’occasione per mettersi in mostra. Davanti a sé ha un ottimo futuro, deve fare esperienza giocando.

DIFENSORI

Yepes 6,5 – Usa bene le ultime cartucce della sua carriera disputando una stagione di livello da assoluto leader difensivo. Poche, pochissime partite sbagliate in questo campionato in maglia Atalanta. Gli sfugge il Mondiale, peccato.

Stendardo 6 – Meno brillante rispetto al collega di reparto ma comunque utile nel complesso difensivo dove i suoi centimetri sono sempre un gran vantaggio. Merita una conferma.

Lucchini 5,5 – L’infortunio gli ha compromesso la stagione e anche dopo il suo rientro gli sono stati preferiti Yepes e Stendardo. Non verrà ricordata come la sua migliore stagione in nerazzurro.

Benalouane 6 – Arriva a gennaio come rincalzo per il centro della difesa ed esplode come laterale di destra. Il suo arrivo risolve tanti problemi sull’out difensivo dove riesce a mettere in mostra anche doti atletiche che ancora non si erano evidenziate. Deve curare ancora qualche defezione tecnica.

Brivio 6,5 – L’inizio di stagione non è stato esaltante ma ha disputato una seconda parte di stagione da protagonista. Dopo il gol su punizione segnato alla Roma si è trasformato ed ha trovato continuità, gamba e quel gran tiro che gli ha regalato il record personale di gol in una stagione.

Autore: Hellaslive Fonte: Flickr.com
Autore: Hellaslive
Fonte: Flickr.com

Bellini 6,5 – Merita un voto alto solo per il coraggio, il carattere e la voglia con cui è rientrato dopo un tremendo infortunio. Si adatta alle esigenze del tecnico con grandissima professionalità, terzino o centrale non fa differenza. Un riferimento.

Raimondi 6,5 – meglio come esterno piuttosto che come terzino, si esalta nelle sgroppate sulla fascia destra dove abbina la grande corsa al suo possente fisico. Un piccolo infortunio compromette la fase centrale della stagione ma è assolutamente n’annata da ricordare.

Del Grosso 6 – Alterna ottime prestazioni a partite meno convincenti. Disastrosa la gara di Coppa Italia contro il Napoli ma poi riesce comunque a riscattarsi.

Nica 5 – Se Colantuono l’ha utilizzato solo in caso di emergenza un motivo c’è: anarchico tatticamente, gravi errori di posizione, non può giocare come quarto di difesa ma bisognerebbe provarlo più avanti perché il suo dribbling non è male.

Caldara s.v. – Una sola partita in campionato peraltro non sufficiente, il ragazzo ha ottimi colpi ma deve vincere prima l’emozione

Scaloni 5 – Stagione travagliata tra infortuni ed errori personali. Colantuono non lo vede tra i titolari, passa in secondo piano.

CENTROCAMPISTI

Carmona 6,5 – L’inizio di campionato non è stato esaltante ma si è rivelato fondamentale per l’assetto tattico di questa Atalanta. La squadra non può fare a meno di lui: recupera tantissimi palloni, non male in fase di impostazione e trova anche qualche gol decisivo. In questa stagione doveva dimostrare chi fosse veramente, sarà un uomo mercato.

Estigarribia 5,5 – Ci si aspettava finalmente l’esplosione che in Italia non è mai avvenuta e ancora una volta ha deluso. Soltanto qualche lampo (vedi il gol a Bologna)ma la sua accelerazione non ha mai inciso davvero. Il giocatore fantastico di Cerro Porteño e Newell’s in Italia non è mai arrivato

Cigarini 6,5 – Peccato per le tante assenze stagionali perché quando manca in regia la squadra ne risente. Regista con la R maiuscola, un vero playmaker che poche squadre possono vantare.

Migliaccio 6 – Per grinta, sacrificio e lavoro sporco non è secondo a nessuno: non gioca quasi mai da titolare ma è utilissimo a partita in corso. Colantuono sa cosa può dare e lo inserisce sempre nei momenti decisivi; è il jolly che tutte le squadre dovrebbero avere.

Giorgi 5,5 – Gioca solamente ad inizio campionato ma non trova spazio anche causa infortuni.

Bonaventura 7 – Conferma quanto di buono messo in mostra nelle ultime due stagioni. È chiaro che il ruolo dove rende meglio è quello di esterno di sinistra piuttosto che quello di trequartista: tecnica e spunti da grande giocatore non mancano, quest’anno sono arrivati anche tanti gol, manca solo un pizzico di continuità.

Cazzola 6 – Riserva di lusso per la squadra. Gioca poco ma non fa storie, si adatta sia al ruolo di centrocampista (sua posizione naturale) sia a quello di centrale di difesa con ottimi risultati sbagliando pochissime partite. Un professionista.

Koné 5,5 – Il gol dell’ultima partita non salva una stagione sottotono: fa spesso confusione in mezzo al campo, fatica a trovare una collocazione tattica. A 24 anni ancora non ha una sua dimensione e questo è il suo più grande limite. Tuttavia ha ottimi mezzi fisici e può esplodere da un momento all’altro. Merita un’altra possibilità

Baselli 6,5 – Dopo un’ottima doppia esperienza in B col Cittadella si doveva confermare anche nel massimo campionato. La sua inesperienza spesso si vede ma ha un carattere tale che gli permette di vincere ogni paura. Si ritrova per gran parte del campionato a sostituire Cigarini e ci riesce con buoni risultati.

Brienza 6 – Pedina fondamentale per Colantuono che lo utilizza in più parti del campo fidandosi della sua esperienza. Il gol col Milan è un gioiello che corona un’altra buona annata in Serie A.

Olausson s.v. – Buoni tempi di inserimento e ottime doti atletiche, valeva la pena guardarlo giocare di più

ATTACCANTI

Denis 7,5 – Non bissa il record di gol stagionali ma è tremendamente importante e decisivo per la squadra. Lotta per tutto il campionato con la grinta di un mediano e le doti di un vero centravanti. La squadra non può fare a meno di lui e dei suoi gol. Raggiunge l’apice nella gara i campionato contro il Napoli. Il migliore uomo stagionale in casa Atalanta.

Fonte: Liotro - flickr.com
Fonte: Liotro – flickr.com

Livaja 4,5 – Il peggiore invece è Marko Livaja: poca voglia, poca grinta e tanta presunzione. Non incide praticamente mai ed il suo addio è il riflesso di quanto dimostrato non solo con l’atalanta ma nell’avventura italiana in generale. La Serie A non sentirà la sua mancanza.

Bentancourt s.v. – Arriva a gennaio dopo essersi esso in mostra con la nazionale Under 20 dell’Uruguay al mondiale turco della scorsa estate (dove tra l’altro non era nemmeno tra i titolari). Gioca qualche spezzone e sfiora il gol, ha bisogno di più minuti per essere valutato.

Maxi Moralez 7 – Probabilmente la sua migliore stagione in maglia Atalanta, meglio anche di quella d’esordio. Il suo lavoro tra le linee aiuta Denis a trovare più spazi, inventa giocate di alto calcio ed i suoi dribbling sono un problema per chiunque. Regala il primo successo nerazzurro esterno segnando a Verona contro il Chievo e si replica all’Olimpico con la Lazio.

De Luca 6,5 – Nella prima parte di stagione non riesce a sfruttare i pochi minuti concessi e a gennaio sembra già avere le valigie in mano per tornare in Serie B. Poi un gol a Genova e l’infortunio di moralez gli regalano spazio, minuti e voglia e lui li sfrutta al meglio diventando uno dei protagonisti delle 6 vittorie consecutive.

ALLENATORE, Colantuono 7 – Con la difesa a tre di inizio stagione capisce che la squadra non va da nessuna parte e quindi riconosce il suo errore e torna al classico 4-4-2. Macina risultati su risultati fino ad arrivare ad un solo punto dalla zona Europa League; poi la squadra ha un calo fisico e non rende al meglio nelle ultime giornate. Valorizza al meglio tutti i suoi giocatori, anche i più giovani e questo lo rende uno dei migliori tecnici di questo campionato.

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