Biagianti (CT) avvelenato: “Stupido chi pensa regaleremo punti”

MASCALUCIA – Arrabbiato no? Piccato sì.  Scortese no, sintetico sì. In sala stampa, Marco Biagianti, centrocampista nonché capitano del Catania, ha risposto alle domande dei giornalisti non senza tradire anzi, senza far nulla per nascondere un periodo complicato da decifrare: non trova continuità sul campo, così da sapere di non esser al meglio, ma i tifosi lo tacciano di scarso impegno. In più, la sostituzione sul finale di Catania-Cagliari, con abbandono della fascia da capitano e qualche fischio dalle tribune, a farne il giocatore che più di tutti capisce perché vive, sulla propria pelle, il clima di disfattismo contro il quale, martedì scorso, dalla medesima sedia, il presidente Pulvirenti si era espresso con parole chiare: “Questa squadra va applaudita fino a spellarsi le mani. E’ inammissibile far passare per fallimentare una stagione da record se non dovessimo riuscire a qualificarci per l’Europa”. 

E Biagianti rincara la dose. Circa le accuse di scarso impegno rivolte alla squadra: “Solo gli stupidi possono pensare che da qui alla fine del campionato regaleremo qualcosa a chicchessia. Ci troviamo tutti perfettamente d’accordo col presidente. Abbiamo cinque punti di distacco dalla zona Europa, ci proveremo fino alla fine”.

Sulle critiche a lui rivolte, alla domanda su quale fosse stata la più ingenerosa e quale la più giusta: “So cosa ho passato, so cosa sto passando. Le critiche le scrivete anche voi giornalisti. Non rispondo su questo argomento. Mi tengo tutto dentro. 

Mentre sulla personale forma fisica: “So di non essere al meglio ma anche di non poterlo essere. Non giocando con continuità, è una conseguenza. Sono a disposizione del mister, quando mi manda in campo do sempre il massimo.

Futuro: “Il mio futuro sono le prossime sette partite.

Chiaro e sintetico. Sorridente? No. Forse è volere troppo, ma di certo è augurargli il meglio.