Bologna-Inter, la conferenza di Stramaccioni: “Gioca Cassano? Assolutamente si!”

6 vittorie consecutive, 3 partite senza subire gol, 7 vittorie consecutive in trasferta. L’Inter sta crescendo molto. Te l’aspettavi?
“Io penso che l’unica cosa che mi interessa è continuare a crescere. Giovedì l’Inter ha vinto una gara difficile; ha saputo gestire e vincere una partita che ci ha visto in difficoltà nel primo tempo. Stiamo percorrendo il solco giusto che è quello del lavoro. Per ora non abbiamo fatto niente, ma la voglia che ho visto in allenamento dimostra che vogliamo continuare a fare bene”.

Fonte: inter.it

Guardare la classifica oggi non è una cosa intelligente. Guardarla dopo Juventus-Inter avrà senso?
“Guardarla dopo il girone d’andata sicuramente sì perché è un giro di boa. Non è decisivo, ma alla fine del girone d’andata puoi dare un giudizio parziale di quello che stai facendo. Adesso è troppo presto. Mancano tante partite, tanti scontri diretti. I giudizi mi piace darli alla fine o comunque alla fine di un ciclo”.

 

Non può mancare, come sempre, la domanda su FantAntonio. Stramaccioni conferma, senza tanti giri di parole, che sarà titolare anche nella partita contro il Bologna:
“Abbiamo fatto bene con i 3 offensivi e che io ricordi, solo contro il Chievo non c’è stato il terzo giocatore con caratteristiche “non da centrocampista”. Non vedo perché dovremo rinunciarci. Gioca Cassano? Assolutamente sì. Cassano dei 3 davanti è quello che sta facendo meglio”.
Sempre su Cassano e la prestazione non convincente contro il Partizan: “Secondo me nel primo tempo aveva fatto bene nel momento in cui l’Inter stava soffrendo di più. In occasione del gol sbagliato, se la palla fosse andata 30 centimetri più in basso sarebbe stato nuovamente decisivo. Ho deciso di tenere in campo Palacio perché era entrato al 30′ del primo tempo ed era fresco”.

 

Che effetto ti farà tornare da Bologna dopo averci giocato da ragazzo?
“Per me Bologna ha rappresentato tanto. Ero giovane e avevo 14 anni; ci ho vissuto 4 anni e ho tanti amici e ricordi. Lì ho cominciato a diventare un “piccolo ometto”, lontano da casa, senza i genitori. Mi fa effetto: quello stadio è lo stadio nel quale sognavo di arrivare in Serie A da giocatore. Sono stato molto male quando ho smesso di giocare, ma ora ci arrivo da allenatore dell’Inter ed è un sogno”.

 

Non avrai per un bel po’ né Coutinho né Sneijder a disposizione. Potrebbe trovare spazio Alvarez?
“L’infortunio di Philippe mi è dispiaciuto tanto. Oltre alla paerdita momentanea, è un ragazzo d’oro e l’ho visto molto triste. Era in un ottimo momento e sta dimostrando di essere un grande prospetto per il futuro. Il suo infortunio si somma a quello di Wes ed è una grande perdita. Ma, se una squadra come l’Inter dipendesse da soli due giocatori, ci sarebbe un problema. Abbiamo le doti per fare bene. Alvarez sta bene e non sono d’accordo con chi lo ha criticato. Presentarsi 2 volte a tu per tu con il portiere vuol dire che stai bene. Un giocatore così lo voglio in organico; quando è entrato a Torino ha cambiato la partita”. Ancora su Alvarez; c’è qualche rammarico per non averlo messo in lista per l’Europa League?
“A posteriori è facile parlare. Abbiamo lasciato fuori i 3 giocatori reduci da un intervento (Chivu, Stankovic e Alvarez n.d.r) perché davano meno sicurezza sul rientro. Se passeremo il turno e starà bene, sarà sicuramente reinserito”.

 

L’Inter sta vincendo, ma molte volte il risultato arriva soffrendo, cosa ne pensi?
“Per mia indole di lavoro tendo sempre a guardare quello che non va. Le cose che vanno bene le perfezioniamo, ma diciamo che sono ormai incalanate. Sulle cose che non vanno, dobbiamo lavorare. La cosa che mi interessa è che da fuori ci sia una sensazione di crescita. Non voglio ripetere gli stessi errori. Posso dire che la forza mentale e l’impegno con cui l’Inter ha affrontato la partita contro il Partizan ha dimostrato che abbiamo una continuità mentale. Non c’è stata un’italiana che non abbia trovato difficoltà. Vincere contro la migliroe squadra serba, soffrendo un po’, credo sia normale”.

 

Palacio ha segnato 2 gol nelle ultime 2 partite e sta facendo molto bene. L’opinione di Stramaccioni:
“Palacio è uno dei nostri giocatori di qualità. Qualcuno ha commentato che erano in troppi davanti, ma tutti hanno caratteristiche diverse. Rodrigo sia con Cassano che Milito e Sneijder ha dimostrato che può essere pericolosissimo. Il fiuto del gol è uno dei motivi per cui è arrivato all’Inter.”

 

Si parla adesso dell’avversario che l’Inter dovrà affrontare domani. Un parere sul Bologna:
“Contro il Bologna sarà una partita importante. In casa ha fatto sempre bene e è in un momento in cui ha bisogno di punti. Stiamo cercando di preparare la partita al meglio. Vedo nel Bologna una voglia di dimostrare il loro valore e una cosa che ho notato è che il mister Pioli nelle grandi partite ha sempre avuto un atteggiamento molto offensivo e ha sempre messo in difficoltà le squadre avanti in classifica”.

 

Visto che i nerazzurri sono gli unici ad avere vinto in Europa League, fra le italiane, con un massiccio turnover, l’Inter ha una rosa più adatta a fare tanti cambi rispetto ad altre squadre?
“Non credo che sia una questione di quanti giocatori cambio. Noi abbiamo dato tanta importanza al percorso in Europa. L’Inter in Europa ci deve stare e ci deve stare da Inter. E’ ovvio che dobbiamo gestire bene le energie, ma dobbiamo essere bravi a trovare il giusto equilibrio fra rispetto e fame per l’impegno europeo, con un occhio al campionato. Non è mai entrata in campo un’Inter B. I giocatori che hanno fatto meglio sono quelli che hanno giocato meno in campionato perché vogliono giocarsi le proprie chance e sanno che il mister tiene molto in considerazione quello che fanno vedere in allenamento”.

 

Guarin ha grandi qualità, ma sembra in un periodo di difficoltà. Perché? Quale potrebbe essere la soluzione al problema?
“Io non lo sto vedendo male. Una percentule, comunque, dipende dalla posizione; tenete conto che una partita del centrocampista con i 3 davanti e i 3 dietro cambia tantissimo. Lui dovrebbe fare il terzo centrocampista con una punta centrale perché appoggia l’attaccante. E’ normale che se l’allenatore gli chiede un’interpretazione diversa, diventa meno appariscente”.

 

Mancano 2 partite al big match contro la Juve. Riesci a non pensarci?
“Non posso pensare alla terza partita di questa serie di 3 partite; non ha senso. Io vivo gara per gara come se ogni partita fosse l’ultima. La cosa che va tenuta in considerazione è che giochi 3 partite in una settimana e vieni da 3 partite nella settimana precedente. In questo senso, prepari gli allenamenti. Non penso alla Juve, ma penso che ho 3 impegni ravvicinati dopo 3 impegni nella scorsa settimana; anche perché non in tutti i ruoli posso dare i ricambi”.

 

Si parla molto di riforme dei campionati. Le italiane giocano troppe partite, Stramaccioni cosa ne pensa?
“Penso che siano tematiche di cui si devono occupare i Presidenti o chi rappresenta la società. Io sono concentrato sul campo e sulla squadra. Per me è un piacere giocare tanto, perché vuol dire che sono in Europa”.

 

Domanda simpatica per concludere. L’allenatore dell’Inter è diventato un personaggio e questo lo porta a “subire” tante imitazioni. Il mister nerazzurro è disturbato o divertito da questa cosa?

“Mi fa veramente ridere. E’ una cosa simpatica e le cose sono molto carine perché giocano sull’idioma, sui miei tic, sui miei difetti. Sono cose divertenti, ma sempre rispettose. Diciamo che anche io do tanti spunti…”.

 

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