Camoranesi: “Sogno di allenare la Juventus”

Mauro Germán Camoranesi sa cos’è un derby e sa pure cosa significa vincere lo scudetto con la Juventus.

Fonte: jmage
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Per l’ex bianconero se le due cose domenica coincidessero “sarebbe la vera ciliegina sulla torta della stagione”. Il centrocampista campione del mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana ha parlato a Tuttosport parlando del mondo Juve a 360°. Queste le sue parole: “I miei programmi futuri? Gioco ancora un anno, poi mi vedo su una panchina ad allenare. Mi piacerebbe cominciare qui in Argentina. Se diventerò un bravo tecnico, allenare la Juve sarà un obiettivo. Ma prima voglio, e devo, fare tanta gavetta”.  Poi si sofferma sul tecnico juventino Antonio Conte“Non l’ho mai avuto come tecnico, ma tutti ne parlano benissimo. Di lui conservo un gran ricordo come compagno, parlava poco ma ti guidava con esempi e fatti. Con Antonio la Juve è tornata quella dei giorni migliori. In Italia non ha rivali, in Champions è arrivata subito ai quarti. Il lavoro comincia a dare i frutti”. Ovviamente ha toccato anche l’argomento derby della Mole visto che questa domenica ci sarà la sfida con il Torino“Fare festa sul campo dei granata sarebbe la ciliegina sulla torta. Anche perché i discorsi scudetto sono chiusi già da marzo”. E quindi fare il giro d’onore all’Olimpico darebbe un po’ di pepe ancora. L’uomo derby “potrebbe essere Pirlo. Qualche volta ci sentiamo per sms: lo seguo sempre con grande affetto”. Un tuffo nel passato per ricordare le stracittadine passate: “Le sfide con il Toro, ai miei tempi, erano sentite, anche se tra noi e loro c’era una differenza abissale. Abbiamo sempre rispettato il Torino, ma sapevamo di essere superiori. Non ho mai capito perché, a distanza di 40 anni, i granata parlino sempre degli anni ’70. Dovrebbero scrivere pagine nuove, ma pensano sempre alla storia. Questo è il loro limite”. Sul futuro della Juve: “È sulla strada giusta per tornare a vincere in Europa. Mi è spiaciuto per l’eliminazione in Champions, soprattutto perché non ho visto i bianconeri giocare le loro idee. Erano troppo preoccupati dal Bayern che, del resto, è la prima o seconda rosa in campo europeo. E poi hanno un certo Ribery: mi piace tantissimo negli ultimi dieci metri. Ma non se sia più forte di Nedved”. Il futuro potrebbe essere il ritorno dell’ex Ibrahimović: “Il 2006 fa parte del passato, non c’entra niente. E Ibra è un campione. Con lui arrivare in cima all’Europa sarebbe più semplice. Tante cose che si dicono su Zlatan sono false: di lui mi ha sempre impressionato la qualità. Così alto e grosso, ma comunque un mostro tecnicamente. Gira e rigira, è sempre la tecnica a fare la differenza. Io un tacco a partita me lo concedo ancora…”.

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Alessandro Davani

Amo cucinare, ascoltare musica ed il calcio. Seguo anche il Motomondiale, la F1 ed i Lakers (e l'NBA in generale).

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