Catania-Atalanta 2-1: Bergessio firma l’ultima vittoria in Serie A
Oggi al Massimino, per la 38esima ed ultima giornata, si gioca Catania-Atalanta. Tempo di riflessioni e di calcoli, visto che in palio non c’è più niente. L’Atalanta, dopo aver accarezzato per un brevissimo periodo il sogno Europa League si è arreso anzitempo finendo per chiudere l’annata a metà classifica. Mentre il Catania gioca la sua ultima partita in Serie A dell’anno 2014, in virtù della condanna aritmetica alla retrocessione arrivata 7 giorni fa nonostante la vittoria esterna col Bologna.
C’è spazio per qualche riserva negli 11 titolari: tra i nerazzurri Consigli salta l’ultima di campionato (venendo rimpiazzato da Sportiello), mentre a centrocampo Jack Bonaventura inizia dalla panchina, c’è Moussa Kone dal primo minuto. Nel Catania l’unica sorpresa vera e propria è l’esclusione iniziale di Francesco Lodi, a cui viene preferito Fedato. Gli ospiti partono decisamente meglio e nei 20 minuti iniziali si rendono pericolosi con Denis prima e Kone poi, mentre il Catania non spinge con convinzione. Il risultato è che nei primi 45′ le occasioni vere e proprie da gol siano ferme allo 0. Dopo un avvio discretamente vivace, i ritmi si abbassano intorno alla mezz’ora e la prima frazione di gioco finisce in archivio “senza infamia e senza lode” (e senza recupero).
Al rientro in campo Colantuono regala minuti al classe 1994 Caldara, che entra al posto di Brivio. Dopo 10 minuti arriva anche la prima sostituzione di Maurizio Pellegrino: fuori, tra i fischi, Leto e dentro Francesco Lodi. Al 63′ Atalanta vicina al vantaggio: grande stacco di testa di Benalouane ma la palla, complice anche un tocco di Frison, finisce di poco sopra la traversa. Il Catania non ci sta e due minuti dopo passa in vantaggio: è proprio il neo entrato Lodi che sigla il suo secondo gol in questa stagione con un sinistro preciso nell’angolino su cui Sportiello non può nulla. Passano 180 secondi e i siciliani vanno vicinissimi al raddoppio: è Fedato a colpire di testa a botta sicura, ma il palo fa strozzare in gola l’urlo di gioia per il suo primo gol (mancato) in Serie A. Un altro giovanissimo fa il suo ingresso in campo, al 65′: si tratta dello svedese Olausson, classe 1995, subentrante a Cigarini. A un quarto d’ora dallo scadere Betancourt, ancora una volta di testa, prova ad impensierire Frison, ma il portiere è attento ed evita la rete. Il pareggio atalantino arriva comunque: al minuto 80 Denis trova la conclusione di potenza, deviata dall’estremo difensore, ma sul tap-in si fa trovare pronto Moussa Koné che firma il pareggio (la marcatura odierna è la prima in Serie A in 8 presenze totali). Partita che riserva ancora emozioni: al 90′ tocco di mano in piena area di Benalouane e calcio di rigore per i padroni di casa. Dal dischetto va Bergessio che insacca senza problemi per il 2-1.
Il risultato non cambia più e cala il sipario sulla partita e sul campionato 2013-14 delle due squadre: l’Atalanta può ripartire dalla tutto sommato buona stagione appena terminata e dalla piccola delusione scaturita dal non aver stabilito il record di punti (che era ufficialmente di 50 nella campagna 2006-07, anche se in quella 2011-12 lo stesso Colantuono ne conquistò 52, record vanificato dal -6 iniziale in classifica), mentre il Catania chiude con una vittoria sofferta, ma torna in B dopo otto stagioni consecutive tra le grandi del calcio italiano.
