Conferenza stampa Andreazzoli: “Sognare il terzo posto non è peccato”

La Roma ci crede. Raggiungere quel terzo posto che vale un piazzamento Champions non è utopia.

Almeno stando alle parole del tecnico Andreazzoli. Due vittorie consecutive hanno rigenerato il morale della squadra e aperto nuovi orizzonti, a lungo termine, a cui ambire. Totti e De Rossi rientrano dalla squalifica e partiranno nell’undici iniziale, al pari di Osvaldo. Il capitano ha un solo obiettivo nella testa: agganciare o addirittura superare Nordahl nella classifica dei goleador più prolifici della Serie A. L’allenatore giallorosso si esprime in questi termini, alla vigilia del match contro il Genoa, fondamentale per rientrare nel giro che conta: “Sognare il terzo posto non è peccato. Chi non ha sogni ha finito di vivere. La classifica però parla chiaro e i problemi ci sono. Non facciamo programmi a lunga scadenza. Ha senso pensare ad ogni singola partita con cura maniacale. Le aspettative per questa squadra erano alte anche quando le cose non andavano bene. Figuriamoci adesso. Il nostro principale nemico è il tempo. Ci manca. Siamo a posto sotto il profilo dell’attenzione e la determinazione nel lavorare. Dobbiamo sudare un pò per stare in campo nel miglior modo possibile. Abbiamo tante cose da fare e molte cose su cui lavorare. De Rossi? Sta bene, lo vedo decisamente meglio, noi abbiamo parlato nell’ipotesi ottimista di due settimane per riportarlo nella condizione migliore, che ci piace a tutti, e devo dire che ha fatto un bel passo in avanti. Lui difensore? Lo può fare e lo fa anche bene, ma credo che io eventualmente ho anche altre possibilità e intendo andare secondo logica. Marquinhos? E’ uscito prima dall’allenamento, ma è fra i convocati, poi vedremo qual è il problema alla coscia sinistra. Lui è titolare e gioca. Ha fatto una buona gara con l’Atalanta, sotto l’aspetto tattico è stato splendido come non l’avevo mai visto, perché ha fatto tutto quello che gli ho chiesto, anche con un risultato importante, perché talune occasioni che ci hanno avvantaggiato, come il gol di Marquinho, sono venute fuori perché lui ha fatto quello che gli ho chiesto. Se il parametro è la partita con la Juve, allora forse ha giocato un po’ al di sotto di come ci aspettavamo. Ma le gare non escono sempre come uno vorrebbe. Zeman ha fatto il suo lavoro, anche molto bene. Tutto è perfettibile e, nel suo rispetto, è inopportuno continuare a fare paragoni che non portano da nessuna parte. Il mio lavoro? Le mie novità? Se non c’è condivisione non vai da nessuna parte. Io dò ampia disponibilità anche se a volte di qualcosa non sono contento, ma cerco la condivisione, senza quella non si va da nessuna parte. Non ho preoccupazioni particolari, ho un gruppo che si sta ricompattando nella sua totalità. Mi dispiace lasciare fuori qualcuno, noi potremmo far giocare due squadre diverse domani con risultati quasi identici. Quindi non ho preoccupazioni particolari sotto questo profilo. Borriello l’ho visto in grande spolvero, l’ho visto giocare molto bene, è un giocatore molto importante, lo è sempre stato. Fa reparto da solo. Nei confronti di Bertolacci ho simpatia perché è un bravo ragazzo e l’ho visto molto migliorato in questi ultimi tempi. Il Genoa di Ballardini è una squadra molto compatta ed equilibrata, che combatte e riparte molto bene. Non sarà facile superarla. Ha le caratteristiche peggiori per noi in questo momento”.