Hellas Verona, ancora una vittoria in casa e in rimonta: è 2 a 1 con l’Atalanta

Nel calcio, si sa, tutto può succedere. Anche che una squadra riesca a ribaltare un risultato all’82’ minuto. Parliamo naturalmente dell’Hellas Verona che in casa non smette mai di stupire.

hellas verona
(Saluti post gara Hellas Verona – Fonte: www.hellasverona.it)

Pur priva di Cacciatore e Jankovic, squalificati, la formazione gialloblù composta da Rafael, Romulo, Martinho, Cirigliano, Hallfredsson, Maietta, Gonzales, Agostini, Toni, Iturbe e Jorginho ha dato spettacolo contro una buona Atalanta, composta da Consigli, Lucchini, Canini, Carmona, Baselli, Brienza, Brivio, Cazzola, Kone, De Luca e Denis.

Buon inizio del Verona che prova a farsi vedere dalle parti di Consigli con Martinho e il solito Toni, molto bravo a proteggere palla e a fare la sponda per i compagni. Sul fronte opposto prova a fare lo stesso Denis, ma è il centravanti gialloblù a rendersi pericoloso per primo, al 13′, quando protegge la palla con il corpo e tira verso la porta bergamasca; Cazzola si immola e intercetta la sfera. Veronesi pericolosi anche al 22′ quando Consigli respinge in corner un tentativo di Martinho.  I primi quaranta minuti di partita sono tutti dell’Hellas Verona, mentre l’Atalanta si chiude in difesa e prova a ripartire, come al 28′, quando i bergamaschi per la prima volta mettono paura a Rafael, che respinge. Grande occasione per gli uomini di Mandorlini anche al 40′, quando Iturbe mette in mezzo un bel pallone per Toni, anticipato al momento dell’impatto; la vera svolta della partita però è al 42′, quando un errore di Cirigliano, il primo e l’unico in realtà, apre la strada a Denis che finta su Gonzales e mette la palla alle spalle di Rafael; 1 a 0 e momento difficile per il Verona, che ha attaccato per 40′ eppure si trova in svantaggio. Con questo gol l’Atalanta rompe il digiuno di gol in trasferta: non segnava da 344′, da Chievo-Atalanta del 5 ottobre scorso.

La ripresa si apre con un Verona desideroso di pareggiare, mentre i bergamaschi cercano di contenere l’esuberanza della compagine gialloblù, che arriva spesso al cross ma non riesce a monetizzare gli sforzi. Al 16′ un brivido quando Toni colpisce la traversa, ma il gioco è già fermo per la posizione di off-side del numero 9 gialloblù, protagonista anche pochi minuti più tardi, quando colpisce il pallone su calcio d’angolo ma indirizza la sfera leggermente a lato. I minuti passano e i gialloblù aumentano l’intensità e il pressing per cercare di riconquistare palla velocemente; l’Atalanta si rende pericolosa solo su calcio di punizione. Altro momento chiave della partita al 27′ quando Mandorlini richiama in panchina Martinho e manda in campo Cacia, che ha subito una buona occasione su assist di Toni: la sua conclusione però colpisce Consigli che si salva. Sono solo le prove del gol che arriverà quattro minuti dopo, su calcio d’angolo: stacco di Juanito Gomez e gol del pari. E’ il minuto 82 di una partita passata ad inseguire; sarebbe “normale” quindi aspettarsi un finale tranquillo, un punto a testa e amen, “meglio due feriti che un morto”, si dice. E invece no; il Verona ora ha fretta, scalpita, vuole di più. Mandorlini ora è una furia, viene persino richiamato dal quarto uomo perché, a forza di dare indicazioni, passo dopo passo, è arrivato vicino alla linea di metà campo.

Siamo all’86’ quando Toni ha l’ennesima grande intuizione della giornata: palla lunga, alla cieca, in profondità, dove Cacia arriva prima e viene atterrato da Cazzola, poi espulso. Siamo appena dentro l’area e per l’arbitro De Marco è rigore. Sul dischetto va lo specialista Jorginho che insacca alla destra di Consigli, che pure aveva intuito. L’Atalanta ora si trova in difficoltà e con un uomo in meno; non bastano i 4′ di recupero per raddrizzare una partita ormai compromessa.

Nel post-gara Stefano Colantuono si dirà amareggiato per il calcio d’angolo dal quale nasce il pareggio del Verona, definendolo “un episodio sul quale l’arbitro De Marco, che pure ha arbitrato bene, doveva farsi aiutare dall’arbitro di linea“. Per quanto riguarda la sua squadra “l’Atalanta ha fatto un’ottima partita, pur in emergenza, su un campo bruttino, scivoloso, contro una squadra difficile da affrontare“.

Mandorlini si gode il successo della sua squadra, felice soprattutto di “aver interrotto la serie negativa di quattro sconfitte consecutive, Coppa Italia compresa“. Una mini serie negativa in cui la squadra rischiava di rimanere invischiata. Così non è stato. Anzi, tutt’altro.

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