I pali fermano la Juve, a Genova è 0 a 0

Continua la serie di pareggi che vede la squadra di Antonio Conte, oggi squalificato, collezionare sei pareggi e una vittoria nelle ultime sette partite. A Genova i bianconeri disputano forse una delle migliori gare sotto il profilo dell’intensità e delle occasioni create, ma ancora una volta è mancato il guizzo finale negli ultimi sedici metri, complice anche la sfortuna con ben tre legni e un gol annullato per dubbio fuorigioco. L’inizio gara è però tutto dei grifoni, nei quali rientra Gilardino, nemmeno venti secondi e Palacio si trova a tu per tu con Buffon, ma il portierone della nazionale compie un miracolo deviando in angolo. Passato lo spavento i bianconeri, oggi guidati dal vice di Conte, Angelo Alessio, iniziando a creare gioco e occasioni, la più limpida capita sul sinistro di Marchisio che al 15′ spreca uno splendido assist di Vucinic tirando addosso a Frey. La risposta del Genoa non si fa attendere più di tanto, così Gilardino di testa a due passi dalla porta di Buffon spedisce di poco alto. Nella fase centrale del primo tempo proteste bianconere per due episodi dubbi in area di rigore rossoblù, prima Carvalho trattiene Matri impedendogli il contatto col pallone, poi Sculli sembra toccare col braccio un pallone vagante in area, in entrambi gli episodi Rizzoli però lascia proseguire.

fonte immagine: Bltracy

 

Dopo un buono primo tempo da parte di entrambe le gare la ripresa inizia con l’accelerato pigiato da parte della Juventus, che in meno di un quarto d’ora colleziona calci d’angolo a non finire, due pali ed una traversa, oltre ad una serie di  occasioni da rete non sfruttate. Nel Genoa dentro Mesto per l’acciaccato Sculli,  ma i rossoblù rimangono costantemente schiacciati nella propria metà campo dai continui attacchi degli ospiti: prima sugli sviluppi di un calcio d’angolo Vucinic coglie la traversa con un colpo di testa, poi un palo, ancora con un colpo di testa del montenegrino, infine su una punizione di Pirlo Pepe, scattato in posizione regolare, colpisce la palla al volo ma viene fermato dal palo. A sfiorare la beffa per la Juventus è Kaladze, che pochi minuti dopo, spara un sinistro da buona posizione addosso a Buffon. Al 22′, dopo che il Genoa inserisce Constant per Jankovic, ancora una clamorosa occasione della Juventus che in realtà riesce a finalizzare con un tocco sotto porta di Pepe, ma il gol viene annullato per un fuorigioco inesistente. La fase finale della gara è un continuo attaccare e guadagnare calci d’angolo da parte dei bianconeri che, pur senza creare occasioni clamorose impegnano continuamente Frey  con i vari Marchisio, Pirlo, Vucinic e Matri. Dalla tribuna Conte ordina dei cambi: entrano in campo Elia, Del Piero ed infine Borriello al posto di Pepe, Matri e Giaccherini, mentre Marino inserisce Belluschi per Biondini. In una ripresa di marca nettamente bianconera da segnalare anche un’occasione di Gilardino che, scattato sul filo del fuorigioco, tira alto una volta entrato in area, ma è solo un episodio isolato, così come le proteste di Rossi al 90′ per un presunto fallo di Pirlo in area bianconera. La squadra di Marino raccoglie così un punto che fa classifica, di tutt’altro avviso i bianconeri che, pur dimostrandosi una squadra più viva che mai e dalla grande mole di gioco, incappano ancora in un pareggio che li vede scivolare a meno quattro dal Milan.

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