Il Chievo Verona vince di rigore: con il Genoa è 2-1

Giornata di fondamentale importanza quest’oggi al Bentegodi per il Chievo alla caccia di punti salvezza: emergenza in difesa per Corini, alle prese con le squalifiche di Dainelli e Cesar, rimpiazzati da Bernardini e Canini centrali di difesa.

Fonte: chievoverona.it
Paloschi Fonte: chievoverona.it

Alle loro spalle Agazzi, mentre a centrocampo linea a tre composta da Rigoni, Guana e Guarente; in avanti Hetemaj, Stoian e Paloschi. Pellisier parte dalla panchina.

Non ha problemi di classifica il Genoa di Gasperini, imbattuto da quattro partite, che schiera un 3-4-3 composto da Perin, Antonini, De Maio e Marchese. I centrocampisti sono Motta, Cabral, Sturaro e De Ceglie a supporto di Konatè, Gilardino e Fetfatzidis. 

Buon approccio alla gara dei clivensi che giocano in velocità, spesso a due tocchi, e Genoa inizialmente sorpreso dalla partenza sprint dei veneti. Con un inizio così la gara si sblocca già al 5′ p.t. quando Konatè trattiene vistosamente per la maglia Stoian. L’arbitro Gervasoni non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Paloschi si incarica della battuta e spiazza Perin: sono passati appena cinque minuti ed il Chievo è già in vantaggio. 

La reazione del Genoa stenta ad arrivare: ci provano prima Sturaro su punizione, con palla alta sopra la traversa, e poi De Maio su calcio d’angolo ma la palla è respinta da Paloschi ottimamente posizionato sulla linea di porta. Con il passare dei minuti le occasioni si susseguono da una parte e dell’altra, soprattutto su palla inattiva dove il Chievo non riesce a rendersi pericoloso ma sa difendersi molto bene. Episodio dubbio al 30′ p.t., quando una combinazione con Konatè manda Motta al tiro: la sua diagonale supera Agazzi ed entra in porta, ma Gervasoni annulla per un tocco di testa, certamente superfluo, di Gilardino che si trovava in posizione di fuorigioco, che vanifica così l’ottimo tentativo del compagno di squadra.

Passano dieci minuti e Guana si trova costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un dolore muscolare: al suo posto Corini manda in campo Radovanovic. Ne beneficia il Chievo che riesce a farsi vedere dalle parti di Perin grazie agli inserimenti dei centrocampisti richiesti da Corini: il tecnico gialloblù infatti preferisce che i suoi non aggrediscano i centrali di difesa rossoblù per poter controllare meglio la zona centrale del campo. Primo tempo che si chiude dopo due minuti di recupero, con il Chievo in vantaggio per uno a zero grazie alla rete realizzata su rigore da Paloschi.

Il secondo tempo si apre con poche azioni concrete e molti fischi da parte di Gervasoni: il Bentegodi esulta per il pari della Sampdoria sul Livorno, diretta concorrente nello scontro-salvezza e il Chievo intuisce che un calo di concentrazione potrebbe essere fatale. Il Genoa però non intende fare regali e continua a rendersi pericoloso soprattutto su palla inattiva, con Centurion che chiama Agazzi alla parata in tuffo: sulla respinta Fetfatzidis calcia alto. Nemmeno Gilardino riesce a pareggiare i conti sull’ottimo cross di De Ceglie. Ci prova anche Marchese, ancora su corner, ma Agazzi è bravo e fortunato a bloccare in due tempi.

Ultimi quindici minuti di gara e copione che non cambia: il Chievo difende il vantaggio, il Genoa dimostra di meritare il pareggio ma pesano gli errori in almeno tre occasioni. Al 38′ è ancora Marchese a rendersi pericoloso di testa ma Agazzi riesce a respingere in calcio d’angolo; sono le prove generali del gol che arriverà sul corner successivo, quando Gilardino riesce a colpire il pallone nonostante la marcatura e rimettere il risultato sull’1 a 1. 

Il risultato soddisfa il Genoa ma non il Chievo che ha un disperato bisogno dei tre punti, soprattutto alla luce dei risultati che arrivano dagli altri campi e con le ultime energie rimaste tenta un assalto disperato alla porta di Perin. Se ne incarica l’eroe del derby Lazarevic, entrato da poco, che supera Motta ed entra in area: il genoano tenta di fermarlo con il braccio largo e per Gervasoni è rigore a pochi secondi dal 90′. Sul dischetto va ancora Paloschi, che con grande freddezza calcia alla destra di Perin e segna un gol pesantissimo nella lotta-salvezza. Non c’è più tempo: Chievo batte Genoa 2 a 1. E’ un risultato inaspettato e molto importante per Corini, mentre Gasperini lascia il campo infuriato per i due penalty concessi. Oggi più che mai le diverse motivazioni delle due squadre hanno fatto la differenza: il Chievo ha dimostrato che con una grinta così la permanenza in serie A è ancora possibile. 

I VOTI:

CHIEVO Agazzi 6,5; Bernardini 6; Canini 5,5; Frey 6; Rubin 6,5; Guana 6,5; Guarente 6,5; Rigoni 7; Hetemaj 6,5; Stoian 6,5; Paloschi 7, Lazarevic 6,5; Radovanovic 6.

GENOA Perin 6; Antonini 5,5; De Maio 6,5; Marchese 7; Motta 4,5; Cabral 5,5; Sturaro 6,5; De Ceglie 6,5; Konatè 4; Gilardino 7, Fetfatzidis 6,5; Calaiò 6.

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