Il Pagellone dell’Inter 2012/2013: Strama il leader. Ranocchia, Guarin e Cassano le belle sorprese, Sneijder twitta soltanto

Finita la prima parte della stagione, l’Inter si ritrova terza in campionato dopo aver sfiorato la vetta con l’incredibile successo allo Juventus Stadium.

La squadra di Stramaccioni resta la vera mina vagante del campionato, perchè capace di battere Juventus, Milan, Napoli e Fiorentina, ma allo stesso tempo capace di imbattersi in brutte figure come contro il Genoa, il Siena o il Cagliari.

Qualche errore arbitrale ha influito certamente nelle ultime partite, ma per tornare ad essere protagonista avrà bisogno di qualche nuovo acquisto e di una nuova linfa atletica.

Fonte: www.inter.it
Fonte: www.inter.it

VOTO SQUADRA 6: Partita con tante incognite e poche certezze, la squadra ha via via stupito tutti, dimostrando di potersela giocare contro chiunque! Poi la fase di annebbiamento ha riportato a galla i dubbi di inizio stagione, ma nel complesso la sufficienza è più che meritata.

PORTIERI:

Handanovic 7: la dolorosa cessione di Julio Cesar aveva fatto storcere il naso a molti, ma il portiere sloveno ha confermato di poter rimpiazzare alla grande il brasiliano e si è confermato uno dei migliori della Serie A. (25 presenze, 27 gol subiti, 7 partite a rete inviolata)

Castellazzi 6: di incoraggiamento. Gioca pochissimo perché nelle gerarchie di Stramaccioni non si capisce se sia lui o Belec il secondo portiere. In 5 apparizioni ha subito 3 gol, rimediato un’espulsione e un grave infortunio alla spalla. (5 presenze, 3 gol subiti, 4 partite a rete inviolata)

Belec 5,5: soltanto 3 apparizioni, ma ben 7 reti subite e prestazioni non proprio convincenti. (3 presenze, 7 gol subiti, 0 partite a rete inviolata)

Di Gennaro s.v

DIFENSORI

Zanetti 6. Il Capitano continua a correre e a macinare km nonostante sia giunto alla soglia dei quartant’anni. Di certo non il suo anno migliore fino adesso, ma come si fa a chiedergli di più? Encomiabile.(26 presenze, 0 gol, 0 assist)

Silvestre 4,5. uno dei flop del mercato nerazzurro. Dopo le buone stagioni a Catania e Palermo, l’argentino fallisce il salto in una grande piazza e per lui si parla già di cessione a gennaio. Irriconoscibile (13 presenze, 0 gol, 0 assist)

Ranocchia 7,5. Il giovane difensore è sicuramente il migliore in questa prima fase di stagione per l’Inter. Le uniche volte in cui va in difficoltà, è quando viene lasciato solo dalla sua squadra. Adeguatamente supportato, sta dimostrando di essere uno fra i migliori difensori del campionato italiano e se gli avessero fischiato i due rigori che lo hanno visto protagonista (Cagliari e Lazio) avrebbe potuto regalare quattro punti in più ai nerazzurri. Gigante. (23 presenze, 1 gol, 2 assist)

Samuel 7. Una sicurezza. Dopo il pessimo inizio di stagione è ritornato ai massimi livelli. Audace, rude e tempestivo, morde alle caviglie degli avversari creando sempre timore. Suo il gol decisivo nel derby. Muro. (17 presenze, 1 gol, 0 assist)

Alvaro Pereira 5,5. Ci sono partite in cui al 70esimo il tifoso guarda il cronometro e pensa “ma è in campo?”. Si limita spesso al compitino e il più delle volte è insufficiente. Nelle ultime partite però sembra aver acquisito un po’ più di fiducia e, si spera, nel 2013 possa dimostrare a tutti  di valere i 10 milioni spesi per acquistarlo. (19 presenze, 1 gol, 1 assist)

Juan Jesus 6,5: la rivelazione di questo campionato nerazzurro. Il brasiliano, sfruttando l’infortunio di Chivu e il “momento no” di Silvestre, ha scalato posizioni ed è partito praticamente sempre titolare; ha forse commesso qualche errore di gioventù, ma ha anche dimostrato uno strapotere fisico ed una personalità che lasciano ben sperare. (21 presenze, 0 gol, 0 assist)

Jonathan 4,5. Il solito disastro. Il Gabbiano Jonathan sta per prendere il volo, altrove. (11 presenze, 0 gol, 0 assist)

Nagatomo 6,5. Il giapponesino fa da tappabuchi in tante situazioni. Spirito di sacrificio encomiabile, segno che il ragazzo è attaccato alla maglia e vuole dimostrare tutto il suo valore. Negli ultimi mesi ha anche migliorato la fase difensiva e quando è mancato, la sua assenza si è fatta sentire. (24 presenze, 2 gol, 3 assist)

Bianchetti, Mbaye, Chivu s.v

CENTROCAMPISTI:

Sneijder 4, il peggiore. Il giocatore più pagato dell’Inter ha passato la maggior parte della stagione fuori dal campo fra infortuni e guai con la società. Dopo il “putiferio” causato dai suoi tweet, è stato al centro della questione legata al rinnovo del contratto, che lo ha portato ai margini della rosa. La pazienza e la riconoscenza per un anno a livelli mostruosi (quello del triplete) si stanno lentamente esaurendo e l’olandese è ormai ad un passo dall’addio. (8 presenze, 2 gol, 3 assist)

R.Alvarez 4,5. Ha sprecato i tanti bonus che gli sono stati concessi, portando al limite la pazienza di tifosi, società ed allenatore. Difficilmente verrà riconfermato, ma sinceramente in pochi ne sentiranno la mancanza. (10 presenze, 0 gol, 2 assist)

Guarin 7. Un gran bel giocatore. Se non fosse stato per un piccolo periodo di smarrimento, sarebbe stato il migliore dei suoi. Tecnicamente molto importante, riesce a dare qualità e quantità al centrocampo, con una capacità di adattamento che pochi giocatori hanno. Ha dalla sua età, forza fisica, temperamento e voglia di esplodere. Se continua cosi, diventerà uno dei migliori nel suo ruolo. (24 presenze, 6 gol, 6 assist)

Mudingayi 6: come per Castellazzi, una sufficienza di incoraggiamento. Il belga ha giocato poco (non sfigurando nelle occasioni avute) a causa dei numerosi infortuni che ne stanno tormentando la stagione. (10 presenze, 0 gol, 0 assist)

Cambiasso 6,5. Il Cuchu è stato a lungo criticato perchè accusato di essere l’allenatore in campo (e fuori). Effettivamente in qualche partita sembrava “cotto” e non si riusciva a capire il suo utilizzo, ma in tante altre partite è sempre stato tra i migliori, coprendo anche il ruolo di difensore cenrale. (27 presenze, 3 gol, 4 assist)

Gargano 6: all’Inter serviva un giocatore con le sue caratteristiche. La grande corsa e la grinta dell’uruguaino hanno dato nuova vita ad un centrocampo che, nella passata stagione, appariva spesso stanco e poco dinamico. Le note dolenti arrivano quando gli viene chiesto di impostare la manovra o quando si incaponisce nel portare troppo palla. Sarà compito della società, in sede di mercato, puntare su un regista dai piedi buoni in modo da svincolare Gargano da compiti che non gli competono. (21 presenze, 0 gol, 3 assist)

Coutinho 5,5: i 6 mesi in Spagna avevano restituito all’Inter un Coutinho rigenerato. Dopo un buon avvio, però, il brasiliano (anche per colpa di qualche infortunio) ha perso continuità e fiducia e sta lentamente tornando ad essere quello che era stato prima del prestito. (19 presenze, 3 gol, 1 assist)

Stankovic, Obi, Benassi, Duncan, Romanò, Mariga s.v

ATTACCANTI:

Palacio 6,5. Il Trenza è in fase calante, ma il suo apporto alla squadra nella parte centrale di questo inizio stagione è stato fondamentale. Se ritrova la forma, può essere l’arma in più di questa squadra. (20 presenze, 10 gol, 5 assist)

Milito, 6. Il Principe è arrugginito. Magnifico nelle partite che contano (vedi Juventus), annebbiato in tante altre. E’ evidente che paga dazio per l’età che avanza, ma con un buon vice, potrà ritrovare la freschezza che permetterà all’Inter di riavere i suoi preziosissimi gol! (23 presenze, 8 gol, 8 assist)

Livaja 6. Un ragazzo del ’93 può essere considerato il “vice-Milito”? 4 reti in 6 presenze in Europa League sono un ottimo biglietto da visita, ma il gol divorato nel match contro il Genoa ha fatto capire che, ad un ragazzo giovane, va concessa anche la possibilità di sbagliare. L’Inter è disposta a correre ancora questo rischio? Le voci di mercato riguardo Borriello e Rocchi fanno capire quale sia la posizione della società… (12 presenze, 4 gol, 0 assist)

Cassano 7. Un’altra bella sorpresa. Fant’Antonio ha ritrovato il sorriso e con esso anche gol ed assist. La sua forma fisica però è il suo limite. Nelle ultime uscite è apparso stanco e poco incisivo. Ma il suo apporto è stato davvero decisivo.(22 presenze, 6 gol, 8 assist)

ALLENATORE:

Stramaccioni 8, il migliore. No, perchè nel calcio non dobbiamo soltanto badare ai risultati. Questo voto è figlio dell’entusiasmo, della preparazione, dell’intelligenza e della capacità che questo allenatore ha portato alla squadra. Arrivato dal nulla, si è fatto amare dai suoi tifosi e dal Presidente, oltre che da tanti addetti ai lavori. Il capolavoro dello Juventus Stadium rimarrà il pezzo pregiato di questo inizio stagione, ma le vittorie contro Milan, Napoli e Fiorentina non sono da meno. Se riuscirà ad imparare in fretta dai suoi errori, diventerà ben presto un allenatore vincente!

 
Con la collaborazione di Iacopo Montagnani

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