Inter, Moratti Jr. alla Gazzetta: “Scudetto? Non è un obbligo. Bisogna essere competitivi”

La dinastia Moratti all’interno dell’Inter, nonostante il cambio di proprietà, continua grazie a lui: Angelomario Moratti. Infatti, dopo il nonno Angelo ed il padre Massimo, Angelomario è vicepresidente della proprietà Thorir. “Mao”, com’è il suo soprannome, ha rilasciato una lunga intervista alla “Gazzetta dello Sport” parlando a 360 gradi del rapporto tra Thorir e la famiglia Moratti e sull’Inter, presente e futuro.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

Moratti jr. ha subito esordito parlando del rapporto che c’è sempre stato tra la sua famiglia e l’Inter: “Sa quando per la prima volta mio padre mi disse “Se capiamo che vendere è la soluzione migliore, dobbiamo pensarci”? Credo fosse il 1996, appena un anno dopo essere tornati proprietari. La sua filosofia non è mai cambiata: una porta sempre aperta, mai un senso di proprietà totale dell’Inter. Non possesso, semmai responsabilità.”

Angelomario Moratti ha poi parlato di Thorir e della trattativa che ha portato la nuova proprietà a guidare l’Inter: “Ero stato troppo coinvolto in quella scelta per poter sentire un colpo al cuore: al di là dei dispiaceri personali, davanti a tutto c’è sempre stato il meglio per l’Inter. Scegliere un modello radicalmente diverso poteva essere un cambiamento realizzabile anche al nostro interno, ma si sarebbe dovuta cambiare la natura della nostra natura: il fatto di essere così interisti, tifosi in maniera così viscerale, di fatto non avrebbe invece permesso i cambiamenti necessari. Per questo trovo che mio padre abbia dato prova di grande intelligenza, oltre che di amore per l’Inter. Se è mai stato possibile un Moratti presidente? – continua Moratti jr.–  E’ stato chiesto ad entrambi, ma la risposta è sempre stata no, da subito.Aggettivi per Thohir? Me ne vengono in mente quattro: entusiasta, umile, rispettoso e lavoratore. Si spende tantissimo per capire, soprattutto le cose che conosce meno: ci si butta proprio a capofitto, per colmare i suoi vuoti”.

Moratti jr. si è poi espresso su Mazzarri: ” Mazzarri? Quello che ci ha convinto a progettare con lui un ciclo che possa durare il più a lungo possibile: il fatto che sia così totalmente focalizzato su quello che fa. Quasi troppo: a volte dovrebbe riuscire a rilassarsi di più. L’avete mai visto quanto fuma e come fuma dopo le partite?”. Continuando, ha dichiarato sul futuro dell’Inter: “Rispetto a qualche anno fa, l’obiettivo è essere competitivi senza dover pensare per forza allo scudetto. Champions? Ce la possiamo fare: l’Inter deve volare in alto. Fondamentalmente è averla come aspirazione, ed è un’aspirazione legittima: se poi, ma solo poi, non dovessimo arrivarci, non sarà una condanna per nessuno”.

“Mao” ha rilasciato qualche dichiarazione sul calciomercato: “Rispondo come mio padre, o lo stesso Thohir: per il mercato rispondono gli uomini mercato, e vale anche per Lavezzi, Lamela e tutti quelli di cui si parla in questi giorni. Io Guarin lo vedo come un potenziale grande giocatore, che deve capire la responsabilità di caricarsi i compagni sulle spalle, come ha fatto a Napoli e nel derby. Sono felice che Alvarez inizi ad esprimere parte delle sue potenzialità” e infine si è espresso sul tema stadio: “Sono dieci anni che ci lavoriamo e abbiamo già degli studi pronti, ma questo è il momento di aspettare: di assestarsi, vedendo come migliorare San Siro. Anche in questo c’è stata sintonia con Thohir: non è una priorità immediata, tutto andrà fatto con i tempi giusti“.

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