Inter, la certezza di Brehme: “Thohir e Moratti riporteranno l’Inter in alto”

Andreas Brehme, ex terzino dell’Inter ai tempi di Giovanni Trapattoni ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.

Foto Magnus Manske - Fonte wikipedia.org
Foto Magnus Manske – Fonte wikipedia.org

Brehme, che ha vestito la maglia neroazzurra per 4 stagioni vincendo uno scudetto e una Coppa Uefa, commenta così la stagione dell’Inter: “Ho visto diverse partite e oggettivamente non è più la grande Inter a cui eravamo abituati qualche anno fa. Sono cambiate un po’ di cose, ma la squadra piano piano sta migliorando. Penso che l’Inter debba proseguire sulla strada intrapresa quest’anno, cambiare alcune cose nella sua gestione, per tornare a competere con le big. Perché l’Inter deve giocare ogni stagione per vincere lo scudetto insieme a Juventus, Milan e Roma”.

Ha avuto modo di incontrare Thohir del quale dice: “Ho parlato alcuni minuti con lui l’ultima volta che sono venuto a Milano, è difficile affermare che lo conosco. Però ho avuto un’ottima impressione, ho visto un uomo gentile, aperto alle idee altrui e deciso a cambiare e riportare l’Inter ai vertici. Secondo me ce la farà, soprattutto se lavorerà in coppia col presidente Moratti: insieme, entro un paio di anni, riporteranno l’Inter ai livelli dell’anno del Triplete. Questa è la mia speranza”. È rimasto comunque molto legato all’Inter, squadra per cui verrebbe volentieri a lavorare: “Quando io parlo con il presidente di una società, a quattr’occhi, quello che ci diciamo resta fra di noi. Comunque sì, mi piacerebbe tornare, il mio cuore è sempre nerazzurro”.

Non solo Thohir, anche Mazzarri è apprezzato da Brehme: “A Napoli ha fatto un lavoro eccezionale. A me piace, lo trovo anche simpatico”. Mazzarri è stato chiamato per riportare i neroazzurri in Europa, conquista fondamentale per l’ex terzino: “Per tutti i tifosi dell’Inter sparsi nel mondo, compresi quelli in Germania a Monaco di Baviera dove vivo, è stato bruttissimo non poter vedere l’Inter in tv nella coppe. È triste come situazione, l’Inter deve assolutamente tornare in Champions e se non ce la farà quest’anno, dovrà farlo nella prossima stagione”.

Spazio poi ai giocatori, quelli già presenti come Kovacic e Icardi: “Sono giovani e hanno qualità. Però hanno bisogno di tempo e soprattutto di allenarsi. I giovani devono imparare anche le cose che non gli piacciono. Io, per esempio, imparai a giocare con due piedi perché a me non piaceva usare il destro, ma me lo imposero. Trapattoni quando Matthaus arrivò a Milano, gli disse: ‘Lothar, il tuo sinistro è un disastro’. Matthaus si allenò tanto e fece tanti gol anche con il piede mancino. I giovani devono lavorare molto sui loro difetti. Quindi se Icardi corre poco o Kovacic non ama difendere, bisogna insistere affinché migliorino questi aspetti”; quelli arrivati da poco, come Hernanes: “Il brasiliano è un bravissimo giocatore, non chiedetemi però di fare dei paragoni, il calcio è cambiato molto rispetto a 25 anni fa”; e quelli che arriveranno a giugno, come Vidic: “L’Inter aveva bisogno di difensori di livello internazionale, Vidic ha esperienza e se ha fatto il capitano del Manchester United per anni, un motivo ci sarà”.

Infine, da ex terzino, viene chiesto a Brehme il nome di un possibile terzino visto i molti nomi in circolazione come Sagna e Beck: “Da tedesco, spero di rivedere presto nell’Inter qualche mio connazionale. Detto questo, Beck gioca nell’Hoffenheim e vi assicuro che l’Inter è tutta un’altra cosa. Sagna? Buon giocatore, ma l’Inter ha bisogno prima di tutto di fare punti per tornare in Champions e poi di veri campioni”.

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