La Roma annega sotto la pioggia del Tardini: vittoria 3-2 per il Parma

Nel decimo turno di Serie A, che si gioca di mercoledì, si trovano di fronte Parma e Roma. I ducali tornano al 3-5-2, con Biabiany ancora in avanti con Amauri e a centrocampo Gobbi al posto di Ninis; nei romanisti nessuna novità, con Bradley regista e in attacco il tridente TottiLamelaOsvaldo.

 

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Prima occasione al 5′ per il Parma, con Biabiany che per poco manca la conclusione da dentro l’area di rigore. La Roma passa in vantaggio al 8′: pessimo rinvio di Zaccardo che regala la palla a Lamela, l’argentino dal limite dell’area non sbaglia e segna il goal del 1-0. I gialloblu sono storditi e i capitolini provano a raddoppiare, ma il tiro di Totti da fuori viene bloccato da Mirante. Si rivedono i padroni di casa al 13′, con Rosi che conclude dalla distanza ma la palla finisce fuori. Subito un cambio al 16′: Amauri, sanguinante dal naso, lascia il campo per Belfodil. Al 21′ grande caos in area giallorossa, ma il Parma non riesce a mettere la palla in rete grazie anche a Marquinhos che salva. Buon cross di Biabiany al 25′, sul quale per un niente Parolo non riesce a colpire di testa. La Roma soffre tanto le incursioni sulle fasce dei crociati, che però faticano a trovare la conclusione. Preoccupazione per Stekelenburg al 30′ che rimane a terra, per fortuna niente di serio e riprende a giocare. Al 34′ pari del Parma: lancio lungo di Mirante, liscio della difesa romanista che lascia la palla a Belfodil che insacca. L’acqua sul terreno di gioco ha agevolato la rete. Tre minuti e i crociati ribaltano il risultato: Parolo riceve palla e prova il tiro, l’acqua ancora interviene e ferma la palla, sulla quale ritorna Parolo e stavolta insacca. Al 39′ Totti suona la sveglia ai suoi, ma la sua punizione è centrale e Mirante mette in angolo. Lamela e Bradley provano a seguire l’esempio del loro capitano, ma i gialloblu riescono ancora a salvarsi. La partita si chiude con intensità ma senza gravi pericoli da parte delle due squadre.
Prima frazione di gara ad appannaggio dei padroni di casa, che riescono a far male e sono anche aiutati dalle condizioni ambientali. Gli ospiti non demordono, ma soffrono troppo dietro.

 

Goicoechea scende in campo sostituendo Stekelenburg nella Roma all’inizio della ripresa. Subito protagonista il portiere, che impedisce a Belfodil di segnare subito su colpo di testa. Rischio corso da Dodò, quando per rinviare un pallone in area rischia di metterlo nella propria porta. Prima ammonizione della gara per Osvaldo, a seguito di animate proteste dopo un brutto intervento. Giallo anche per Belfodil per comportamento non regolamentare. La partita è decisamente condizionata dalle pozze che si sono formate sul campo, come al 15′ quando un retropassaggio di Bradley si trasforma in un assist per Parolo, che non riesce a finalizzare perchè scivola.  Seconda sostituzione per il Parma: entra Acquah al posto di Marchionni. Il Parma trova il goal del 3-1: Dodò perde palla, i crociati avanzano (grazie a una pozza d’acqua che a metà campo blocca un pallone diretto a Biabiany, in fuorigioco), il francese avanza e mette in mezzo, dove Belfodil tira e la palla viene respinta dal portiere, poi Zaccardo intercetta e la mette dentro. Zeman corre ai ripari con un doppio cambio: dentro Perrotta e Marquinho, fuori Dodo e Bradley. Al 26′ la Roma accorcia le distanze: rigore per un intervento di Acquah su Castan, Totti dal dischetto prima si fa parare il tiro da Mirante, ma sulla respinta non sbaglia e mette la palla in rete. Ci credono i romanisti, che al 28′ con Totti ci provano su punizione, ma la palla finisce alta. Intervento duro in scivolata di Marquinho su Acquah, per lui c’è il cartellino giallo. Al 32′ miracolo di Goicoechea, che su tiro-cross di Rosi insidiosissimo di Rosi riesce a mettere in angolo. Ultimo cambio per il Parma: Biabiany va in panchina a rifiatare, al suo posto Sansone. Ammonizione per Mirante per comportamento non regolamentare. A sei minuti dalla fine brutto intervento di Belfodil su Marquinho, secondo giallo per l’attaccante francese che lascia così il Parma in 10 uomini. Con un campo ai limiti della praticabilità, le due squadre si affidano ai lanci lunghi, ma le difese riescono sempre a rinviare. Nei tre minuti di recupero, buona azione in palleggio per la Roma, con la conclusione finale di Lamela che si infrange sulla schiena di un difensore crociato. Finisce la partita, tra l’esultanza dei tifosi del Parma e la delusione di quelli romanisti.

 

Partita fortemente condizionata da un campo letteralmente zuppo: in tutti e tre i goal del Parma c’è sempre di mezzo una pozza d’acqua, mentre la Roma ha trovato la rete senza l’aiuto del campo. Fino a quando il campo era in condizioni accettabili, le due squadre giocavano una partita intensa, con i soliti giallorossi d’attacco e i crociati sempre pericolosi sulle fasce.

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