Moratti: “Calciopoli? Offesa l’Inter. Pogba? Lo seguivamo anche noi…”

A La Stampa il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, si è soffermato sull’attualità stretta, ma non solo.

Foto Elena Torre - Fonte wikipedia.org
Foto Elena Torre – Fonte wikipedia.org

Nella settimana che porta a Juventus-Inter, supersfida tra la prima e la seconda in classifica, il numero uno di Palazzo Saras dice che “un regista perfezionista avrebbe fatto pareggiare la Juve con il Bologna. Il calcio ogni tanto regala di queste situazioni inattese, così siamo sicuri che parleremo di pallone e non di polemiche o di rivincita per altri fatti”. Moratti preferisce non ripetere il commento a primo impatto alla notizia del goal di Pogba nel recupero contro il Bologna, però confessa che “sarebbe stato sbagliato andare a Torino illusi che loro fossero in crisi: la verità è che le due squadre stanno girando bene e la distanza al limite può essere colmata da una nostra vittoria”. Si passa all’Inter e il presidente si illumina. Nessuno si sarebbe aspettato l’Inter così in alto a questo punto, ma Moratti spiega:”È vero, però mi aspettavo le qualità dell’allenatore. Lo stimavo e mi chiedevo che cosa sarebbe stato capace di fare. Sceglierlo mi è sembrato un tentativo diverso che ci mettesse in condizioni di cominciare un progetto più fresco, di sentirci più liberi. Una cosa totalmente nostra. Stramaccioni è meticoloso ed espansivo, miscela particolare. Lavora tanto e fa subito diventare un patrimonio quello che vede e sente”. Alla domanda su Cassano risponde così:” Intuizione? No, è stata una proposta quasi timorosa dell’allenatore che ho accolto con piacere. Ero curioso: prenderlo ci avrebbe risolto un problema tattico e se me lo proponeva lui andava bene”. I calciatori che l’hanno sorpreso di più finora sono «Samuel e Cambiasso: pensavamo che avessero esaurito le energie. E invece sono importanti. Ovviamente Zanetti, ma lui è Nembo Kid, giocherà un altro anno ancora». Non si può non ritornare sulla partita di domani e il presidente nerazzurro pensa che sarà un partita nervosa, ma aperta. Può permettersi di non essere tirchia perché non è decisiva: se la Juve vince dà una bella botta ma chi va in fuga presto a volte finisce con il fiato corto». Parla con ammirazione della Juventus di cui apprezza “la continuità data dal carattere” e spiega che “è stato molto bravo Conte, tenere l’ambiente costantemente aggressivo in termini calcistici, è una dote mica da poco. Poi mi sembra bravo Pogba. Lo seguivamo anche noi, ma avevamo un accordo con il Manchester United: non trattare giocatori a fine contratto. E poi Pirlo: fantastico. Migliora di anno in anno”. Sulla squalifica di Conte, Moratti chiosa:”È solo sulla carta. Non poteva cambiare niente, perché non è cambiato niente”. Alla domanda”Juve-Inter: il meglio e il peggio”risponde:”Il primo scudetto di mio padre nel ’63 con gol vincente di Mazzola. La pagina più brutta? Beh, sfortunatamente per me è troppo facile…” e sul muro contro muro tra le due società e rispettive tifoserie che va avanti dall’estate 2006 si esprime così: Rimangono due posizioni fortemente contrapposte in cui gli offesi dovremmo essere noi e invece gli offesi sono gli altri. I rapporti personali sono buoni, vorrei che si considerasse sempre più l’aspetto sportivo e forse ci siamo, anche se quando ci si aspetta grande serenità a volte capita proprio il contrario”. Il presidentissimo nerazzurro dice che il calcio lo diverte ancora è lo paragona ad” un giallo che stai vivendo e di cui non sai il finale. Per me, ad esempio, il Barcellona è abbastanza noioso, senza Messi sarebbe noioso del tutto. A me piace il calcio veloce, contropiede, tre passaggi e tiro in porta”. Infine si esprime sull’’Inter Made in China che verrà e sperava mancasse un po’ di meno, ma “hanno molti problemi legati ai permessi”. Una volta risolti gli permetteranno di legare il suo nome anche alla futura casa dell’Inter, ma Moratti conclude dicendo che” ora, però, interessa l’oggi, la partita di Torino. Il futuro spesso è una scusa per giustificare i problemi del presente.

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