Roma, Destro e la fame di gol: “Segnare è vita. Ci penso ogni minuto della giornata”

L’attaccante della Roma Mattia Destro ha rilasciato una lunga intervista esclusiva a microfoni dell’emittente radiofonica giallorossa Roma Radio, parlando della sua avventura con questa maglia, iniziata ad agosto 2012, del rapporto con sua moglie Ludovica e anche di quello con il gol, fonte di vita per un attaccante. Queste le sue parole:

Mattia Destro

Una vita per il gol. Tu non giochi a calcio, giochi al gol.

“E’ uno sport bello.”

Che rapporto hai con il gol?
“Per un centravanti è la cosa primaria. Se non fai gol succedono i problemi, per un attaccante fare gol è la vita.”

Ripensi ai gol che hai fatto, per esempio in macchina.. Ti rifomenti?
“Sì, è il mio lavoro quindi ci penso ogni minuto della giornata. Quando scendo in campo la cosa primaria è il gol, poi c’è la vittoria della squadra e i 3 punti. Comunque fare gol e aiutare la squadra a vincere è importante.”

Però pure Ludovica è importante..
“Sì, Ludovica sì.”

Ho visto una foto di lei con i guanti per lavare i piatti. Siamo nel 2014 non dovresti lavarli pure te i piatti?
“No, faccio altre cose..”

Tipo?
“Do una mano in altri contesti, altre situazioni”

Cucini?
“No, cucinare zero.”

Manco le olive ascolane?
“Niente.”

Non ci hai mai provato? Lei non ti dice mai: “Mi potresti dare una mano..” ?
“No, lei cucina io a volte aiuto a pulire. Ci aiutiamo a vicenda.”

Dentro casa ti rilassi, ti capiterà. Tra l’altro il mister ha dato 2 giorni di riposo, vanno tutti a Miami questo va ad Ascoli..
“Non c’è paragone tra Ascoli e Miami.”

Se devi scegliere un week-end a Miami o uno ad Ascoli, tu scegli Ascoli?
“Vado a casa.”

Quando giri per casa, vai con quell’andatura per cui ti dicono: “Oh guarda come cammina in campo Destro”?
“Io cammino sempre così.”

E Ludovica non ti dice niente?

“Le piace la mia camminata.”

Quindi te cammini proprio così, non è che lo fai apposta?

“E certo.”

Ti dà fastidio un po’ questa cosa?
“No non mi dà fastidio, è il mio modo di essere. Le persone a volte dicono che sono svogliato o che ho un brutto carattere. Io so quello che sono e comunque le persone che sono vicine a me lo sanno che non è così. Sono un ragazzo tranquillo e soprattutto uno che ha voglia di fare e dimostrare tanto. A volte fanno male cert commenti ma si superano e si pensa al 100% al lavoro che si deve fare.

Io ho visto Pruzzo, Voeller, Balbo, Totti, De Rossi. Lo sai che hanno in comune tutti quanti? Gli hanno rotto le balle a tutti, all’inizio soprattutto. Falcao i primi sei mesi veniva fischiato. Poi c’è soltanto una cura: i gol e a te vengono bene pure da 50 metri. Come ti è venuto?
“E’ stata una cosa istintiva, era una cosa a cui pensavo tanto. L’aveva fatto Mire a inizio stagione e quando trovi dei portieri che giocano fuori dall’area ci provi. Poi se ci riesci fai un gran gol, se non ci riesci almeno ci hai provato. Ho avuto il coraggio di tentare.”

 Perchè fai le facce quando i compagni non ti passano la palla?
“Facce simpatiche, no? Se le rivedi dopo ridi.”

Ma i compagni non ti dicono niente dopo, negli spogliatoi?
“No, lo sanno che non lo faccio con cattiveria. Io voglio fare gol.”

Chi è che ti fa più arrabbiare?
“Gervinho mi ha fatto tanti assist, nessuno mi ha fatto mai arrabbiare.”

Però Florenzi ogni tanto te la potrebbe passare..
“Sì infatti, Florenzi ogni tanto me la potrebbe passare (ride ndr.)

Perchè hai questo rapporto con Alessandro? La stanza 18..
“Noi ci conoscevamo da prima che io venivo a Roma e lui tornasse a Roma. Siamo stati sempre insieme, in camera insieme e perciò è nata quest’amicizia, questo rapporto e ci vediamo anche fuori. Andiamo a cena fuori.”

Florenzi è tosto da sopportare. Tu hai mai visto uno che non sta mai fermo?
“No, è un bravo ragazzo. Io sono tranquillo, la gente non lo sa. E’ lui quello agitato, ma poi passa così.”

I marchigiani erano quelli che a Roma venivano a riscuotere le tasse.. Quindi c’è questa cosa culturale.
“Poi i marchigiani sono testardi.”

Senti che gioia che regali.. (si sentono le radiocronache dei suoi gol e le esultanze dei tifosi ndr.)
“L’unica cosa che vorrei dire è che è emozionante fare gol ma anche sentire tutta quella gente che incita il tuo nome dopo il gol. L’Olimpico è uno stadio strepitoso e tutta quella gente che canta il tuo nome è spettacolare.”

Che effetto ti fa essere il miglior attaccante della Roma ed essere messo in discussione. Ti fa arrabbiare?
“No perchè la risposta viene data sul campo. Finché rispondo così sono contento”.

Ti vedo in futuro come Inzaghi, ma più forte. Ti ci rivedi?
“Un paragone importante, è stato un grandissimo attaccante. Riuscire a fare quello che ha fatto lui sarebbe importantissimo”.

Come è nata l’esultanza con la bandierina?
“E’ nata per una scommessa con i miei compagni di squadra quando ero a Siena. Era all’inizio un gioco, poi la domenica ho fatto doppietta e l’ho fatto”.

C’è una cosa in cui pensi di dover migliorare?
“Ci sono tante cose dove devo migliorare. Non devo mai fermarmi ed imparare sempre cose nuove perché così riesci a diventare più forte”.

Come’è Garcia?
“Il mister mi stimola molto e io cerco, come sempre, di dimostrare sul campo le qualità e la fiducia che hanno in me”.

Facciamo un patto: ora tu in campo cammini un po’ più dritto..
“Ma non ce la faccio! Ci ho provato ma non ci riesco”.

Quando abbiamo registrato un promo della radio avevi detto: “Ascoltate Roma Radio.. Vi ascolto anche da Londra”..
“Era inizio anno.. c’erano un po’ di voci”.

Ora dicono Arsenal.
“Sono tante voci. Son belle le voci, no?”

Ti piace sapere di avere degli estimatori?
“Fa piacere, vuol dire che stai facendo belle cose e lavori bene”.

Ti dispiace stare qui piuttosto che da qualche altra parte, magari in Nazionale?
“Sì mi dispiace perché la Nazionale è il sogno di tutti i giocatori. Ma mi impegnerò e cercherò di lavorare di più cercando di convincere mister Conte a riportarmi in Nazionale”.

E’ quasi simpatico Destro!
“Hai detto bene, è quasi simpatico”.

Che pensi delle prospettive di questa stagione? Mi confermi che quell’1-7 aveva un po’ minato qualche certezza?
“No dubbi no, ma con una sconfitta del genere ci rimani male. Penso che i dubbi non ci sono perché quando uno è convinto delle proprie qualità a livello di squadra ed ha le certezze come quest’anno deve andare avanti e lavorare così per raggiungere obiettivi importanti”.

C’è questa fame di vincere lo scudetto quest’anno?
“Nello spogliatoio c’è, ed anche la voglia di conquistare un titolo importante e di far felici i tifosi”.

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