Roma, parla Garcia in conferenza stampa: “Benatia? È il vostro lavoro trovare cose nascoste”

Il tecnico della Roma Rudi Garcia parla in conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole di domani pomeriggio contro il Wiener SK.

Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio

Primo bilancio di questo mese di raduno
Una delle qualità di un allenatore è l’adattamento e così ho fatto con il mio staff. Ma i miei giocatori sono stati bravi a prepararsi per l’inizio della stagione. Se niente va bene niente va male“.

Si è visto un gioco molto europeo. Cosa pensa si possa fare in Champions?
Io non capisco cosa vuol dire calcio europeo. Offensivo? Se è così ci sono molte squadre in Italia che giocano all’attacco. Sì, ce ne sono molte che giocano tutte dietro ma non vuol dire essere meno europei. Penso sempre che l’identità di gioco sia molto importante, la nostra è chiara, ma una squadra che si adatta è una squadra forte. Una squadra deve saper fare tutto. Una squadra che vince, è una squadra che ha ragione, poi il calcio è così: per quindici secondi si può perdere o vincere una partita“.

Benatia? Ha parlato con lui?
Il vostro mestiere è trovare cose nascoste. Per Mehdi mi diverto perchè ieri al 90% era già ceduto, oggi al 99% rimane alla Roma. Ieri cercavo un sostituto, oggi mi sono fermato“.

Avete bisogno di altro lavoro o le condizioni sono giuste?
Abbiamo tenuto tutta la rosa dell’anno scorso e questo è già importante. Bisogna inserire i giovani e i nuovi e questo l’abbiamo fatto, con allenamenti importanti sul piano fisico. Ora abbiamo un po’ di giorni per lavorare sul piano tattico e fisico ma ci sono giocatori che sono arrivati dopo, per il Mondiale: io sono sereno su questo punto di vista“.

Iturbe?
Il giocatore mi ascolta sempre, è molto attento ma bisogna lasciare anche spazio alla sua libertà. A lui e Gervinho non puoi togliere la creatività. Dobbiamo trovare il giusto mix“.

Gioca chi sta meglio o ha delle gerarchie?
Per me partono tutti sullo stesso livello. È importante avere due giocatori per ogni ruolo. Non dobbiamo mollare sulla forza di vincere e la cattiveria, che è stato importante l’anno scorso. Quest’anno è veramente un anno interessante da vivere. Sarà molto più duro ma molti aspettano il momento di essere favoriti da molto tempo. Faremo in modo di essere all’altezza anche se partiamo da outsider“.

Destro? Quanto sarà importante?
Mattia ha giocato mezzo camponato alla grande. Ma fare la preparazione è una cosa diversa, parti meglio. Quando la squadra può portare la palla al suo attaccante è sempre una buona cosa. Poi il bomber ha momenti nei quali tocca la palla e va dentro e momenti dove la palla non entra mai. Mi interessa che segni quando sarà il momento“.

Le sembra una squadra più matura rispetto all’anno scorso? Ci spiega come funziona il camion della crioterapia?
Il recupero del giocatore sarà importante quest anno, perchè avremo molte partite. Bisogna che il calciatore faccia bene le cose a casa, perchè questo non possiamo gestirlo e starà ai giocatori farlo, quando sono con noi facciamo di tutto per far recuperare al meglio i calciatori. Per la prima domanda, sappiamo che sarà dura: la prima partita ci darà subito occasione di lottare ogni secodno, per ogni centimetro in campo. E questo dev’essere l’atteggiamento della squadra. Se pensassimo che basta entrare in campo per vincere le partite, ci faremmo del male. Vincere quando è difficile è ancora meglio, penso“.

Benatia perchè non parla chiaramente? Lei aveva detto che sarebbe venuto davanti alla stampa.
L’avevo detto ma non è ancora il momento. Finchè voi parlerete di questa storia sarà difficile che venga. Comunque grazie, mi diverte davvero questa cosa“.

Quali sono le sensazioni sul gruppo alla fine di questo ritiro?
L’ho già vissuta questa cosa, è importante avere la stessa rosa e migliorarla, è una forza in più. Perchè i giocatori si conoscono, e guadagnamo tempo. Per inserire gli altri il gruppo ha mostrato l’anno scorso quanto siano bravi: sono uomini di qualità, non è facile inserirsi, ma loro fanno in modo di essere sempre vicini a tutti i giocatori. Bisogna imparare alcune lingue, come l’inglese con Ashley e il turco con Salih, ed è difficile, ma i giocatori sono bravi a prendere corsi di italiano: è importante poter parlare con i compagni e l’allenatore“.

Totti è al 23esimo anno di Roma. Immagino sia un privilegio allenarlo ma tatticamente è un giocatore unico. Quest’anno non potrà giocare sempre. Lei come preparerà due squadre diverse?
Saranno squadre miste, non ne farò due. Sul campo ci sono sensibilità di giocatori che possono essere importanti per la Roma. Durante l’anno si stabiliscono relazioni importanti sul campo e io non le posso lasciar stare. L’importante è che Francesco sia in forma. Quando un giocatore così sta bene poi sul campo si vede. Lui è facile da gestire, ha sempre voglia di giocare. Il mio compito è tenerlo sempre in buona condizione fisica“.

Qual è la sua idea sul caso Benatia? Lei è convinto di poterci contare o c’è ancora qualcosa che può accadere?
L’ho già ribadito due-tre volte. Rileggete le mie dichiarazioni, sono sempre le stesse“.

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