Sampdoria: con i viola una partita dai risvolti anche affettivi

Sampdoria-Fiorentina per Delio Rossi, ma non solo, non sarà una partita come le altre.

 

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Troppi aneddoti, troppi intrecci in questa gara di fondamentale importanza per entrambe le compagini. I viola sono alla ricerca dei punti per agguantare un posto valido per la partecipazione alla Champions League, i blucerchiati per arrivare a quella salvezza matematica che attendono da settimane. “La mia ex squadra lotta per un posto prestigioso e io sono contento. A differenza di altri ho piacere che le squadre che lascio facciano bene dopo di me; questo mi porta a credere di essere riuscito ad insegnare qualcosa di buono”.
Mister, questo Sampdoria-Fiorentina è un match per lei particolare?
“Prima di tutto é una partita fondamentale per la Samp contro una squadra che si gioca la Champions e che ha il centrocampo più forte della categoria, insieme a quello della Juventus. Faccio questo mestiere da tanto tempo e mi capita molto spesso di rincontrare squadre che ho già allenato; a Firenze mi hanno accolto benissimo ed io ne ho un bellissimo ricordo”.

I viola hanno un centrocampo che sa costruire benissimo ma poco votato alla fase di rottura. Può essere un punto su cui giocare?
“Sicuramente è una squadra molto tecnica che è portata alla costruzione e noi dobbiamo essere bravi a non lasciare troppo l’iniziativa e a ripartire sempre”.

Montella è stato un grande giocatore, lei pensa possa ripercorrere la stessa strada da allenatore?
“Io penso che sia un collega che sta facendo molto bene. Ha fatto cose egregie a Catania ed ora anche a Firenze. È stato un grande giocatore, può ripercorrere la stessa strada da allenatore. È uno di quelli che ha qualcosa in più, sia in campo che in panchina”.

Saluterà tutti domenica? (Il riferimento è rivolto chiaramente a Ljajic).
“Assolutamente sì, non vedo perché non dovrei. Per me quell’episodio è terminato finiti i 90′”.

Pare che il giocatore abbia detto che non sarà lui a fare il primo passo. Lei cosa intende fare?
“Questo non mi interessa, io non penso di fare nulla; ho chiesto scusa a lui, ho chiesto scusa a tutti. Per me non esiste nessun caso”.

Montella ha scritto pagine importanti della storia della Sampdoria, lei lo può fare da allenatore?
“La storia la fanno i risultati e i giocatori. Non si può prescindere da questo. Il miglior allenatore è quello che fa meno danni. Ci viene messo a disposizione un gruppo e la qualità dei giocatori è troppo importante. Non vincono gli schemi nè gli allenatori: la variabile è costituita dai giocatori”.

Una Fiorentina che forse ha ancora qualcosa di lei. Pensa di meritare dei ringraziamenti?
“Penso che non mi debbano dire grazie, io cerco sempre di dare il massimo. Al termine di una stagione difficile siamo riusciti a portare in porto la barca, questa è stata la cosa che più contava”.

Jovetic può diventare una bandiera della Fiorentina?
“Non lo so. Di certo è un ragazzo molto giovane che ha delle qualità importanti. Sembrava dovesse andare alla Juve ma è stato giusto tenerlo. Le squadre importanti si fanno tenendo i giocatori più forti. A volte capita anche di cederli ma l’importante è che ci sia una giusta contropartita tecnico-monetaria”.

Maxi Lopez potrebbe prendere il posto di Icardi che ultimamente è apparso un po’ giù di forma?
“Icardi ha fatto bene, ora sta attraversando un periodo meno brillante ma non dimentichiamo la giovane età. I giocatori hanno alti e bassi, a maggior ragione se non hanno esperienza”.
Su Maxi Lopez ci punto, questo è chiaro. Sembra che stia meglio e mi tornerà utile”.

Tre punti fondamentali per la Champions per i toscani e per la Sampdoria importanti per il futuro?
“Secondo me sì. Ci permetterebbero di raggiungere il nostro obiettivo”.

La giornata di ieri con i tifosi vicini alla squadra e con tanti bambini: come l’ha vissuta?
“La squadra al di là del presidente, allenatore e giocatori, la fanno i tifosi. Noi non dobbiamo mai dimenticare che esistiamo perché esistono quelli che invece di andare al mare hanno portato i bambini bardati dei colori blucerchiati qui a Bogliasco. Mi ha fatto davvero molto piacere lavorare in quell’atmosfera”.

Luca Piana: giocatore della primavera aggregato alla prima squadra ieri pomeriggio. Potrà essere impiegato a salvezza raggiunta?
“Sono legato al calcio romantico quindi nel mio romanticismo mi piacerebbe che l’ossatura della squadra fosse composta da ragazzi cresciuti nel settore giovanile, ma non basta fare un un buon campionato primavera per essere considerati adeguati alla prima squadra. Per essere un giocatore da Sampdoria servono anche altre qualità. Per ora è presto anche se ho sempre un occhio di riguardo per i giovani”.

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