Sampdoria: Delio Rossi chiede concentrazione alla squadra

Settimana caratterizzata dalle voci di mercato ma ci pensa Delio Rossi, che sempre si contraddistingue per serietà e concentrazione, a calmare gli animi e a riportare tutti con i piedi per terra.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

«Per noi si tratta sicuramente di uno scontro salvezza, tutte le squadre che sono nella parte destra della classifica sono coinvolte nella lotta per non retrocedere».
«Abbiamo vinto 6-0 sul Pescara, giocando bene, e sicuramente un risultato così eclatante aiuta e accresce l’autostima, però non bisogna mollare di un millimetro».

Situazione infortunati?
«De Silvestri ha preso una botta al ginocchio ma niente di particolare. Palombo ha svolto due allenamenti differenziati, a livello precauzionale, ma credo non ci siano problemi».

Un bilancio del mercato?
«Posso fare un bilancio tecnico, perché quello economico non mi compete. Abbiamo accontentato chi aveva chiesto di giocare con più continuità e quelli ancora nostri verranno valutati anche in vista della prossima stagione. Qui sono arrivati Sansone e Rodríguez, il secondo più per il futuro che per il presente».

Come si sta inserendo Sansone?
«Sta cercando di capire la nuova realtà. Ha svolto un tipo differente di preparazione, ha bisogno di un po’ di tempo. Sia lui che Rodríguez stanno dimostrando grande entusiasmo».

Le grandi hanno corteggiato Icardi e Poli. Potrebbero essere distratti da tutto questo interesse?
«A me fa piacere se corteggiano i miei giocatori, si vede che stanno facendo bene. Io, ad esempio, non ho spasimanti perché non ho qualità. Penso che entrambi siano ragazzi intelligenti, consapevoli che il loro futuro dipende dalla Sampdoria e da quello che faranno con questa maglia».

Giampiero Ventura la stupisce ancora?
«Ventura è un allenatore navigato, che ha una buona carriera alle spalle. È bravo anche perché riesce a farsi comprare i giocatori per applicare il suo stile di gioco. Questo dimostra che per dare un volto ad una squadra ci vuole tempo e bisogna curare i particolari».

Il gioco del Torino potrebbe mettervi in difficoltà più di altre avversarie?
«Il bello del campionato italiano è che non ci sono gare scontate. Tutte le squadre possono mettere in difficoltà l’avversario di turno. Rispetto alla Premier League o ad altri campionati europei dove la qualità alla fine fa la differenza, in Italia sono tanti i fattori che incidono sull’esito di una partita. Atteggiamento e concentrazione fanno spesso la differenza, nell’arco di una stessa gara cambiano molte cose e lì sta ad una squadra riuscire a cambiare volto in corso e contrastare l’avversario».

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