Sampdoria: il falco dal cuore blucerchiato

Da ieri sera, l’appellativo di “falco di Oregina”, gli si addice alla perfezione.

Fiorillo, ha un’altra possibilità all’Olimpico contro la Roma, sfida di Coppa Italia che i blucerchiati affrontano con la consapevolezza di non poterci puntare molto, dando la priorità al campionato. Il giovane portiere, dopo un’uscita avventurosa che costa alla Samp lo svantaggio, al sesto minuto, prende la giusta confidenza con il campo e mette in mostra tutte le qualità per le quali era stato definito l’erede di Buffon.
Plastico, reattivo, spregiudicato al punto giusto, esplosivo; Vincenzo riesce a dimostrare che gli esperti non si erano sbagliati, questo ragazzo, le potenzialità per sfondare le ha tutte.
Qualche difetto da limare sicuramente c’è, e non serviva la partita di ieri per mettere in luce pregi e difetti di un giocatore che ha fatto del carattere la pecca principale. Si diceva non avesse la forza per reggere le pressioni agonistiche, ed è per questo che, malgrado le capacità, non sia mai riuscito a dare stabilità ad una carriera da predestinato, mai consolidata. Alti e bassi, campionati altalenanti, forse cali di concentrazione, poi finalmente la consacrazione con un anno da protagonista in serie B con il Livorno, che lo ha visto contribuire in modo significativo alla promozione dei toscani.
Fiorillo, genovese e tifoso blucerchiato, ha quest’anno l’opportunità di superare le sue debolezze e provare a diventare “profeta in patria”. La cessione di Romero, il cammino non troppo entusiasmante di Da Costa potrebbero regalargli la possibilità che anche lui merita di avere. I tifosi aspettano, lui scalpita, ora starà al mister valutare se i tempi sono maturi e se è arrivato il momento che il “falco blucerchiato” inizi a volare alto.