Sampdoria, il Pagellone 2013/2014: sorprese Okaka e Soriano, delude Obiang

Campionato dai due volti per la Sampdoria che parte molto male con Delio Rossi e recupera miracolosamente il terreno perduto con l’arrivo, a novembre, di Sinisa Mihajlovic.

Fonte: Tommaso Naccari
Fonte: Tommaso Naccari

Noi di SoccerMagazine.it abbiamo dato i voti alla stagione dei blucerchiati.

PORTIERI

Da Costa 5.5: merita di non finire con una grave insufficienza per impegno e professionalità, e per non aver mai commesso errori macroscopici. Il suo grande difetto è quello di non essere mai decisivo e di non riuscire, in quasi alcuna occasione, a salvare il risultato.

Fiorillo 6.5: a salvezza conquistata ha la possibilità di mettersi in mostra e ci riesce fatta eccezione per la sola gara casalinga con il Napoli, nella quale commette diverse ingenuità; nel complesso un buon biglietto da visita per il prossimo anno.

Falcone s.v.

 

DIFENSORI

De Silvestri 6.5: con continuità garantisce ai compagni il suo apporto; migliora molto nella fase difensiva ma in quella offensiva dovrebbe osare qualcosa di più. Da lui ci si aspetta una spinta più efficace.

Mustafi 7: una delle rivelazioni della stagione e sicuramente uno dei giovani difensori più interessanti del campionato italiano. La sua crescita gli permette di candidarsi anche per un posto nella nazionale tedesca ai mondiali in Brasile. Meriterebbe voto anche più alto, ma il finale un po’ altalenante, e qualche evitabile distrazione, lo hanno penalizzato.

Gastaldello 6: questa non è stata di certo la sua migliore stagione in blucerchiato; un continuo alternare ottime prestazioni a improvvisi cali di tensioni, e spesso rimedia anche inutili ammonizioni.

Regini 7: la stagione che lo consacra nella massima serie regala al difensore tante soddisfazioni personali. Si conquista con prestazioni sempre più convincenti il posto da titolare e cresce di gara in gara. Una garanzia dalla quale ripartire.

Berardi 5: poche per lui le occasioni di mettersi in luce che però non vengono sfruttate al meglio.

Castellini s.v.

Costa 4.5: è lui a partire titolare sulla sinistra, ma per Andrea, si capisce sin da subito, non è una stagione fortunata. Con prestazioni poco convincenti finisce per lasciare il campo al giovane Regini.

Fornasier 6: difensore ancora in erba ma che dimostra di non temere la tensione della gara. Impiegato in più occasioni da Mihajlovic, dimostra di avere buone qualità e buon senso della posizione. Con ogni probabilità la Sampdoria punterà anche su di lui per il prossimo campionato.

Barillà 5: non sembra ancora pronto per il salto di categoria.

Rodriguez s.v.

Poulsen s.v.

CENTROCAMPISTI

Palombo 6.5: parte difensore e la cosa non lo agevola ma con l’arrivo del tecnico serbo, viene spostato a centrocampo dove, per buona parte del campionato, ritrova la sua forma migliore. Cala nel finale con il resto della squadra.

Krsticic 5: la grande delusione. Doveva essere il valore aggiunto di questo gruppo, il giocatore il grado di dettare i tempi di gioco e di accendere la luce con le sue invenzioni, ed invece subisce una visibile involuzione.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Soriano 7.5: la vera sorpresa tra i blucerchiati: completamente trasformato e rigenerato dall’arrivo di Mihajlovic è il giocatore che forse di più guadagnato dal cambio di allenatore. Soprattutto nel ruolo di trequartista, Soriano, riesce a mostrate tutte le sue qualità tecniche sino ad allora tenute nascoste o custodite chissà dove. Inventa, crea e segna anche reti decisive e di ottima fattura. Cassano aveva ragione quando lo aveva definito un vero talento.

Obiang 5: annata non fortunata per il centrocampista spagnolo che, anche a causa di problemi fisici, non riesce a rispettare le attese.

Eramo s.v.

Bjarnason 5: tolte un paio di prestazioni, dimostra di avere limiti tecnici che forse non lo rendono adatto alla serie A italiana.

Renan 6: decisivo in un paio di gare, fa del tiro e della grinta le sue caratteristiche migliori; potrebbe essere, anche nella prossima stagione, un prezioso e utile rincalzo.

Salamon s.v.

Sestu s.v.

Wszolek 5.5: voto di incoraggiamento per aver alternato, nella sua prima stagione in Italia, buone giocate ad errori di ingenuità e inesperienza piuttosto marcati. Un giocatore sul quale può valere la pena puntare per il futuro ma che deve migliorare in modo deciso.

Gavazzi 6: pur con limiti qualitativi è uno dei pochi a salvarsi ad inizio stagione quando la squadra era in seria difficoltà. Viene ceduto in prestito in B a gennaio.

Maresca 5: elemento che avrebbe dovuto fare la differenza e che invece non riesce a ritagliarsi lo spazio necessario per rendersi utile.

Gentsoglou s.v.

Lombardo 6.5: gioca pochi minuti nelle ultime gare, segnando così il suo esordio in serie A. Figlio d’arte e cuore blucerchiato, potrebbe diventare la bandiera del futuro.

ATTACCANTI

Gabbiadini 6.5: buon campionato dell’attaccante bergamasco che, senza eccellere in giocate memorabili,  e non giocando nel ruolo, che lui definisce il più congeniale, riesce a totalizzare 8 reti.

Eder 7: la sua miglior stagione in serie A: con 12 reti stabilisce il suo record nella massima serie e colleziona prestazioni che contribuiscono a portare la Sampdoria alla salvezza. Il brasiliano non si distingue solo per capacità tecniche ma anche per corsa e spirito di sacrificio.

Maxi Lopez 5: parte bene decidendo la stracittadina di ritorno con un goal sotto la Sud ma si perde nel prosieguo del campionato perdendo anche il posto da titolare.

Okaka 8: protagonista inaspettato e indiscusso della stagione blucerchiata. Arriva a gennaio nello scetticismo generale ma si conquista, di partita in partita,  il ruolo di primo attaccante. Potenza, tecnica e visione di gioco, decide diverse partire e diventa, per merito, il miglior acquisto dei blucerchiati.

Sansone 6.5: non gioca tantissimo ma nello spazio che riesce a ritagliarsi dimostra di essere un giocatore importante che, anche in futuro, potrà tornare utile.

Pozzi 5: annata da dimenticare per il protagonista dei Play Off, che dopo una prima parte non troppo positiva, nel mercato di gennaio, viene ceduto a titolo definito al Parma.

Petagna 4: esperienza completamente negativa quella del giovane attaccante rossonero.

 

ALLENATORI

Delio Rossi 4: sfiduciato e senza stimoli, non riesce a motivare il gruppo che ha a disposizione. Frastornato e confuso cambia formazione e ruoli ad ogni gara creando il caos più completo.

Mihajlovic 7: trova una squadra psicologicamente a pezzi e senza un’identità e, in brevissimo tempo, riesce con il suo carisma a trasformare ogni singolo giocatore. Peccato per il finale di campionato un po’ deludente.

 

SOCIETÀ

Garrone-Osti 7: la conferma di Delio Rossi, chiesta a gran voce da tutto l’ambiente, non porta i frutti sperati e in società sono bravi a cambiare rotta, senza temporeggiare, e a mettere al comando Sinisa Mihajlovic. Molto abili i dirigenti blucerchiati anche nel mercato di gennaio quando riescono a liberarsi di giocatori in esubero e puntano dritti su Okaka, riuscendo a vincere la sfida di valorizzare un giocatore che sembrava ormai perso.

 

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