Serie A, duro commento del Corriere dello Sport: “Non prendeteci più in giro”

Dure riflessioni quelle portate avanti da Stefano Agresti sul Corriere dello sport che tuona: “Non prendeteci più in giro”.

Fonte: Danilo Rossetti
Fonte: Danilo Rossetti

Il giornalista si sofferma sui due temi caldi di questa 25esima giornata, non ancora terminata, ovvero il derby della Mole e la contestazione a Lotito. 

L’autore sottolinea il comportamento degli arbitri nel confronto tra Juventus e Torino spiegando come, la squadra di Conte sia stata avvantaggiata in due occasioni: la mancata espulsione di Vidal e il rigore non dato ai granata per fallo di Pirlo su El Kaddouri. Vantaggi che, sempre a detta di chi scrive, si susseguono con troppa frequenza, si legge infatti: “Ora, un evento del genere potrebbe anche essere un caso, se non fosse che – nel campionato in corso – si è già verificato almeno altre due volte, a Verona col Chievo e nel derby d’andata: Juve in difficoltà, Juve aiutata. E parliamo di errori clamorosi a vantaggio dei bianconeri, non di sbagli per pochi centimetri”. Andando però oltre il comportamento arbitrale, nell’articolo non viene messa in discussione la potenza della Juve che sta nettamente dominando il campionato, ciò che si intende mostrare sono i vantaggi ottenuti dalla Juve che rendono difficile portare avanti una corsa già di per sé tosta da parte delle inseguitrici.

Altra questione esaminata nell’articolo riguarda la pesante contestazione portata avanti dai tifosi biancocelesti: Lotito sminuisce la protesta spiegando come le critiche provengano da una “sparuta minoranza“, espressione che non trova d’accordo l’autore dell’articolo che sostiene come:Sappiamo – lui e noi – che non sono affatto una sparuta minoranza, né la semplice maggioranza: quasi la totalità del popolo biancoceleste è contro il presidente. L’ha dimostrato una volta per tutte l’imponente (e pacifica) manifestazione organizzata in occasione della partita con il Sassuolo: l’Olimpico era pieno come mai e ovunque compariva il cartello di protesta «Libera la Lazio». Si può anche essere in disaccordo con i contestatori, ci mancherebbe, ma non si dica né che sono pochi, né che sono stati violenti”.

Parole dure quindi quelle che si leggono sul Corriere dello Sport, che di certo non passeranno inosservate.

 

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