Atalanta, Zapata: “Qui i tifosi mi hanno fatto sentire subito speciale”

In pochi avrebbero potuto pensare che con lo stemma della Dea cucito sul cuore e con gli attenti insegnamenti di un veterano come Gian Piero Gasperini, Duvan Zapata, attaccante colombiano classe ’91 natio di Santiago de Cali, in prestito agli orobici dalla Sampdoria, potesse vivere una delle stagioni migliori della sua carriera da professionista. Dopo un avvio di campionato al di sotto della sufficienza, nel centravanti sudamericano si è acceso un qualcosa che può essere ricondotto alla sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia, valida per la 14ª giornata di Serie A contro il Napoli, vinta dai partenopei grazie alla rete di Milik che nel finale ha reso vano il gol del pareggio del numero 91 nerazzurro. Da lì Duvan non ha più smesso di segnare, realizzando 17 gol in 10 partite tra campionato e Coppa Italia. Reti fondamentali, che hanno permesso all’Atalanta di raggiungere le semifinali dove affronteranno la Fiorentina, dopo aver battuto per 3-0 la Juventus (grazie anche ad una sua doppietta) e di catapultarsi al 5º posto in graduatoria con 38 punti a pari merito con Roma e Lazio. Un cambio di marcia radicale, dato che prima di allora aveva collezionato solamente un centro e tre assist. Ora si trova a dominare la classifica marcatori con 16 gol, a due lunghezze da Ronaldo primo della classe e condividendo la posizione con l’eterno Quagliarella.

Duvan Zapata - Wikipedia
Duvan Zapata – Fonte immagine: Wikipedia

Proprio per parlare del suo splendido periodo di forma, l’attaccante colombiano ha rilasciato un’intervista ai microfoni dello sponsor dei bergamaschi Star Casinò. Ecco le sue dichiarazioni:

“A Bergamo mi trovo molto bene, sono cresciuto tantissimo e con i tifosi è nato subito un bel feeling. Fin dal primo momento mi hanno fatto sentire speciale e importante. Il numero 91? L’ho scelto perché è l’anno in cui sono nato e fino a ora mi ha portato fortuna. Il calcio è sempre stato la mia vita ma da piccolo giocavo anche a basket e baseball. Anche adesso continuano ad appassionarmi, insieme al football americano. In Colombia tifavo per il Club America di Cali, i miei idoli invece erano Henry e Drogba. I tifosi mi dicono che assomiglio all’ex Chelsea, per certi aspetti è vero ma lui era davvero fortissimo: mi fa piacere il paragone”

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