Darmian alla Juve, Ventura è d’accordo: “È sul pezzo anche se non gioca”

Questione di ore e Matteo Darmian sarà con tutta probabilità un nuovo giocatore della Juventus.
In vista della nuova avventura del terzino di Legnano nel campionato italiano, quindi, Tuttojuve.com ha contattato quello che è stato probabilmente il suo allenatore più importante: Gian Piero Ventura, che ai tempi del Torino aveva valorizzato anche Ogbonna, tanto da far conquistare ad entrambi la Nazionale. Ecco cosa ha raccontato l’ex ct:

Darmian - Fonte immagine: Clément Bucco-Lechat, Wikipedia
Darmian – Fonte immagine: Clément Bucco-Lechat, Wikipedia

Come vedrebbe Darmian alla Juventus? Sarebbe un ottimo acquisto?
Dal punto di vista della serietà e della professionalità, Matteo è un giocatore che sposa perfettamente la Juventus. E’ un giocatore da prendere. L’ho allenato per diversi anni, ha sempre fatto bene ed è cresciuto stagione dopo stagione. Al Manchester, purtroppo, ha avuto meno spazio ma in bianconero potrebbe avere voglia di riscatto.

La brutta annata a Manchester potrebbe incidere nel ritorno in Italia alla Juventus?
Per me è più un motivo di sprono per il ragazzo, perchè vorrebbe far bene alla Juventus e arriverebbe con lo spirito giusto per riscattare l’annata negativa vissuta in Inghilterra. Pur non avendo giocato con frequenza in alcuni momenti, quando l’ho convocato in nazionale l’ho sempre visto sul pezzo atleticamente.

Che cosa la colpì di Matteo Darmian quando nel 2011 si trasferì dal Palermo al suo Torino?
Pur essendo giovanissimo, Matteo aveva voglia di apprendere, crescere, ampliare le proprie conoscenze. Infatti sotto quest’aspetto era una spugna. E’ migliorato tantissimo: ha giocato nella difesa a quattro, in quella a cinque e ha fatto addirittura il centrale. E’ un giocatore che è in grado di fare tante cose in campo, poi sarà il campo a decidere se sarà il protagonista. Il Manchester non lo avrebbe acquistato se non fosse stato bravo.

In quell’anno, non lo voleva solo lo United.
Sì, è vero. Anche il Napoli era interessato ad acquistarlo, il Barcellona lo aveva seguito in diverse partite. Stiamo parlando di un giocatore che non ha mai saltato un allenamento in cinque anni, è in continuo miglioramento.

Sicuramente, uno dei ricordi che conserva di più con Darmian è quel gol siglato contro la Juve nel 2015.
Sì, me lo ricordo bene (ride ndr). Con Matteo siamo partiti dalla Serie B, abbiamo raggiunto una promozione e in pochi anni abbiamo giocato gli ottavi di Europa League e per poco non raggiungevamo i quarti. Non deve aver nessun rimpianto di quel che ha vissuto in granata.

Ma quel derby vinto contro la Juve è in mezzo ad altri due disputati e persi, curiosamente, all’ultimo minuto. Ci può raccontare a distanza di qualche anno quali furono le sensazioni e i ricordi che ancora conserva?
Purtroppo ho perso tanti derby in maniera discutibile per usare un eufemismo. Ricordo l’episodio su El Kaddouri, una mancata espulsione di Alex Sandro e un gol annullato a Maxi Lopez. I derby non sono mai stati fortunati sotto quell’aspetto. Le due chicche sono stati quei gol decisivi allo scadere, ma non li meritavamo di perdere.

Uno dei protagonisti del suo Torino, Angelo Ogbonna, arrivò alla Juventus pieno di speranze ma purtroppo non convinse mai del tutto. Si aspettava un rendimento migliore dal ragazzo?
A mio parere, Ogbonna ha avuto forse un diverso modo di approcciarsi alle prestazioni perchè tatticamente giocava in maniera differente. I giocatori giovani devi aspettarli e devi concedergli qualche errore, al Torino questa possibilità esiste mentre in una squadra come la Juventus non puoi sbagliare e c’è meno tempo di far crescere. In quella difesa il posto da titolare non era assicurato, mentre oggi in Inghilterra sta avendo un ottimo rendimento dopo qualche iniziale difficoltà. Al West Ham è maturato ed è diventato importantissimo.

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