Esclusiva-Lucarelli: “Cosa farà Higuain alla Juve? A Napoli aveva ottimi giocatori a disposizione”

“Ci sono giocatori che con i soldi guadagnati si comprano lo yacht, una Ferrari, una villa al mare. Ecco io con questi soldi mi ci sono comprato la maglia del Livorno”: basterebbe questa frase nota e colorita, prelevata da una biografia scritta a carriera ancora in corso, per presentare Cristiano Lucarelli, ex attaccante ed oggi allenatore. Lo storico numero 99 amaranto è sempre stato un uomo senza peli sulla lingua e pronto a manifestare tutti i suoi sentimenti. Lucarelli ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine parlando dunque delle sue vecchie squadre e non solo, porgendo il suo punto di vista su molte delle dinamiche che caratterizzano il calcio di oggi.

Cristiano Lucarelli - Fonte immagine: Danilo Rossetti
Cristiano Lucarelli – Fonte immagine: Danilo Rossetti
Tu hai giocato nel Napoli quando ha iniziato ad attestarsi tra le prime posizioni in campionato: cosa pensa un calciatore che si trova in una squadra dall’enorme potenziale, ma che ogni anno esce dal mercato incompleta?
Non è così, non credo che il Napoli esca sempre incompleto dal mercato. Io credo che il Napoli stia facendo il massimo che può fare per quelli che sono i parametri economici a disposizione. C’è una legge abbastanza severa dell’UEFA sul fair play finanziario e il Napoli quello che può spendere spende, non ha a disposizione il fatturato, il budget di altre realtà. Il Napoli fa il massimo di quello che può fare per i mezzi che ha a disposizione.
 
Quindi secondo te cosa manca perché il Napoli possa vincere lo scudetto?
Mancheranno almeno 150 Milioni di fatturato che ha invece la Juventus.
 
Tu sei sempre stato un giocatore molto fedele alle maglie che ha indossato e che crede alle bandiere: pensi che il passaggio di Higuain alla Juve sia stato un po’ un “tradimento”?
Fino ad un certo punto, nel senso che quando si prendono determinati giocatori si sa che alla lunga si possono avere anche determinate esigenze, no? Il Napoli l’ha preso dal Real Madrid e lui probabilmente è stato convinto del fatto che potesse esserci piano piano una crescita esponenziale da parte del Napoli e ad un certo punto, quando si è fatta avanti la Juventus, ha fatto altre scelte, fermo restando che l’affare l’ha fatto anche il Napoli, perché io credo che Higuain abbia fatto grandissime cose perché è stato supportato da una squadra, da un reparto, da un ambiente, e ora sono curioso di vedere se anche alla Juventus riuscirà ad imporsi sugli stessi livelli come ha fatto al Napoli.
 
Quindi secondo te Higuain riuscirà a ripetersi nel gioco della Juventus o senza i vari Insigne, Mertens e Callejon avrà più difficoltà?
Beh, io credo che il Napoli aveva tutta una serie di ottimi giocatori che si mettevano a disposizione sua. La Juventus ha grandi giocatori e bisogna vedere se hanno voglia di mettersi a disposizione sua.
 
Vedendo i vari Pellè, Zaza, Eder e Immobile protagonisti in Nazionale, hai il rammarico di essere nato in un periodo storico troppo competitivo per restare più a lungo in azzurro?
Rammarico no. Potrei dire che oggi è troppo facile arrivare in Nazionale. Io non ho fatto moltissime presenze: ho fatto 6 presenze e 3 goal e devo dire che essere arrivato in Nazionale a quei tempi, con i giocatori che c’erano in Nazionale è sicuramente motivo di grande soddisfazione. E’ chiaro che se fossi nato 10 anni dopo avrei un altro conto in banca e avrei qualche presenza in più in Nazionale, però è stato anche bello arrivarci ugualmente nonostante ci fosse una concorrenza spietata.
 
Tu sei dell’idea che un grande budget vada investito su più giocatori e non su un unico top player, giusto?
Io credo che non necessariamente il Napoli debba sostituire Higuain, perché secondo me Gabbiadini e Milik hanno tutti i requisti per poter, all’interno di un reparto, non farlo rimpiangere. Il Napoli deve pensare che ha 5 attaccanti che facciano 12 goal a testa per un totale di 60 e non di avere un unico terminale offensivo, no? Quindi io credo che quei soldi possano essere non spesi necessariamente per comprare un altro Higuain, perché rischi di superpagare dei giocatori solo perché le squadre ti aspettano al varco perché sanno che devi sostituire Higuain, ma con quei soldi puoi rinforzare la squadra in ogni reparto.
 
Allacciandoci a questo discorso, su quali reparti punteresti per rifondare una squadra come il Milan attuale?
Su tutti, secondo me tutti i reparti di una squadra vanno rinforzati. La Juventus, che è la squadra più forte in Italia, ha migliorato tutti i reparti. Ha migliorato anche la difesa che era una difesa di mostri sacri, perché è andata a prendere Benatia, è andata a prendere Dani Alves; è andata a rinforzare un qualcosa che era già forte, quindi questo deve essere da esempio per tutti. Non c’è limite al miglioramento.
 
Da grande attaccante quale sei stato, credi che Balotelli debba ripartire da una dimensione più piccola per recuperare il potenziale inespresso?
Penso che Balotelli debba capire che per i calciatori, anche se non è facile per nessuno rendersene conto, la vita che si fa da calciatore è qualcosa di transitorio ed irripetibile, quindi andrebbe ottimizzata al massimo più sul campo che fuori dal campo, facendo parlare più di sé sul campo che non fuori dal campo, ecco.
 
Hai avuto effettivamente contatti per la panchina del Livorno alla fine del campionato scorso?
No, no, no, no. Contatti no.
 
Un’altra squadra alla quale sei legato è il Parma: hai mai immaginato l’ipotesi di allenare il Parma o un Lucarelli in gialloblu è già sufficiente?
Io ho avuto un bellissimo rapporto in quasi tutte le squadre e le città dove ho allenato, quindi sicuramente poter allenare squadre in cui ho giocato mi farebbe sicuramente piacere, è un obiettivo, quindi Parma potrebbe essere un’ambizione gradita, come lo sarebbero anche altre società per cui ho giocato.
 
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