La qualità supera la tattica: Ventura passa al 4-2-4

Giampiero Ventura è pronto a rivoluzionare l’Italia dopo appena due mesi dall’inizio del suo mandato. Come dichiarato in una lunga intervista concessa a “La Stampa”, infatti, il ct ha già in mente di cambiare radicalmente volto alla Nazionale.
Niente più esclusioni per scelta tecnica, quindi. Non appena sarà abile ed arruolabile, anche il tanto acclamato Berardi potrà vestire l’azzurro che più conta. L’ex allenatore del Torino vuole iniziare la propria trasformazione dal modulo, che per la prima volta soccomberà davanti ai nomi di quanto offre il campionato:Oggi le caratteristiche dei calciatori convocabili non rispondono più al 3-5-2. In un prossimo futuro, vorrei fare il 4 2-4. In Italia ci sono tanti esterni e pochi centrocampisti. La direzione futura sarà quella”.

Ventura - Fonte: fc-zenit.ru, Autore: Вячеслав Евдокимов
Ventura – Fonte: fc-zenit.ru, Autore: Вячеслав Евдокимов
Cardini fissi rimangono i senatori della difesa bianconera, oltre che Marchisio, che ora potrà godere della prima chiamata del tecnico: “Stiamo parlando di Buffon e di tre centrali che sono assolutamente importanti come calciatori. Ma che lo sono anche straordinariamente di più come punto di riferimento per la federazione e per tutti quei giovani che mettono il naso in Nazionale. Da un’altra parte dico: creiamo anche il futuro. Se uno c’ha un raffreddore? Per caratteristiche Marchisio è un giocatore che è mancato molto alla Nazionale e può assolutamente stare nel 4-2-4”.
“L’obiettivo è provare a qualificarci e poi fare un Mondiale assolutamente importante – ha continuato Ventura –. E nel frattempo provare a costruire qualcosa di parallelo, facendo delle convocazioni con chi ha 18, 19, 22 anni e può essere nella Nazionale che verrà. Li chiamano stage, ma per me sono convocazioni: il giorno in cui Barzagli mi dicesse “Non ce la faccio più”, devo averne uno già pronto. Dobbiamo ricostruire e pensare a fare un ricambio generazionale: abbiamo la vecchia guardia, fantastica, non possiamo pensare che la vecchia guardia sia eterna. Vi ricordate l’Italia del Mondiale 2006? Toni, che faceva 40 goal all’anno, Totti, Del Piero, Inzaghi, Gilardino e, come sesto, Iaquinta. Parliamo di mondi diversi“.
Il ct si dice convinto che l’Italia possa fare bene: “Arrivo sempre nei momenti sbagliati, sarà nel mio Dna. Però so costruire. Per me possiamo vincere il girone perché il pareggio di Torino mi ha insegnato molto: gli spagnoli hanno avuto la palla fra i piedi per un’ora, ma non hanno mai tirato in porta. Intanto pensiamo a fare un grande Mondiale. Poi mi piacerebbe che se tra 4 anni l’Italia dovesse vincere l’Europeo o tra 6 i Mondiali, si potesse dire che quella squadra l’ho costruita anche io”.
Già, ma chi potrebbe lanciare Ventura? Qualcuno dei nomi più papabili è già out: Locatelli ha 18 anni e si presume che diventerà uno dei migliori centrocampisti. Ma puoi farlo giocare adesso in Nazionale che se poi sbaglia due partite lo rischi di perdere per i prossimi 10 anni? Sono andato a vedere Pellegrini, Mazzitelli, Politano, mi hanno fatto una buona impressione. Infine, due possibili ritorni in attacco: Zaza è in un momento difficile, ma se posso lo aiuto. E Balotelli deve solo farsi delle domande sul perché tutti l’hanno messo in discussione per motivi non calcistici”.

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