Leicester-Roma 1-1, pagelle giallorosse: Zalewski e Smalling i migliori

Viene tutto rimandato all’Olimpico con una Roma che strappa un pari importante da un campo inglese: il Leicester gioca meglio sotto l’aspetto dell’intensità e riesce a pareggiare una gara che i giallorossi stavano conducendo con attenzione. A Pellegrini risponde un autogol di Mancini che non riesce ad anticipare nel modo giusto Lookman. Servirà un’altra partita per capire chi riuscirà a strappare il pass per Tirana.

ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: ZALEWSKI ILLUMINA, ZANIOLO È EVANESCENTE

Rui Patricio 6.5: poco sicuro su alcune uscite che avrebbe potuto gestire meglio. Sul resto si impone come può per negare il gol agli avversari: bella la parata su Iheanacho che tiene il risultato sull’1-1.

Mancini 6: una partita di sacrificio e di lotta che parte immediatamente dove riesce a salvare su scivolone di Smalling. Vardy e compagni sono arginati nel modo giusto dal ragazzo che evita anche l’ammonizione. Su Lookman può fare poco e, per anticiparlo, non può evitare l’autorete.

Smalling 7.5: in difesa è un vero e proprio muro. L’offensiva inglese si annulla sul connazionale della Roma che prende tutto quello che gravità nella sua zona. Essenziale una sua scivolata che impeisce a Lookman di trovare il pari sullo scadere di primo tempo. Nella ripresa si fa rispettare e non concede nulla agli 11 di Rodgers.

Ibanez 6.5: sul lato difensivo non sbaglia nulla, su quello di impostazione è un disastro. In questa partita però serviva la quantità e lui ce la mette tutta. Gli viene un po’ il piedino sul contrasto perso che porta al pari del Leicester: la sfortuna gioca un ruolo determinante e colpisce proprio il centrale brasiliano.

Karsdorp 5.5: tanti errori da parte dell’olandese che con il piede non trova mai la giocata giusta per i compagni. La precisione, quando inizia a spingere, crolla vertiginosamente con svarioni che non hanno permesso ad Abraham di avere un pallone giocabile. Il retropassaggio è il suo migliore amico: non salta mai l’uomo tenendo la linea d’azione troppo bassa.

Cristante 6: cerca di coprire come può Maddison, dandogli sempre poco spazio e tempo per il tiro. Si dedica troppo alla fase di copertura senza poter provare la verticalizzazione veloce. Nel finale prende campo e regala un paio di cambi gioco che permettono agli ospiti di essere pericolosi.

Mhkitaryan 6.5: corre, difende e cerca di ripartire incontropiede. Finchè l’armeno è in campo, la Roma ha un’identità di gioco ben chiara con la qualità che permette di muoversi velocemente in fase d’attacco. La sua uscita, per un dolorino muscolare, porta alla sostituzione e con la sua uscita si spegne la luce per i giallorossi. (dal 57′ Veretout 5.5: il francese non può colmare il vuoto lasciato dal compagno di squadra. Tanta corsa e poca intelligenza tattica che portano la Roma ad abbassarsi ulteriormente).

Zalewski 7.5: un altro guizzo e un altro assist: il polacco della Roma dimostra di avere il talento giusto per giocare stabilmente come titolare. Perfetto l’inserimento e il servizio per Pellegrini che è freddo nel bruciare l’uscita del numero 1 del Leicester. In difesa è puntuale e ben piazzato: tanti palloni recuperati e tanta grinta che fa bene al morale di Mourinho. (dall’85’ Vina Sv.)

Pellegrini 7: terza semifinale europea per lui, un record per chi veste la maglia della Roma. Il capitano si fa trovare pronto e sblocca il risultato su un rasoterra perfetto dopo appena 15 minuti di gioco. Lotta e pressa, cercando di tenere alto il baricentro della squadra: con il passare dei minuti è chiamato ad arretrare e si mette al servizio del suo tecnico. (dal’85’ Felix Sv.)

Zaniolo 5.5: si accende a tratti ma non è mai lucido o realmente pericoloso. Pecca di intelligenza tattica, giocando troppo a testa bassa. La Roma ha bisogno dei suoi strappi e della sua qualità, ma Zaniolo non entra mai in partita, restando evanescente fino alla sostituzione. (dal 68′ Oliveira 6.5: entra, mette ordine e sfiora la rete del 2-1 con una grande risposta di Schmeichel a negargli il gol).

Abraham 6: in attacco si vede poco, ma cerca sempre di dare fastidio alla retroguardia avversaria. Lotta su ogni pallone e regala un assist d’oro ad Oliveira che fa quello che può da posizione defilata. In difesa è un valore aggiunto con tanti palloni di testa intercettati: tanto sacrificio che lo fanno amare ancor di più dai tifosi.

Mourinho 6.5: una Roma che parte bene, attenta e letale che però, con il passare dei minuti, rinuncia un po’ a giocare accontentadosi del risultato. Il gol avversario arriva in modo casuale ma dopo un forcing che stava logorando la tenuta mentale dei giallorossi. I suoi, però, non si disuniscono, traballano un po’ ma restano con i piedi ben saldi in mano, regalando un’altra partita di grinta e cattiveria. Adesso tutto è rimandato ai prossimi 90 minuti di match. La sconfitta contro l’Inter è già alle spalle.

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