Milan-Inter 2-3, le pagelle dei rossoneri: Suso e Kessié assenti ingiustificati

San Siro ha vinto l’Inter, 3-2 contro il Milan nel derby.  

Suso - Fonte immagine: sassuolocalcio.it
Suso – Fonte immagine: sassuolocalcio.it

I nerazzurri hanno sorpreso in positivo, i rossoneri non hanno convinto e hanno pagato un avvio di gara troppo timido e confuso.

Pronti e via, l’Inter è passata subito in vantaggio al 3′ con Vecino che ha sfruttato al meglio un assist di testa di Lautaro Martinez, davanti ad un’uscita imprecisa di Donnarumma. I primi minuti sono stati tutti a favore dei nerazzurri, con il Milan che ha accusato il colpo della rete incassata in avvio. Molle in alcuni interventi, errori di superficialità: gli uomini di Gennaro Gattuso hanno sofferto, rendendosi pericolosi solo al 19′ con un tentativo di testa di Paquetà. I rossoneri sono cresciuti, ma il gioco maturato sul campo è stato fine a sé stesso con l’Inter sempre pronta a ripartire, vicina al raddoppio ancora con Vecino che ha sprecato miseramente sotto porta.

Bene ancora l’Inter in avvio di ripresa che ha trovato il raddoppio con De Vrij, su un’altra gestione difensiva limitata dei rossoneri. Il derby si è svegliato al 57′ con il gol di Bakayoko che ha trovato l’anticipo sull’assist di Calhanoglu. Dieci minuti dopo, Castillejo ha commesso un’ingenuità su Politano in area di rigore che è costato il gol di Martinez dal dischetto per il momentaneo 1-3. Il Milan ha prontamente accorciato le distanze con un altro gol di rapina di Musacchio, bravo ad insaccare dopo un grande intervento di Handanovic. Al 95′ un super salvataggio di D’Ambrosio ha parato un gol fatto di Cutrone. Di seguito le pagelle dei rossoneri.

Donnarumma 5,5: superficiale nell’uscita sul primo gol nerazzurro, si rifà con tutti gli altri interventi di ordinaria (e non) amministrazione. Incolpevole sulla seconda rete e in occasione del rigore.

Calabria 5: timido nell’approccio, non riesce a contenere le ripartenze avversarie. Soffre molto e si trova spesso in difficoltà.

Musacchio 6: la chiusura su Lautaro Martinez nell’uno contro uno in avvio di ripresa vale come recupero della sbavatura sul gol del vantaggio nerazzurro. La rete di rapina ha diminuito il peso della sconfitta.

Romagnoli 5,5: troppe sbavature, non da lui. Sul primo gol nerazzurro partecipa in negativo alla fase difensiva, diventando l’appoggio per il raddoppio avversario.

Rodriguez 5: vedi il compagno di reparto Calabria. In aggiunta: quando ha la palla tra i piedi, la perde spesso mettendo in difficoltà i suoi compagni. (Dal 58′ Cutrone 6: la voglia, la maledetta bava alla bocca che è mancata per un’ora di gioco. Cerca di far salire la squadra e trasmette animo all’ambiente).

Kessié 4,5: assente ingiustificato, sbaglia l’approccio al match. Si fa vedere poco, si nasconde e lo fa molto male. (Dal 69′ Conti 5: una buona chiusura, poco tempo per dimostrare altro. Il var lo grazia da un’espulsione

Bakayoko 6,5: qualche errore di troppo, ma compensa filtrando gran parte dei palloni del primo tempo. La rete è di pura rapina

Paquetà 5: il suo colpo di testa è una delle poche occasioni che i rossoneri si portano nello spogliatoio all’intervallo. A contorno sbaglia troppo, da semplici passaggi ai dribbling. Gattuso lo capisce e lo sostituisce. (Dal 46′ Castillejo 6: cambia l’aspetto della fascia sinistra, tra corsa e determinazione. Handanovic gli nega la gioia del gol, anche se il suo tocco su Politano regala il rigore agli avversari).

Suso 4,5: una delle sue peggiori prestazioni in rossonero. Nullo o quasi per 90′, senza idee o tentativi di incursioni in area di rigore.

Piatek 6: nel primo tempo si veste da regista offensivo, smistando tre palloni che poi portano in area di rigore. I compagni lo cercano poco, ma nei momenti più concitati si fa trovare nel posto giusto.

Calhanoglu 6: apprezzabile l’assist per il gol di Bakayoko, gioca ad intermittenza ed è un peccato. Sufficiente rispetto a tanti altri questa sera.

All. Gattuso 5,5: sono mancate le qualità che lui ha sempre chiesto, ovvero la veemenza e l’umiltà. Il suo Milan è stato troppo timido davanti ad un’Inter che ha sorpreso, ma che ha messo sotto i suoi giocatori per gran parte del match. La sosta farà bene.

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