Mourinho verso Lazio-Roma: “Di Pellegrini ce n’è uno”

José Mourinho (Fonte: Ronnie Macdonald, Flickr.com)
José Mourinho (Fonte: Ronnie Macdonald, Flickr.com)

La Roma arriva con più punti della Lazio al derby e José Mourinho vuole portare a casa il suo primo derby della capitale. Il tecnico ha parlato a Trigoria nella conferenza stampa di vigilia del match con i biancocelesti. Ecco le sue dichiarazioni:

119 derby per Lei. Come immagina il primo derby a Roma?

“I numeri solo voi li sapete. Sono tutte partite belle da giocare. Giochiamo per vincere, ma gli altri hanno le nostre stesse ambizioni. Quando non vinciamo voglio uscire dal campo sapendo che abbiamo dato tutto.

Lei aveva detto che l’obbligo è solo verso la prossima partita. La Roma attuale è forse la Sua squadra meno talentuosa, è la sfida più importante?

“È una sfida diversa, senza dubbi. Sappiamo cosa fare e dove andare. Qui non esistono dubbi. Non è la sfida più difficile”.

Il derby è una partita da 3 punti come diceva Seman oppure non si gioca, ma si vince come diceva  Rudi Garcia?
“Rispetto Zeman e Rudi, ma non commento le loro parole e non mi ci identifico. Parlare poco e giocare tanto. Sono parole di circostanza”.

Non si nota molto l’assenza di goal fatti e assist, ma è importante il lavoro di Pellegrini in fase difensiva. C’è un giocatore con le sue caratteristiche?
“Di Pellegrini ce n’è solo uno. Non voglio parlare di questo, non è facile parlarne per me in questa circostanza. Potevo anche dire che questa partita di domani si è iniziata a giocare al 90′ della partita contro l’Udinese. Non averlo è una cosa diversa. Forse volevi arrivare a chiedermi chi gioca, ma non lo dico, sono onesto”.

Che atmosfera vede in città?
“Mi ha colpito come la gente è stata vicina alla squadra dopo la sconfitta. L’empatia dopo tante vittorie è un po’ artificiale, invece abbiamo perso senza nemmeno giocare bene e si è sentita l’empatia. I tifosi meritano tutto da noi, ma anche i ragazzi meritano tutto da loro”.

Nel 2010 ha vinto lo scudetto anche grazie a un successo sulla Lazio alla quale i tifosi chiesero di scansarsi. Le è mai recapitata una situazione simile? Le fece capire la rivalità?
“Sono qui da poco, devo capire di più. Mi piace giocare un derby in più e sentirmi più ricco con questa esperienza. Al di là del derby, voglio che la mia squadra abbia un’ambizione maggiore della vittoria. Ricordo che quella partita vincemmo 2-0, ricordo che sentivo i tifosi laziali che non erano in appoggio alla loro squadra, ma l’Inter vinse lì come in tante altre partite”.

Fino a qualche tempo fa passava per quello antipatico,  oggi ha splendidi rapporti con i colleghi. È cambiato il suo modo di comunicare?
“Dimmi un motivo per il quale avrei dovuto litigare con qualcuno in questi mesi. Finora solo l’espulsione di Pellegrini mi ha dato una sensazione negativa, ma non era il caso di litigare con l’arbitro e non essere domani in panchina. Quando la situazione arriverà sarà naturale, non devo essere io a litigare con la gente o con gli arbitri. Quello era un ragazzo giovane, ha fatto una ca*ata, Rocchi lo aiuterà a migliorare”.

Al Tottenham utilizzava all’inizio solo 13 giocatori, anche alla Roma ha il Suo gruppo?. Cosa devono fare le seconde linee per guadagnarsi il posto?
“Non vado a litigare con te, però la domanda che mi fai sarebbe stata al contrario se avessi fatto giocare 20 giocatori. Arriverà il momento del turnover, abbiamo bisogno di stabilità e fiducia. I giovani che non giocano hanno bisogno di tempo”.

Servirà più il coraggio di attaccare o l’attenzione a difendere?
“È normale, con la palla vogliamo aggredire. Senza palla dobbiamo rispettare una squadra di qualità. È difficile vincere se sei bravo solo una delle due fasi. Per vincere domani serve una partita completa”.

Affrontate una squadra che pressa alto, darà solidità all’uscita con la palla?
“È una buona domanda, ma non è la domanda alla quale mi piace rispondere. Non posso dire quello che vogliamo fare al di là delle nozioni basiche. Un pensiero alla famiglia Zalewski, vedremo se ci sarà domani. Non mi avete chiesto se Vina no o Vina sì. Per me Vina sì”.

 

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy