Mourinho verso Roma-Udinese: “Non sono né euforico né triste”
La Roma è reduce dalla prima sconfitta stagione e José Mourinho vuole rialzare subito la testa approfittando del turno infrasettimanale di campionato, che all’Olimpico metterà i giallorossi di fronte all’Udinese. Il tecnico ha parlato a Trigoria nella conferenza stampa di vigilia del match con i friulani. Ecco le sue dichiarazioni:
Il secondo tempo folle Verona ha confermato la sofferenza nelle partite fisiche. Come si risolve? Manca qualcuno?
“Il mercato è chiuso, non ne parlo. Non posso condividere con voi tutto quello che analizzo io. Non voglio entrare in queste dinamiche di problemi, come non ci entravo prima in quelle di euforia. Abbiamo perso una partita, a voi non ho altro da dire”.
Un grande allenatore ha bisogno di una controprova per capire i problemi o ha già capito cos’è successo?
“Qui è troppo facile andare in euforia o depressione. Mi avete visto celebrare come un pazzo una vittoria in una partita speciale solo per un minuto. Non mi avete mai visto euforico, non mi vedrete all’opposto ora che abbiamo perso. Magari sono troppo onesto. Abbiamo perso, siamo tristi, ma siamo equilibrati. Abbiamo tanto da fare. Lasciateci tranquilli nel bene o nel male. Non siamo candidati a niente, solo a vincere la prossima partita. Trasformiamo la tristezza in motivazione. Immaginatevi le altre squadre che magari ne hanno perse 3”.
Che insidie si aspetta per domani?
“Hanno giocato contro una squadra bravissima, ma l’organizzazione di gioco c’è. Per me è una squadra difficile, se giocano con i 5 è diverso dal Verona. Hanno stabilità e gente di qualità e creatività”.
L’equilibrio su cui punta si è smarrito?
“Se non dobbiamo lavorare di più, invece che 3 anni di contratto i Friedkin mi facevano 3 mesi di contratto. In 3 mesi puoi sviluppare una squadra che è già squadra e personalizzarla, altrimenti no. Se le occasioni del Sassuolo sono conseguenze della nostra ambizione non è un problema per me. Il problema sono 3 goal in una partita, se ne segniamo 2 fuori casa devi vincere. Faraoni ha fatto il goal della vita, sì, ma abbiano giocato male e non ho cercato alibi”.
Come sta Vina? L’idea di Calafiori è sempre valida?
“Vina non ci sarà, Calafiori è valido e giovane, ma va bene per noi. Per altre squadre non lo sarebbe perché hanno 2 giocatori per ruolo. Secondo me ha fatto una partita timida, ma equilibrata. Aspetto sempre più fiducia dai terzini”.
Come stanno e come gestirà Cristante e Veretout?
“In altre posizioni abbiamo giocatori dello stesso livello, domani giocano entrambi”.
Il discorso dall’euforia e della depressione riguarda anche i giocatori?
“Non posso controllare i giocatori come non posso controllare voi o i tifosi, posso influenzare solo chi è vicino a me. Mi piace l’entusiasmo, mi è piaciuto col Sassuolo, dopo la sconfitta lo spogliatoio era triste, ma sempre equilibrato. Una stagione non è un’autostrada, ma una strada con curve dove serve concentrazione. È un’autostrada per le squadre top come Bayern e Paris Saint-Germain”.