Il Pagellone del calciomercato estivo: i voti alle big di Serie A

Quest’anno la chiusura del calciomercato è coincisa con l’inizio del Campionato di Serie A. Questo permette di poter dare un primo giudizio senza il punto interrogativo necessario nelle scorse stagioni, quando qualche colpo ad effetto nelle ultime giornate d’agosto poteva stravolgere la percezione della nuova stagione italiana.

Calciomercato di Serie A e non solo
Calciomercato – SoccerMagazine.it
Riavvolgiamo subito il nastro, dunque. Quella che ci lasciamo alle spalle è un’estate che non ci ha per nulla annoiati regalando colpi di scena. Ad aprire le danze è stato il Napoli sancendo il ritorno in Italia di Carlo Ancelotti dopo nove anni di assenza, mentre Maurizio Sarri è volato a Londra, sponda Chelsea, per raccogliere l’eredità di Antonio Conte alla corte di Abramovich. Nel mese di luglio è stata la Juventus a far saltare il banco ottenendo il cartellino di Cristiano Ronaldo, dai più considerato il calciatore più forte adesso in circolazione. Un affare che sembrava impensabile fino a poco tempo fa, ma che Andrea Agnelli ha voluto regalare al club per tentare di conquistare la tanta agognata Coppa dalle grandi orecchie, che a Vinovo manca dal 1996. L’arrivo del fenomeno portoghese in Serie A ha scatenato le storiche rivali bianconere, che si sono gettate di corsa sul mercato. Inter, Milan e Roma su tutte.

Questa estate, però, sarà anche ricordata per la crisi del calcio italiano, più profonda di quanto si possa pensare. Il Chievo non è stato ancora punito dalla Corte Federale a causa di un vizio di forma, per aver compiuto falso in bilancio, ma le inchieste che lo riguardano potrebbero scoperchiare un vaso di Pandora fatto di plusvalenze fittizie e altri trucchi finanziari. Il Milan dopo un estate turbolenta è passato in mano al fondo Elliot salvando la partecipazione in Europa League. Bari, Avellino, Cesena, Reggiana e tante altre squadre sono fallite e dovranno ripartire dalle serie minori.

Per non parlare della confusione creata dall’assegnazione dei diritti televisivi tra Sky e Dazn.

Che voto, dunque, dare alla serie A dopo questa sessione di calciomercato? La sensazione è quella, nonostante si siano mosse quasi tutte – di una competizione divisa in almeno tre tronconi. Una squadra, la solita, che sembra destinata, senza troppi patemi, a dominare per un’altra stagione. Il secondo rappresentato dalle solite rivali a contendersi i posti per l’Europa, sia quella che conta tanto sia quella che serve di meno. Il terzo è quello di almeno 9-10 compagini che daranno vita al loro anonimo Campionato.
No, non è cattiveria. L’impressione è che la forbice tra le primissime e il resto della compagnia si sia ancora di più dilatata rispetto alle ultime stagioni.

Partiamo dai primi, allora. I sette volte Campioni d’Italia della Juventus (voto 8,5), che hanno impostato un mercato da dentro o fuori e dimostrando, nonostante le smentite di facciata, che la Champions League a Vinovo è un’ossessione.
Ed ecco, allora, in un mercato da dentro o fuori, l’arrivo di Cristiano Ronaldo (un affarone considerando quanto è stato pagato, il suo valore immenso e cosa rappresenta in sé il cinque volte Pallone d’oro), quello di Cancelo, il ritorno di Bonucci, e l’approdo di Emre Can. A cui va aggiunta una squadra di campioni che ha dominato la Serie A nelle ultime stagioni, alla quale mancano soltanto Higuain, Buffon e Marchisio. Massimiliano Allegri, insomma, ha solo problemi di abbondanza e – unica piccola pecca – una difesa un po’ troppo anzianotta, ma pensata più per l’immediato.

Il voto più alto però va all’Inter (un bel 9), che dopo anni di acquisti capotici, ha deciso di rinforzarsi dove davvero serviva. Le corsie laterali con Vrsalyko e Asamoah (lì dietro è arrivato anche De Vrij), la qualità della parte offensiva del centrocampo con Nainggolan, Politano e Keita, un attaccante che sia il vice e il compagno di Icardi, Lautaro Martinez.

Una squadra quasi completa quella nerazzurra, che oggi appare la più accreditata anti-Juventus in Serie A. Perché quasi? Manca (ancora) un regista di centrocampo, ma Florentino Perez ha incatenato Luka Modric e il tassello è rimasto vuoto.

Sull’altra sponda di Milano bene ha fatto anche il Milan (voto 8), considerando tutto ciò che è capitato fino a metà luglio. Ma la nuova proprietà, Leonardo e Maldini sono intervenuti là dove dovevano: sulla fascia destra, mettendo kg e potenza a centrocampo, immettendo personalità e prospettiva in difesa, garanzia e numeri in attacco. Smantellando tutta la parte cattiva del mercato dell’anno passato. Questo Milan è più competitivo della scorsa stagione, può lottare per la Champions anche se è deficitario in un reale vice Higuain e un po’ di qualità a centrocampo. E Gennaro Gattuso rimane sempre un punto interrogativo.

Nella Capitale, invece, se il mercato della Lazio è stato abbastanza anonimo, perdendo Felipe Anderson volato Oltremanica, mantenendo però Milinkovic Savic, Immobile e Luis Alberto ma in pratica non rinforzandosi (il voto, quindi è 6,5), per i giallorossi il discorso è opposto. La Roma è stata attivissima sul mercato, soprattutto a centrocampo, dove adesso può contare anche su Pastore, Cristante e Nzonzi, e ha addirittura abbondanza. Certo, però, in porta non c’è più Allisson, ingolosito dalle sterline del Liverpool.

Anche lei si merita un 8, lotterà tranquillamente per la zona Champions, con il sogno di ripetersi in Europa come lo scorso anno.

Spostandoci più a Sud, incontriamo i vicecampioni d’Italia del Napoli. La delusione di questo calciomercato. Certo, in panchina siede Carlo Ancelotti, che ha accettato questa ulteriore sfida, ma la squadra è la stessa del calcio e della filosofia sarriana. Facce nuove (serie) erano, dunque, necessarie, anche per far fronte agli addii di Jorginho e Reina. Come si troverà capitan Hamsik a fare il regista di centrocampo? Voto 5,5.

E il resto della compagnia? Ha fatto quel che ha potuto. Bene la Fiorentina (sufficienza piena, 6.5) con la voglia di puntare sul riscatto di Pjaca, e ci sono da segnalare alcuni ritorni importanti: Boateng al Sassuolo, Gervinho e Bruno Alves al Parma, Pasalic all’Atalanta, Ekdal alla Sampdoria, Zaza al Torino.

Non resta che far parlare il campo, allora. Con la solita frase scontata: Buon Campionato a tutti!

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