Premier League, 4° turno: Pep batte Mou per 2-1, derby al Man City

Succoso lunch match nella quarta giornata di Premier League, con il derby numero 172 della città di Manchester che viene vinto ad Old Trafford dal City di Pep Guardiola per 2-1 sullo United di José Mourinho grazie ai goal firmati da Kevin De Bruyne, Kelechi Iheanacho e Zlatan Ibrahimovic tutti nella prima frazione di gioco.

Sergio Aguero e Kevin De Bruyne (Fonte: joshjdss, Wikipedia.org)
Sergio Aguero e Kevin De Bruyne (Fonte: joshjdss, Wikipedia.org)

PRIMO TEMPO – Sorprese alla lettura delle formazioni con Mourinho che sceglie Lingard e Mikhitarian sulle corsie esterne, mentre Guardiola opta per Sagna e Kolarov in difesa, lanciando il giovane Iheanacho in avanti al posto dello squalificato Sergio Aguero. Tra i pali esordio in Premier League per Claudio Bravo, arrivato dal Barcellona negli ultimi giorni di calciomercato. A partire meglio è il Manchester City, padrone assoluto del campo nei primi minuti grazie ad un possesso palla veloce, fluido ed efficace. Gli uomini di Guardiola coprono meglio gli spazi, attaccano i portatori avversari, pressano a tutto campo e non danno respiro ai ragazzi di Mourinho, storditi ed imbabolati al cospetto degli avversari. Il primo tiro in porta è però proprio dei Red Devils, che in contropiede portano Paul Pogba alla conclusione dal limite, con la sfera che termina alta. Il Manchester City non si scompone minimamente, ed anzi al quarto d’ora trova la rete del vantaggio, nel modo meno vicino all’idea di calcio di Guardiola: lancio lungo di Kolarov dalle retrovie, spizzata di Iheanacho per De Bruyne che si incunea fra i centrali dello United, si invola verso De Gea e lo fredda con un preciso destro ad incrociare per l’1-0. Lo United è tramortito dal colpo inferto dai cugini e non riesce a reagire dopo lo svantaggio, anzi è il City a sfiorare il raddoppio alla mezz’ora con un tiro al volo di Sagna che si termina di poco alto. Il 2-0 è però nell’aria e cinque minuti dopo il Man City legittima la sua netta supremazia: azione prolungata palla a terra, De Bruyne calcia in diagonale colpendo il palo, sulla respinta il più lesto è Iheanacho che insacca senza problemi per il meritato raddoppio. La rete del giovane nigeriano potrebbe indirizzare definitivamente la sfida dalla parte blu di Manchester, ma lo United ha la fortuna di riaprire quasi dal nulla la gara al minuto 42: Rooney calcia in area una punizione dalla lunga distanza, Bravo esce male perdendo il controllo della sfera con Ibrahimovic che lo batte con una precisa conclusione al volo. Quarto goal in altrettante partite di Premier League per l’ex PSG. Il 2-1 ha la capacità di rianimare la formazione di Mourinho, che in chiusura di tempo ha addirittura la possibilità di pareggiare sempre con l’attaccante svedese, ma il suo colpo di testa su cross dalla destra termina docilmente fra le braccia di Bravo.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con Mourinho che sconfessa le sue scelte iniziali togliendo dal campo gli impalpabili e abulici Mikhitarian e Lingard per inserire Herrera e il baby Rashford, dando al Manchester United maggiore copertura del campo e più spirito di iniziativa. I Red Devils appaiono trasformati, non solo per il dublice cambio tattico, ma soprattutto a livello mentale, con il Manchester City quasi timoroso al rientro dagli spogliatoi. Ibrahimovic è il più vivo e in un paio di circostanze spaventa la difesa avversaria senza però trovare la porta, mentre l’ingresso di Herrera permette allo United di essere più compatto ed equilibrato in mezzo al campo. Le contromosse di Guardiola non si fanno attendere con gli innesti prima di Fernando (un mediano) per Iheanacho e poi di Sané (all’esordio in Premier League) per Sterling. Il City così si ricompatta e prova a gestire il gioco, ma rischia grosso quando Bravo cerca un dribbling rischioso su Rashford e poi per un soffio anticipa Rooney con un duro tackle in area di rigore, rimediando così al suo iniziale errore. Lo United insiste e trova poi la rete del pareggio con un tiro di Rashford deviato da Ibrahimovic, ma l’arbitro giustamente annulla per off-side dello svedese solo davanti a Bravo al momento della conclusione. Il City risponde al 70° con una girata di Fernandinho, deviata alla grande da De Gea con un gran balzo. La partita è piacevole, vive di folate e di strappi con il Manchester City che prova a sfruttare gli spazi lasciati liberi dagli avversari, ma non riesce a chiudere la gara, vuoi per sfortuna (palo incredibile di uno scatenato De Bruyne su assist di Sané), vuoi per imprecisione (tiro alto di David Silva dal limite). Mourinho negli ultimi dieci minuti si gioca il tutto per tutto inserendo Martial (un attaccante) per Shaw (un terzino), ma tolte un paio di mischie in area del City non succede più nulla fino al fischio finale. Guardiola batte Mourinho per 2-1 e vola a punteggio pieno in vetta alla classifica dopo quattro giornate di Premier League con dodici punti, in attesa del Chelsea impegnato nel pomeriggio di domani contro lo Swansea.

Francesco Tusi

Francesco Tusi

Amante del calcio, metafora più vera della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Amante del mare, della sua vastità e della sua sconfinata bellezza.

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