Roma-Verona 1-0, pagelle giallorosse: Solbakken conquista la capitale

La Roma, sempre con l’Olimpico sold-out, vince per 1-0 e si consolida al terzo posto della classifica, dietro all’Inter e a pari punti con il Milan. A risolvere il delicato match ci pensa Solbakken con un Mourinho che da spazio a qualche seconda linea per avere gente fresca in vista del match di ritorno con il Salisburgo.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: SOLBAKKEN COLPISCE ALLA PRIMA OCCASIONE

Rui Patricio 6: nessun grosso pericolo, nessuna parata impegnativa. Il Verona ci prova, ma bastano i difensori a disinnescare le rare occasioni dei gialloblu. Guanti puliti e testa al Salisburgo.

Mancini 6: ha poco da fare e si diletta anche sulla fascia con qualche sovrapposizione interessante. Non fatica mani contro gli avversari e tiene a bada un enorme Gaich, tanto grande quanto innocuo.

Smalling 6: un giallo di troppo e un secondo rischiato. L’inglese, diffidato, salterà la Cremonese e avrà modo di riposarsi. La Roma non può fare a meno di lui, ma contro il Verona ha dato segni di stanchezza: nonostante tutto domina ogni palla alta e non da spazio ne a Ngonge ne a Tameze. Nella ripresa, Lasagna non si è mai visto.

Ibanez 6: come i colleghi di reparto, trascorre una serata tranquilla, senza rischi e con il pieno controllo della situazione. Nella sua zona di campo si gioca poco e, come Mancini, si dedica a qualche avanzata arrembante. Nella ripresa, su calcio d’angolo, regala un’ottima palla a Belotti che sfiora il definitivo 2-0.

Karsdorp 6: si attendeva il suo ritorno e dopo il perdono del tecnico regala una prestazione sufficiente e ricca d’intensità per circa un’ora. Ordinato in difesa e pungente in avanti, con qualche cavalcata che hanno ricordato l’olandese volante di un tempo. La pace sembra fatta con il portoghese che ritrova un’ottima alternativa sulla fascia. (dal 70′ Celik 6: non rischia e svolge il compitino).

Cristante Roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Cristante 6.5: nelle ultime due partite Cristante ha dimostrato per quale motivo Mourinho non lo leva mai dal campo. Tanta intensità, recuperi importanti in difesa e verticalizzazioni pericolose in avanti. Due suoi interventi impediscono agli ospiti di poter dar vita ad occasioni pericolose. Ogni tanto cala la concentrazione, ma la sua determinazione è essenziale per questa Roma.

Bove 6: un primo tempo quasi perfetto con tanti recuperi, grinta e cuore che dimostrano la sua maturità a livello calcistico. Nel secondo tempo, però, pecca in modo importante nei primi 20 minuti con tanti errori che danno la possibilità di rimettere in gioco il Verona. Nel finale si riaccende, dimostrando di avere tutte le carte in regola per dare una mano ad una rosa che sembra molto corta.

Spinazzola 6.5: ritorno in campo e assist vincente per Solbakken. Si è rivisto il vecchio Spinazzola, almeno per quasi 70 minuti di gioco: tanta corsa, dribbling e voglia di andare sul fondo. I cross devono essere migliorati, ma i suggerimenti vincenti sono già perfetti con un tacco che regala l’1-0 giallorosso. Con il passare dei minuti va in carenza d’ossigeno, ma era quasi un mese che il ragazzo era ai box per infortunio.

Solbakken 7: prima all’Olimpico, prima da titolare, primo gol in Serie A. Solbakken stupisce tutti regalando una prestazione di carattere, intensità e tante incursioni tra le linee che hanno ricordato il vecchio Perrotta. Proprio allo scadere del primo tempo, buca la difesa del Verona con un ottimo movimento e mette in rete la deliziosa palla di Spinazzola. Nella ripresa continua a combattere ma cala con il passare dei minuti con un ritmo che ancora manca alle sue gambe. Presentazione ottima e, ora, la tifoseria si aspetterà sempre di più. (dal 70′ Zalewski 6: torna a fare l’esterno alto. Prova qualche accelerata ma capisce che deve solo tenere palla e far passare i minuti senza rischiare di affaticarsi in vista del Salisburgo).

El Shaarawy 6.5: insieme a Solbakken è sicuramente uno tra i migliori in campo. Il faraone non si ferma un attimo con accelerate letali in avanti e ripiegamenti difensivi a tutta fascia. Una vera sicurezza e tanta esperienza in un momento dove i grandi leader ancora non sono al 100%. Sbaglia poco, crea tanto e gli manca solo il gol. (dall’86’ Wijnaldum Sv.)

Abraham Sv: solo 14 minuti e poi il cambio per un colpo ad un occhio ricevuto da Mancini. (dal 15′ Belotti 6: la forma fisica e la presenza in campo sono tornate quelle di un tempo. L’ex Torino riceve tantissimi colpi e tenta di dare profondità alla squadra. La tecnica continua a latitare, ma la voglia è ritrovata. Nel finale, Montipò gli nega la gioia del gol, come successo anche contro il Salisburgo).

Mourinho 6.5: azzarda una formazione ricca di turnover per preservare chi dovrà dare la vita nella partita di giovedì. Abraham era a mezzo regime, ma dopo 14 minuti, il fato ha voluto farlo ritirare. Le “seconde linee” non deludono questa volta come accaduto già con Cremonese e Bodo lo scorso anno. Solbakken entusiasma e segna, Bove convince e continua a crescere, Karsdorp è ritrovato e Belotti sta combattendo come non mai quest’anno. Le risposte sono state importanti e il risultato lo è ancora di più: 1-0, terzo posto per la Roma, Inter distante 3 punti e Atalanta allontanata di altrettanti.

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