Il nostro Emanuele Celeste ha parlato a Centro Suono Sport durante la trasmissione “Free Press Week” condotta da Lorenzo Sambucci e Andrea Pacetti.Emanuele Celeste, fondatore e direttore di Soccermagazine.it, ha parlato della Nazionale nel corso del programma “Free Press Week” dell’emittente Centro Suono Sport. Ecco alcuni passaggi delle sue dichiarazioni:
Zoff sull’esonero di De Rossi
“Avevo pensato di chiamare Zoff per raccogliere un parere autorevole sul principale tema del momento. Come tutti gli uomini di calcio di altri tempi Zoff è andato per il concreto e ha spiegato come nello sport siano soprattutto i numeri a contare, a prescindere da quanto una figura come quella di De Rossi possa godere di grande considerazione per la sua storia. Io mi sento di sposare questa linea di pensiero, perché credo che De Rossi abbia fatto il passo più lungo della gamba. Di Ferguson ce n’è stato uno. Sono sempre stato dell’idea che nel momento in cui firmano un contratto gli allenatori firmano anche la loro condanna. Perché anche i più vincenti o apprezzati finiscono spesso e volentieri col lasciarsi male con i rispettivi club.Basti pensare a quanto è successo a Conte con la Juventus, e parliamo di una bandiera bianconera. Un simbolo della Juve che poi si è ritrovato anni dopo a fare il dito medio in campo ad Agnelli. Allegri ha vinto lo scudetto col Milan e 2 anni dopo è stato cacciato a stagione in corso. Alla Juve è stato elegantemente bocciato perché non vinceva in Europa, poi è stato richiamato ed è finita peggio di prima.L’ideale sarebbe stato se De Rossi avesse fatto da traghettatore sino alla fine della passata stagione e non sarebbe stato niente di trascendentale. Un po’ come fece Bruno Conti tanti anni fa. Cannavaro ha preso l’Udinese in corsa, è riuscito a salvarla e comunque non è rimasto. Quel rinnovo arrivato proprio quando la situazione già stava iniziando ad incrinarsi – peraltro a cifre spropositate – rappresenta la vera nota stonata di tutta questa storia”.
Una soluzione alla Calzona
“L’anno scorso Calzona aveva rappresentato l’ultima spiaggia per il Napoli per il finale di stagione. Qui il campionato è appena iniziato e comunque credo che il rapporto di Spalletti con la piazza di Roma si sia ampiamente esaurito. Sarebbe anche disdicevole se il ct di una nazionale importante come quella italiana venisse esonerato dopo 2 o 3 mesi da un club per poi continuare a svolgere il suo compito in nazionale. Senza considerare che già con l’Italia Spalletti sta vivendo una fase abbastanza delicata. Lui era già stato furbo a sfilarsi dalle trame partenopee subito dopo aver vinto lo scudetto e tornando al discorso che facevamo all’inizio anche lui, nonostante gli ottimi risultati raggiunti, non ha vissuto un finale idilliaco col Napoli”.
La prossima giornata di campionato
“Questo turno può rivelarsi particolarmente interessante perché la Juventus, che ha ancora la porta inviolata, deve comunque dimostrare di poter lottare per il vertice, ma il Napoli sta volando sulle ali dell’entusiasmo e a conti fatti ha anche una rosa meglio assortita. Potremmo assistere alla flessione definitiva del Milan con conseguente esonero di Fonseca. La Fiorentina e il Bologna non hanno ancora vinto, così come il Como che giocherà in casa di un’Atalanta reduce dall’impegno di Champions e che magari potrebbe anche sorprendere. Naturalmente, meritevole di attenzione sarà anche Roma-Udinese ma al di là della situazione in casa giallorossa, perché i friulani sono virtualmente primi in classifica dopo la vittoria del Toro di ieri e sicuramente verranno all’Olimpico per giocarsela”.
Le sensazioni di Juric
“Juric è il classico allenatore da Serie A che ha fatto la gavetta, come poteva essere Mazzarri prima dell’arrivo al Napoli. È la sua occasione, parliamoci chiaro. A lui spetta soprattutto il compito di ridare un gioco alla Roma dopo l’addio di Lukaku. Finora io ho potuto vedere dal vivo solo una partita, quella contro l’Empoli, l’unica giocata in casa, e la differenza rispetto all’anno scorso quando si cercavano soprattutto le sponde di Lukaku per gli esterni era evidente. Juric è comunque un allievo di Gasperini e già questo dovrebbe lasciare ben sperare. Mi rendo conto che magari non corrisponda a quel profilo che viene amato facilmente dai tifosi, specialmente per il suo carattere”.
Il video con l’intervento completo:
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