Barcellona, Suarez: “Mi sono pentito di non aver studiato da piccolo. Se siamo stati capace di fare 4 gol al Bernabeu, possiamo farlo anche al Psg”

La super-sfida del ritorno di Champions League tra Barcellona e Psg si avvicina, con un netto 4-0 per i francesi.

Messi e Suarez (Fonte: Ver en Vivo en Directo – Flickr)

Remuntada? Beh, qui c’è chi ci crede, proprio come lui, Luis Suarez, con 25 reti in 35 partite. Il Pistorelo ha per l’appunto parlato della sfida al Camp Nou in un’intervista rilasciata ai microfoni de “El Transistor“, in onda su OndaCero, facendo anche un salto nel passato, nella sfida tra Uruguay e Italia, protagonista il famoso morso su Chiellini:”La gente pensa che sia facile la vita di un calciatore. In realtà ti fa perdere molte e cose e ti proibisce di farne altre. Mi sono pentito di non aver studiato da piccolo, essendo un genitore avrei potuto dare un esempio migliore ai miei figli, invece purtroppo non posso dar loro consigli su molte cose. Ho avuto un’infanzia complicata soprattutto per la separazione dei miei genitori quando avevo 8 anni. Non sono riuscito ad avere rapporti con mio padre, non mi ha potuto consigliare su nulla. Ho lavorato fin da piccolo con mio nonno, è stata lui la figura paterna che mi è mancata. Pensavo che sarei riuscito a fare tutto, ma ho avuto alcune difficoltà: poi mi ha aiutato uno psicologo”. Noi tre ci troviamo molto bene perché nessuno è geloso dell’altro: Ney ci fa sempre ridere e Messi è semplicemente il giocatore più forte della storia. Un grande, non solo in campo ma anche fuori: la sua accoglienza quando sono arrivato è stata strepitosa. E sul match di ritorno con il Psg: “Se questo club vuole fare la storia deve scendere in campo con la grinta e l’ambizione di ribaltare questi match. Se siamo stati capace di fare 4 gol al Bernabeu la scorsa stagione, possiamo farlo anche al Psg al Camp Nou. E la parentesi più triste e difficile della carriera di Luis Suarez: “E’ stata quella cominciata dopo il morso a Giorgio Chiellini: Mi si può sanzionare, però proibirmi di andare a un evento sportivo è la cosa più ingiusta che ho dovuto subire. Non mi è stato nemmeno permesso di poter andare ad un allenamento di mio nipote. Mi ha fatto male, come mi hanno trattato, Ho sbagliato però sono un essere umano. Mia figlia sapeva tutto e mi chiedeva assieme a mio figlio come mai non giocassi, loro anche sapevano che avevo sbagliato”.

Flavio Ponissi

Flavio Ponissi

Sicignano Degli Alburni-Salerno. Aspirante giornalista sportivo. Amante del calcio, quello vero.

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