Verona-Milan 0-2, le pagelle dei rossoneri: saggezza generale
Il Milan espugna il Bentegodi battendo l’Hellas Verona per 2 a 0. Prova di saggezza per i rossoneri che mantengono la guida del match per tutti i 90′. Di seguito le pagelle degli uomini di Sefano Pioli.
Donnarumma 6: spettatore non pagante di una sfida che lo vede coinvolto solo nel recupero di qualche pallone.
Calabria 6,5: spinge quando serve, controlla per il resto della gara. Determinante nei momenti in cui il Milan ha spinto in area alla ricerca di azioni pericolose.
Romagnoli 6: sempre in controllo degli avversari che oggi non creano troppi problemi dalle sue parti.
Tomori 6: una sbavatura iniziale che sarebbe potuta costare caro, ma poi solo cose positive. Un’altra prova di sicurezza.
Dalot 6,5: il gol è tanta bellezza, soprattutto a coronamento di un’importante prestazione generale. Non è facile essere il vice di Hernandez.
Kessié 8: se il Milan gioca con saggezza ed equilibrio, il merito è soprattutto suo. Presenza costante in ogni dove, perno di una squadra che oggi aveva bisogno della sua migliore versione. Onnipresente in entrambe le fasi di gioco.
Meité 6,5: buon passo in avanti rispetto alle ultime uscite stagionali, di fianco a Kessié cresce e impara.
Krunic 7: la punizione che vale il vantaggio è una perla, bravo a concretizzare ciò che si era guadagnato con il fallo di qualche secondo prima. Intensità e precisione per tutta la partita, chiamato in causa ha confermato di essere presente.
Saelemaekers 7,5: se non è il migliore in campo è perché c’è un Kessié che fa gli straordinari. Legame perfetto tra il centrocampo e l’attacco, in zona offensiva è determinante in una partita di questo tipo.
Castillejo 6,5: chiude il cerchio del trequarti, tiene la posizione e collabora con i compagni di reparto. (Dal 78′ Hauge s.v.).
Leao 6: tanto da migliorare, ma risulta funzionale a quello che serve in questa partita. Si guadagna diversi falli e fa salire la squadra quando serve.
All. Pioli 7: costretto nelle scelte a causa di numerose assenze, non perde il cuore di una squadra che con intelligenza guadagna 3 punti pesantissimi.