A tutta tattica – Quando la pazienza premia

Il campionato che sta per finire oramai non ha molto da dire: se non accadono cose incredibili, la Juve (ri)vincerà lo scudetto mentre Napoli e Milan conquisteranno la zona Champions. Ancora si lotta per un posto in Europa League e per non retrocedere in Serie B, ma non sono previste scontri così avvincenti.

Guardando alla classifica, però, non si può far a meno di notare il percorso che, in particolare due club hanno fatto in questa stagione. Parliamo di Udinese e Cagliari.

Fonte: Soccermagazine (C)
Fonte: Soccermagazine (C)

L’Udinese è partita male, perdendo prima i preliminari di Champions e poi non riuscendo a qualificarsi per i sedicesimi di Europa League. Sembrava dovesse essere una stagione fallimentare per i frulani: dopo tanti successi (più in Italia che in Europa), la squadra di Guidolin aveva anche perso gli ultimi giocatori di livello che erano rimasti. Il nuovo gruppo di giovani non sembrava adatto a mantenere alto il livello tecnico. Eppure, oggi, l’Udinese ha gli stessi punti della Lazio, la sorpresa di quest’anno che ad un certo punto è stata (quasi) in corsa per lo scudetto.

Guidolin non rinuncia alla difesa a tre e a Di Natale. Questi sono i punti fermi, il resto è molto cambiato negli ultimi due anni: sia gli uomini (da Muriel a Pereyra, da Gabriel Silva a Allan) e quindi anche il modulo, che ha visto aumentare o diminuire un uomo a centrocampo a seconda delle situazioni. Ecco, forse i friulani sono il club che, nel loro piccolo, più assomigliano al Manchester: la longevità della guida tecnica (in Italia quasi un miracolo) e il ricambio ciclico della rosa permettono ai bianconeri di potersi presentare ad intervalli regolari sui palcoscenici del calcio che conta.

 

La storia recente del Cagliari è diametralmente opposta: il suo presidente, Cellino, è un personaggio a dir poco eccentrico. Non è qui il luogo dove ricordare le sue vicende giudiziarie, ma certo la squadra ha dovuto fronteggiare molte difficoltà: l’assenza di uno stadio – molte patite casalinghe giocate senza pubblico, altre in stadi lontani dalla Sardegna – una doppia guida tecnica di giovani allenatori- Pulga e Lopez – che poteva rivelarsi fallimentare, il presidente indagato e arrestato, persino una partita persa a tavolino con la Roma. Se i giocatori avessero risentito di tutta questa situazione nessuno si sarebbe stupito. Invece il Cagliari si è appena conquistato una tranquillissima salvezza, vanta anche qualche giocatore di ottimo livello e, almeno sul piano tecnico, può vantare un futuro roseo.

 

Domenica Cagliari e Udinese si affronteranno a Trieste. La partita sarà molto divertente, visto che i giocatori, ad obiettivi raggiunti liberi da paure, potranno osare e rischiare di quanto farebbero normalmente.

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