Calciomercato, il pagellone di Serie A: Inter e Roma promosse, male il Napoli

Poco meno di 24 ore fa si è chiusa una delle sessioni estive di calciomercato più intricate degli ultimi anni: in Serie A, le big si sono presentate all’ultimo giorno senza aver concluso la trattativa principale, vedi la Juventus che poi ha chiuso per Hernanes o l’Inter con il triplo colpo Telles, Melo e Ljacic, e a volte con veri e propri colpi di scena come l’affare sfumato all’ultimo tra Sampdoria e Napoli per Soriano. Consegnata agli archivi questa sessione, diamo un voto a tutte le squadre del massimo campionato su come hanno operato per rinforzare la propria rosa.

Fonte: BolognaFc.it
Fonte: BolognaFc.it

Atalanta 5,5. un mercato al di sotto della sufficienza per gli orobici che hanno perso innanzitutto Pierpaolo Marino, vero architetto delle trattative nelle sessioni passate. Sono andati via tre giocatori importanti come Zappacosta, Benalouane e Baselli ed i ricambi non sembrano all’altezza a partire dalla difesa dove sono arrivati Toloi e Paletta; a centrocampo, spazio a De Roon e Kurtic ma quello che preoccupa veramente è l’insieme della squadre che sembra abbia perso qualità e la salvezza dovrà passare dai goal di Denis e Pinilla oltre del neo arrivato Monachello, alla prima stagione in massima serie.

Bologna 6,5: al ritorno in Serie A, il direttore sportivo Pantaleo Corvino ha operato più che bene rinforzando la rosa nei reparti dove c’erano delle lacune, evidenziate dalla sconfitta alla prima in campionato contro la Lazio. Gli arrivi di Giaccherini, Destro e Donsah hanno dato qualità alla rosa mentre i vari Brienza, Rossettini e Mirante vanno a rinforzare una rosa di assoluto livello nonostante si ha la sensazione che si potesse fare qualcosa in più in difesa dove comunque è rimasto Oikonomou, cercato a lungo dal Napoli.

Carpi 6: la prima cosa importante della nuova gestione e della nuova esperienza in serie A degli emiliani è stata la conferma di Castori: un progetto che va avanti. Portieri e difesa da scoprire anche se al reparto forte della serie B si sono aggiunti elementi interessanti e con esperienza. Centrocampo con notevoli innesti fatti da giocatori che hanno necessità di rilancio ed altri che hanno necessità di affermarsi. In attacco l’arrivo di Borriello sulla carta garantisce esperienza e reti ma in pratica è un’incognita. Gli altri attaccanti costituiscono invece un reparto interessante. La società ha lavorato in modo da costruire una squadra che possa difendersi dignitosamente e che nel gruppo abbia la sua forza.

Fonte: chievoverona.it
Fonte: chievoverona.it

Chievo 6,5: un mercato mirato quello operato dalla società clivense che è riuscita a tenere in terra veneta giocatori importanti come Meggiorini e Paloschi, vere punte di diamante di questa squadra come visto domenica scorsa contro la Lazio, ma aggiungendo anche giocatori di qualità come M’Poku, Pepe o Gonzalo Castro, vecchio pupillo di Maran: la squadra c’è, ora tocca al tecnico ex Catania di accompagnare la squadra ad una salvezza che può essere tranquilla visto il livello dell’organico.

Empoli 5,5: Con Rugani e Vecino tornati alla casa madre, il Napoli deciso di fare dell’artefice Sarri, del regista di centrocampo Valdifiori e del buon terzino Hysaj centro del proprio progetto, e oltre che dell’attaccante storico ma al tramonto Tavano, l’Empoli perde così molte certezze Il mercato della squadra toscana si è caratterizzato soprattutto nella ricerca di nuovo talenti da valorizzare, capitanati da mister Giampaolo, tecnico sottovalutato ma molto stimato tra gli esperti del settore. Numericamente, sono state coperte tutte le falle delle uscite, ma c’è da capire se la qualità rimarrà invariata. A centrocampo la qualità dovrebbe essere rimasta pressocchè invariata con l’acquisizione last minute di Paredes dalla Roma, oltre che con Maiello il quale, dopo la bella stagione a Crotone, cerca conferme anche in Serie A. In attacco la sensazione è che le sorti in zona gol rimangono però colpevolmente troppo appannaggio dell’estro di Saponara e dell’eterno Maccarone.

Fiorentina 6,5: Attacco di buon livello con adeguate soluzioni tecniche rafforzato dalla conferma di Bernardeschi Babacar e dal recupero di Giuseppe Rossi. Centrocampo con un buon numero di giocatori e con innesti che portano qualità e quantità rispetto a chi è stato ceduto. Difesa insufficiente con un numero esiguo di elementi e grandi lacune tecniche soprattutto sulle fasce. Squadra ridimensionata nelle aspettative. La dirigenza potrebbe essere definita “società tentenna”: è rientrata nella riduzione degli ingaggi e nel fair play finanziario ma più volte in questa sessione di mercato si è fatta deridere da procuratori e calciatori con la ultima sceneggiata andata in onda per Joaquin, da cui si è dedotto che nel calcio oggi comandano i calciatori e non più le società.

Frosinone 4: siamo onesti, per la squadra di patron Stirpe questa è la prima stagione di sempre in Serie A e, con tutta franchezza, questa favola potrebbe finire presto. La rosa a disposizione di Stellone non è qualitativamente dello stesso livello delle altre squadre di Serie A, al Matusa ci sono ancora molti giocatori protagonisti della doppia promozione ed i giocatori arrivati come Longo, Leali, Chibsah e Diakitè hanno ancora molto da dimostrare nella massima serie e la pressione su di loro sarà tanta per tentare una salvezza che, adesso, sembra difficile.

Genoa 6,5: Come ogni anno, in casa del grifone le porte girevoli continuano a scorrere. Tante le uscite, tantissime le entrate con le quali Gasperini dovrà allestire la sua nuova creatura e tentare di replicare l’ottima stagione passata. I protagonisti più importanti – Bertolacci, Kucka e Iago Falque – sono andati a cercare fortuna nelle grandi di Serie A, mentre chi come Niang ed Edenilson ha sfruttato la maglia rossoblu per mettersi in mostra è già rientrato dal prestito. Passando alle entrate, ogni ruolo è stato puntellato a dovere. In porta rientra Donnarumma dal Bari, anche se ha davanti Perin, Lamanna e Ujkani. La difesa accoglie al centro Munoz, mentre sugli esterni si registrano i prestiti di spessore di Ansaldi (Zenit) e Figueiras (Siviglia). Tino Costa e Dzemaili rafforzano la linea mediana, con Capel e Gakpè che si aggiungono a Perotti come ali di spessore nel tridente genoano. Tridente che al centro registra la conferma di Pavoletti e l’arrivo di Pandev, potenzialmente utile in tutti e tre i ruoli. Per i nomi questo mercato meriterebbe qualche punto in più, ma sarà il campo a dirci se il Genoa troverà il giusto equilibrio.

Stevan Jovetic (Fonte: inter.it)
Stevan Jovetic (Fonte: inter.it)

Inter 8,5: Mancini era stato chiaro sul finire della scorsa stagione: ai nerazzurri servono rinforzi, tanti rinforzi. 3 mesi dopo il tecnico può ritenersi assolutamente soddisfatto: l’Inter ha affrontato questa lunga sessione di mercato al meglio; Ausilio ha portato a Mancini i 9 rinforzi richiesti, accontentandolo sempre, nonostante qualche rinuncia (vedi Yaya Touré), ecco quindi: Miranda, Murillo, Montoya, Alex Telles, Melo, Kondogbia, Jovetic, Perisic e Ljajic. C’è un ulteriore elemento importate: l’Inter chiude in positivo questo mercato, grazie alla buona gestione nelle uscite con le partenze di Shaqiri, Kovacic e Hernanes su tutti, che hanno fatto incassare al club 90,42 milioni contro gli 88,7 milioni spesi. Ottimo lavoro quindi che ora Mancini e i suoi devono far fruttare al meglio.

Juventus 7: Quello della Juve, è un 7 di fiducia. Via i “grandi” come Pirlo, Vidal e Tevez, dentro ragazzi più giovani come Zaza, Dybala e Cuadrado. Bianconeri ringiovaniti, con i primi risultati, però, non positivi. Più freschezza in campo, però con meno esperienza sulle spalle, sarà tutta una nuova rosa, pronta da scoprire, con Allegri che avrà tanto da fare. Ci vorrà pazienza e tempo, per risistemare questa Juve e farla diventare, perché no, meglio di prima.

Lazio 6: In casa Lazio oltre a Hoedt, Patric, Morrison, Kishna e Milinkovic-Savic, al fotofinish è arrivato anche Alessandro Matri. L’attaccante del Milan arriva nella Capitale in prestito fino alla fine della stagione. Sei acquisti e tantissime cessioni per ridurre una rosa decisamente extra large compongono così la rosa che affronterà la nuova stagione. Era davvero il massimo a cui si poteva aspirare in casa Lazio? Per i tifosi no! Certa la contestazione della curva Nord che non si abbonerà, proprio a causa dell’insoddisfazione dell’operato della società. Al momento i biancocelesti sembrano rimasti con la testa a Leverkusen e dopo il 4-0 con il Chievo, serviranno sicuramente risposte vere e concrete sul campo per smentire chi crede che questa non possa essere una Lazio competitiva.

Milan 6,5: la campagna acquisti rossonera ha vissuto tra alti e bassi sin dalle prime battute. L’inizio sembrava scoppiettante ma i rifiuti di Kondogbia e Jackson Martinez hanno riportato tifosi e dirigenza con i piedi per terra. Ripresosi dalla ‘botta’ grazie agli arrivi di Bertolacci e Bacca, Galliani ha portato l’affondo per Luiz Adriano e condotto altre trattative senza badare a spese (vedi i 25 milioni per Romagnoli). I quasi 90 milioni di euro investiti hanno comunque lasciato l’amaro in bocca per la mancanza di un regista vero a centrocampo e le prime uscite in campionato hanno dimostrato che la difesa avrebbe necessitato di ulteriori correttivi. A Mihajlovic il compito di far meglio di Inzaghi con una squadra che appare ancora incompleta.

Napoli 4,5 La querelle Soriano abbassa di almeno un voto il giudizio sugli azzurri: non depositare un contratto per i soliti diritti d’immagine è una macchia troppo grossa. La sensazione è che il Napoli, per il secondo anno consecutivo, sia incompiuto. Dovevano essere rinforzati la difesa e il centrocampo con almeno altre 3 pedine di spessore, invece non è stato fatto. Senza senso le operazioni Gabriel e Chalobah: il primo in quanto non è stato ceduto Rafael, il secondo perchè è stato preso in prestito secco dal Chelsea, quindi il Napoli non avrà nessun opzione per comprarlo se dovesse stupire. Anche le operazioni in uscita, Inler a parte, sono state deficitarie. Vargas, dopo la strepitosa Copa America, è stato svenduto per soli 6 milioni. Restano in rosa anche gli epurati De Guzman e Zuniga.

Palermo 6: le perdite di Dybala e Belotti sono importanti per la società di Viale del Fante ma, nonostante ciò, sono riusciti a tenere in rosa Franco Vazquez, richiestissimo dalla Juventus, e a portare in Sicilia un attaccante da 178 goal in Serie A come Alberto Gilardino. È mancato il colpo dell’ultimo minuto ma il rinnovo di Morganella garantirà un ricambio sulla corsia di destra così come i tanti giovani arrivati in rosa come Hijlemark, Trajkovski, Djurdjevic e Cassini sono pronti a dimostrare le loro qualità e a ritagliarsi uno spazio.

Roma 8: il mercato dei giallorossi, partito a rilento, ha visto grandi movimenti: dal riscatto di Nainggolan alla cessione in extremis di Ljajic e il prestito di Ibarbo. Sabatini ha saputo mantenere l’organico dello scorso anno aggiungendo preziosi rinforzi. In porta, il veterano De Sanctis potrà contare sull’importante contributo del giovane Szczesny. In difesa, Ruediger e Gyomber saranno le alternative alla coppia centrale Manolas-Castan e Digne, il terzino sinistro arrivato dal PSG. Al centrocampo, il francese Vainqueur dovrà sostituire l’infortunato Strootman. L’attacco è stato fortemente rinforzato con gli innesti di: Dzeko (il centroavanti di cui Garcia aveva bisogno per colmare il gap con la rivale Juventus), Salah (l’infinita diatriba tra Fiorentina e Chelsea si è poi conclusa a favore della Roma e con il sorriso dell’egiziano a Fiumicino pronto a far esultare i tifosi) e Iago Falque. Il ds Walter Sabatini, oltre a sfoltire la rosa da giocatori non più adatti per gli obiettivi fissati (Destro, Bertolacci, Doumbia, Romagnoli, Yanga Mbiwa, Marquinho e Holebas), ha avuto, inoltre, il merito di far chiudere la Roma con un attivo di 32,40 milioni di euro

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Sampdoria 7: i chiude con un voto più che positivo il mercato della Sampdoria. Già a gennaio la dirigenza blucerchiata si era portata avanti con acquisti importanti come quelli di Barreto, Moisander e Bonazzoli. Perso (fine prestito dalla Roma) Romagnoli, la Samp ha confermato Viviano in porta e riuscita a convincere Silvestre a rimanere in blucerchiato. Il centrocampo dopo le tante partenze, l’arrivo di Fernando, che si sta rivelando mossa azzeccatissima e ottenuto il prestito di Carbonero, sembra garantire maggiore qualità rispetto allo scorso anno. Con la conferma di Eder in attacco, i blucerchiati hanno dato poi un colpo di coda che merita un sette pieno in questa sessione di mercato. Squadra che ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno impreziosita da innesti di qualità.

Sassuolo 7: pochi colpi, ma assolutamente mirati. La vera punta di diamante del calciomercato neroverde è stata senza dubbio l’acquisto di Gregoire Defrel, in arrivo dal Cesena per 7 milioni, al quale si chiede di non far rimpiangere troppo le giocate di Zaza. Anche il centrocampo, settore meno collaudato rispetto all’attacco e con qualche pecca, risulta rinvigorito da l’innesto di Alfred Duncan, ghanese in prestito dalla Sampdoria e da Karim Laribi, vecchia conoscenza del Bologna. Le altre sorprese, per una squadra che fa del settore giovanile il suo vanto, sono rappresentate da Matteo Politano, attaccante in prestito dalla Roma, e dal gradito ritorno di Diego Falcinelli, un fiore del vivaio nero verde alla passata stagione in prestito al Perugia.

Torino 7,5: uno dei migliori mercati di questa sessione. Basti pensare all’arrivo dall’Atalanta di due innesti, pronti a diventare delle certezze, di nome Baselli (che ha già siglato il terzo gol ufficiale in maglia granata) e Zappacosta, presto a disposizione di Ventura dopo un infortunio non grave. Non meno significativi gli acquisti del promettente Belotti dal Palermo, nonchè del centrocampista nigeriano Joel Obi dall’Inter. Ieri altro arrivo last minute: Prcic dal Rennes in prestito, con diritto di riscatto. Il mercato in uscita, tra tutti, porta l’estremo difensore, Lys Gomis, al Frosinone e riporta in patria Alen Stefanovic che giocherà nel Partizan Belgrado.

baselli
Daniele Baselli
(Fonte: CalcioMercato, Flickr.com)

Udinese 6: Sufficienza con tanta fiducia. Le cessioni illustri non potevano mancare, a testimonianza di come la dirigenza lavori sempre al top nella ricerca di nuovi talenti. Allan era difficile da trattenere, fa un po’ riflettere invece la partenza definitiva della bandiera Pinzi. Per il resto, gli acquisti sono tutti un terno al lotto. Merkel, Edenilson e Marquinho possono dire la loro. Zapata in prestito può dare un peso ulteriore al reparto offensivo. Da non sottovalutare il ritorno d’esperienza di Felipe e la conferma di Piris. Tra gli altri, Ali Adnan e Iturra: nomi sconosciuti, ma del resto nemmeno Sanchez e Cuadrado sapevamo chi fossero.

Verona 7,5: La società scaligera ha operato bene sul mercato (soprattutto quello in entrata), inserendo praticamente un giocatore per reparto. Souprayen, Viviani e Pazzini (su tutti) sono un mix di gioventù ed esperienza che potrebbe ben figurare, soprattutto perché i gialloblù hanno dovuto spendere ben poco per averli. Inoltre il ritorno di Romulo, qualora l’ex Juve ritrovasse la condizione, potrebbe costituire davvero un valore aggiunto. In generale, comunque, l’operato della dirigenza è stato più che positivo, considerando che l’ossatura della squadra non è stata stravolta.

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