Calciomercato: il “Pagellone” di Soccermagazine.it

Concluso il calciomercato, viene il momento per noi di Soccermagazine.it di dare i voti agli affari conclusi dalle 20 squadre di Serie A. Chi supererà l’esame? Chi ha effettuato un mercato mediocre? Di certo è stata una sessione abbastanza deludente, con pochissimi colpi veramente grandi. Ed ora allacciamoci le cintura: si parte!

(C) Soccermagazine.it

ATALANTA
I colpi maggiori sono arrivati alla fine con Denis (pallino di Pierpaolo Marino), Cigarini e Brighi: specie questi ultimi ben sopperiranno alla partenza di Barreto. Prima di questi, buoni gli acquisti di Lucchini dalla Samp per la difesa e di Ardemagni in attacco, anche se quest’ultimo è da valutare nella massima serie. L’arrivo di Masiello dal Bari potrebbe garantire maggiore solidità nel reparto arretrato. L’unica incognita potrebbe essere il centrocampista Moralez.
Voto: 6

BOLOGNA
Il vero colpo è stato trattenere Ramirez: un altro anno a Bologna potrà giovare a quello che già da adesso possiamo considerare un futuribile top player. Partito Viviano, al suo posto è arrivato Gillet, ottimo portiere di comprovata esperienza. Tutti gli acquisti sono stati ben mirati: dall’ottimo Crespo dal Padova fino all’ultimo arrivo Kone dal Brescia, passando per Pisanu, Pulzetti, Acquafresca (già molto in sintonia con Di Vaio), Diamanti, Raggi. Persino Loria, in un ambiente più consono alle sue doti, potrebbe rivitalizzarsi. E’ preventivabile per i Falsinei una salvezza tranquilla.
Voto: 6

CAGLIARI
Due partenze dolorose (Lazzari ed Acquafresca) e degli arrivi che sono tutti da valutare, soprattutto il tanto decantato Rui Sampaio. Nel complesso, Cellino ha costruito una squadra pressoché mediocre.
Voto: 4,5

CATANIA
Legrottaglie ed Almiron porteranno esperienza alla compagine etnea, Lanzafame tanta corsa sugli esterni e Bergessio è ormai già abituato al Catania ed alla Serie A. Da valutare invece Suazo, ormai l’ombra dello stratosferico capitano del Cagliari. Le partenze, nel bene o nel male, sono state tutte indolori tranne una: Silvestre è stato fra i migliori centrali degli ultimi anni.
Voto: 5,5

CESENA
Il presidente Igor Campedelli non ha badato a spese ed ha costruito il suo Cesena esaudendo tutti i desideri di mister Giampaolo. L’acquisto più altisonante è di certo quello di Mutu: se il romeno metterà la testa a posto, sarà il faro dei romagnoli. Le due partenze eccellenti sono state ben sostituite: via Jimenez dentro Mutu e Ghezzal, via Giaccherini dentro Martinez ed Eder. In più Guana, ottimo centrale di centrocampo, l’esperienza di Comotto e la rapidità di Candreva. Ma, soprattutto, è stato trattenuto Parolo.
Voto: 7+

CHIEVO
Constant e Mantovani sono due grandi perdite, e gli arrivi alla fine di Sammarco, Grandolfo (di buone speranze, ma pur sempre giovanissimo) e Bradley non rendono sufficiente il mercato clivense. Per quanto riguarda Paloschi, ci sarà da valutarne le condizioni fisiche.
Voto: 5–

FIORENTINA
L’unico titolare partito è Frey, ma Boruc ha già dimostrato di essere un buon rimpiazzo. Per il resto sono andati via giocatori che non partivano quasi mai titolari, con l’eccezioni di Santana e Donadel. Lazzari, Munari, Kharja e Cassani sono acquisti di sicuro valore. Da vedere l’ambientamento in Italia di Campanharo e Santiago Silva.
Voto: 6,5

GENOA
Solita rivoluzione del presidente Preziosi, che magari non sarà riuscito a prendere Gilardino, ma ha tenuto Palacio. Tra le tante partenze, i tifosi rossoblu saranno di certo contenti per quella di Eduardo, tornato in Portogallo, mentre meno indolori sono state quelle di Criscito e Floro Flores. Ma per tanti giocatori andati via, tantissimi ne sono arrivati: da segnalare (e non sono pochi) Birsa dall’Auxerre, Ribas dal Dijon, Constant dal Chievo, Merkel dal Milan, Bovo dal Palermo e Caracciolo in extremis dal Brescia. Menzione particolare va fatta per il nuovo portiere genoano: Frey ci metterà meno di una giornata per far dimenticare Eduardo. C’è però una domanda che ci resta: cos’ha Preziosi contro Acquafresca, che non vuole mai tenerlo?
Voto: 7

INTER
I colpi ad effetto sono arrivati allo scadere con Forlan e Zarate, ma prima di loro quasi il vuoto. Poli è anche un buon centrocampista, ma gli altri tre acquisti “forti” sono delle incognite assolute: Alvarez, Castaignos e Jonathan. Per la maggiore, comunque, il mercato dell’Inter è stato bloccato per un mese dalla questione Eto’o: l’Inter c’ha guadagnato un bel gruzzolo ed ha smaltito di molto in monte ingaggi, ma ne sarà valsa la pena?
Voto: 6-

JUVENTUS
Ennesima rifondazione per la Juve. In un’annata storica, nella quale i bianconeri giocheranno nel loro stadio (il primo di proprietà di una società in Italia), la coppia Marotta-Paratici ha provato a costruire la nuova Juve seguendo le indicazioni di Antonio Conte. La maggior parte degli acquisiti sono stati effettuati per gli esterni: Giaccherini, Elia, Estigarribia sono tutti giocatori di gran valore, così come i terzini Liechtsteiner e Ziegler, con quest’ultimo che potrebbe però ancora partire, visto che non rientra nei piani di Conte (contento lui d’avere De Ceglie e Grosso, evidentemente). Gli acquisti di valore assoluto sono però quelli di Pirlo, che ha già preso in mano il centrocampo bianconero, Vidal, che siamo sicuri dopo l’ambientamento sarà uno dei principali attori di questa stagione, e Vucinic, già in sintonia con capitan Del Piero. Le partenze dei vari Aquilani, Felipe Melo, Sissoko, Almiron e Grygera sono servite per smaltire il monte ingaggi. Resta la grana-Amauri, che ha rifiutato ogni offerta arrivatagli: per lui ci sarà tanta tribuna. Sempre che venga addirittura invitato alla Juventus Arena.
Voto: 7–

LAZIO
Già solo l’arrivo di quei due mostri là davanti, mette la Lazio sotto un’ottima luce. Klose e Cissé riusciranno ad essere protagonisti anche nel nostro campionato. Stankevicius è stato preso per sostituire Liechtsteiner, ma bisognerà vedere se ci riuscirà davvero. Tante le partenze, tra cui segnaliamo Muslera, Bresciano, Floccari e Zarate, ai quali se ne aggiungon altri. Comunque pochi, visto il numero esorbitante di giocatori in rosa che si ritrova Reja.
Voto: 7

LECCE
Tanti giovani (Pasquato, Giandonato, Strasser, la riconferma di Bertolacci) e alcuni giocatori d’esperienza (Obodo, Oddo), in più l’arrivo di Julio Sergio e Lupatelli chiamati a sostituire l’incredibile Rosati. L’incognita, come lo scorso anno, rimane la difesa.
Voto: 5+

MILAN
Ad inizio stagione si è saputo che gli abbonamenti del Milan avrebbero avuto un aumento di costi del 20%. Ora, mettiamoci nei panni di un tifoso rossonero che si ritrova a pagare l’abbonamento in più per vedere, come nuovi giocatori, Taiwo, Mexes, Aquilani e Nocerino. Il mercato del Milan è stato tutto un’illusione per via della storia di “Mister X” inventata da Galliani: Fabregas, Schweinsteiger, Hamsik. sono solo tre dei nomi accostati ai rossoneri. Ed invece chi era “Mister X”? Alberto Aquilani. Un buon giocatore, ok, ma non vale una manfrina di quasi due mesi.
Voto: 5-

NAPOLI
Con Lotito e Preziosi, De Laurentiis è stato il re del mercato. Tralasciando alcune sue uscite sopra le righe, il presidentissimo ha sguinzagliato il fido Bigon a caccia, andando quasi sempre a segno. Diciamo quasi perché alcuni arrivi, come Fideleff, Chavez e Donadel sono abbastanza delle incognite. Siamo invece abbastanza fiduciosi su Fernandez. Ma veniamo ora ai colpi da 90: Inler (acquisto più costoso della Serie A) e Dzemaili garantiscono un centrocampo finalmente solido, Santana sarà un buon rimpiazzo sulle fasce, ed infine Rosati che ha già dimostrato che lotterà cone le unghie e con i denti (e con le parate) per il posto di titolare. Ma il vero colpo è stato mantenere il tridente della qualificazione Champions.
Voto: 7,5

NOVARA
Per il ritorno in A dopo 56 anni il Novara si è rifatto il look. Persi i due attaccanti che l’hanno trascinato in A a suon di reti (Bertani e Gonzalez), sono arrivati bomber di sicuro affidamento come Jeda, Morimoto ed “El Diablo” Granoche. Salvezza difficile, ma il sintetico sul campo di casa sarà un’arma in più.
Voto: 5+

PALERMO
Un buon mercato rovinato dalla follia finale di Zamparini, che ha esonerato Pioli per affidare la squadra a Denis Mangia, un tecnico che ha fatto miracoli con la primavera del Varese, ma che ha esperienza zero a certi livelli. E’ stata fatta cassa con le partenze eccellenti di Pastore (42 milioni), Sirigu, Nocerino e Kasami, ed il monte ingaggi si è “affinato” con altre partenze. Tanti (e di qualità) gli acquisti. L’israeliano Zahavi è il sostituto di Pastore: ha esperienza internazionale, ma è da provare nel campionato italiano. Mantovani e Silvestre puntellano la difesa, che trova al suo estremo il greco Tsorvas, portiere arrivato dal Panathinaikos. Aguirregaray ed Alvarez consentiranno buon gioco sulle fasce. Barreto e Della Rocca completano un buon centrocampo. Nel complesso, il Palermo sarà un cantiere aperto, ma con una buona probabilità di fare bene.
Voto: 6+

PARMA
Non è arrivato Amauri (che non è andato da nessuna parte, come sapete), ma il Parma ha puntellato l’attacco con l’arrivo di Floccari che, in coppia con Giovinco, promette cascate di reti. Blasi e Santacroce arrivano per sostituire Dzemaili e Paci: nel cambio i gialloblu ci hanno perso. Resta da vedere se l’aria di Parma farà di nuovo bene a Biabiany. Appunto finale: è stato un errore cedere Borini.
Voto: 5,5

ROMA
L’era DiBenedetto è partita sotto i peggiori auspici: un allenatore straniero senza esperienza che ha avuto da subito problemi con l’istituzione Totti, le parole poco gentili di Baldini sempre verso Totti, ed in più un mercato strano. Niente da dire su Bojan Krkic: anche se il meno extraterrestre dell’incredibile attacco del Barça, resta comunque un ottimo giocatore. Ma i vari Cicinho (che per Luis Enrique è addirittura titolare!), Nego (un oggetto misterioso), Lamela e Josè Angel sono tutti delle incognite. Stekelenburg è un grandissimo portiere, ma si è presentato molto male in Europa League. Poi però sono arrivati i botti, a cominciare da Osvaldo: ma accetterà di giocare esterno, visto che come punta centrale ci sarebbe Totti? Il mercato giallorosso è stato comunque insufficiente fino all’ultimo giorno: il 31 agosto sono arrivati infatti Pjanic e Gago per il centrocampo (aggiungiamo a questi due De Rossi ed abbiamo una linea di centrocampo grandiosa), Kjaer per la difesa ed il giovane talento Borini a riempire l’attacco. Sul fronte cessioni, Vucinic e Menez hanno consentito di fare cassa, mentre tutte le altre partenze sono state del tutto indolori. Lo è meno, invece, la permanenza di Borriello.
Voto: 7–

SIENA
Preso Gonzalez sarebbe ora un delitto non farlo giocare titolare. Altri buoni acquisti sono quelli di Angelo dal Parma, Destro dal Genoa ed il duo di centrocampo D’Agostino-Mannini. Grazie al presidente Mezzaroma torna in Italia dal Real Saragozza Contini: almeno non avrà più mal di testa dopo aver marcato Messi o Cristiano Ronaldo. Sul fronte cessioni, è stato perso Coppola, estremo difensore che avrebbe fatto molto comodo ai senesi in Serie A. Ed infine, non si capisce come si sia potuto mandare in Lega Pro il “Cobra” Mastronunzio: ma per quanto riguarda questo, forse, chi vi scrive è un po’ di parte.
Voto: 6–

UDINESE
Cominciamo dalle cessioni: Sanchez, Zapata, Inler. Tantissimi soldi guadagnati a cui si aggiungono le altre partenze. E’ arrivato qualcuno a dare nuova linfa ad un’Udinese incredibilmente indebolita da quelle tre cessioni? No. Specie se pensiamo che Neuton ed il ritorno di Floro Flores assolutamente non bastano. Se aggiungiamo poi che a giocare trequartista alle spalle di Di Natale è Pinzi, il quadro è completo
Voto: 4,5

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