Calciomercato Inter: Cerci, Lavezzi e Tielemans nel mirino

L’Inter cerca di partecipare da protagonista al mercato di gennaio: grandi nomi si profilano all’orizzonte nerazzurro.

Lo stemma dell'inter Fonte: Inter.it
Lo stemma dell’inter Fonte: Inter.it

Alessio Cerci, Ezequiel Lavezzi e Youri Tielemans, 17 enne promessa dell’Anderlecht, sarebbero infatti gli obiettivi della squadra allenata dal tecnico Mancini.

Tuttavia l’Inter deve fare i conti con un bilancio finanziario non del tutto roseo e senza dubbio al di sotto degli scopi che si prefigge: tralasciando infatti il ridotto budget di spesa, la società deve inoltre far fronte alle pesanti sanzioni che tra febbraio e marzo le saranno inflitte dalla Uefa.

Il motivo sarebbe dunque quello del fairplay finanziario emerso in seguito all’accurata indagine condotta dagli ispettori di Nyon che hanno a lungo visionato ed analizzato i bilanci della società.

La pena inflitta dall’Inter potrebbe consistere nel pagamento di un’ingente multa ma anche, cosa ancor peggiore, in provvedimenti volti alla sospensione del mercato di gennaio e alla sottrazione di punti in classifica durante la prossima stagione europea.

Nonostante la situazione in casa nerazzurra non sia prospera, il dirigente tecnico Piero Ausilio cerca comunque di operare sul mercato mediante prestiti con diritto di riscatto e gli obiettivi prediletti sarebbero proprio Cerci, Lavezzi e Tielemans, il cui prezzo di cartellino è fissato a ben 10 milioni, a dispetto della sua giovane età.

L’Inter non può però permettersi di perdere altro tempo prezioso: la concorrenza, soprattutto per il giovane proveniente dall’Anderlecht è davvero agguerrita e molti titolati club cercano di aggiudicarselo, come come accade per Cerci e Lavezzi, i cui nomi vengono costantemente associati a potenziali società acquirenti.

Intanto la dirigenza milanese tenta di tutelarsi ed ha già avviato le pratiche del ricorso contro le sanzioni Uefa: poche tuttavia le speranze di riuscita in quanto la situazione del club è piuttosto particolare e di difficile risoluzione rispetto alle altre sei che pure hanno intenzione di opporsi alle direttive europee.

 

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