L’acquisto di Palacio è la vera sconfitta dirigenziale dell’Inter

Rodrigo Palacio è il primo colpo di mercato dell’Inter targata Stramaccioni in vista della stagione 2012/2013. L’argentino ha collezionato quest’anno 39 presenze, con un bottino di 19 gol (meglio hanno fatto solo Di Natale, Milito, Ibrahimovic e Cavani),  5 assist e una media voto di 7.14 (whoscored.com). E’ un classe 1982, non proprio un giocatore su cui puntare a lungo termine, ma va anche detto che è nel pieno della sua maturità calcistica/professionale, conosce ormai a fondo il sistema di gioco italiano e “almeno” altri 2/3 anni a grande livello è pienamente in grado di offrirli.

fonte:cagliaricalcio.net

Ma lasciamo da parte i numeri per un attimo e guardiamo su quale logica la dirigenza neroazzurra ha deciso di acquistare l’argentino. All’Inter manca (D)estro, velocità e anche una buona dose di gol, perché il solito Milito fa sì la differenza, ma non è in grado di vincere un campionato da solo. Stramaccioni ama giocatori che partono larghi per poi accentrarsi, saltare l’uomo e andare al tiro o al cross (vedesi la iniziale fiducia in Zarate). Palacio rispecchia perfettamente queste caratteristiche.

Ora, sarà pur vero che il suo approccio con l’ambiente neroazzurro non  fu proprio dei migliori, ma Gasperini aveva “supplicato” Moratti di comprargli un giocatore di questo tipo, nello specifico proprio Rodrigo Palacio. Al contrario, gli fu venduto Eto’o e regalati Zarate e Forlan.

E’ anche giusto ricordare che fu proprio Moratti a dichiarare che la prima causa della stagione fallimentare dell’Inter fu l’arrivo di Gasperini. Ma come? Gasperini??? Gasperini che non voleva Zarate e Forlan, i quali hanno fallito e non faranno più parte del gruppo Inter, e chiedeva Palacio. Gasperini che non puntava su Pazzini ma su Milito, e ora (guarda caso) la punta italiana è in dirittura di partenza e Milito confermatissimo.

Gasperini che riuscì a trattenere Thiago Motta, giocatore di livello assoluto, il quale ammise di rimanere solo per il Gasp, suo vecchio allenatore a Genoa, e una volta perso l’allenatore pregò Moratti per andarsene. Gasperini che voleva puntare su Ranocchia: notare ora l’annata terribile di Lucio, il suo addio e la conseguente consegna della difesa allo stesso Ranocchia.

 

In sostanza, l’acquisto di Palacio non va visto come un successo ma come una vera ammissione di colpa della dirigenza neroazzurra che riconosce di non averne azzeccata una la scorsa estate.

E caro presidente Moratti, Gasperini non vinceva, è vero, ma aveva capito tutto della sua squadra e dei suoi giocatori. Che questa lezione sia di aiuto.

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