Lazio, Ederson: “Sono contento di essere un giocatore di una grande società come la Lazio”

Questa mattina, a Formello, è stato presentato il nuovo acquisto biancoceleste, Ederson, centrocampista svincolato dal Lione.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

 

Buongiorno a tutti. Innanzitutto devo dire che oggi sono veramente felice, contento di essere un giocatore della Lazio. Come ha detto il presidente c’è stato un corteggiamento da qualche anno fa, e finalmente oggi per me si concretizza un sogno: giocare in Italia, in una grande società come la Lazio. Ringrazio il presidente per le sue parole, cercherò sul campo di dare il massimo assieme ai miei compagni per raggiungere i nostri obiettivi”.

 

Il primo gol all’Olimpico? Mi immagino di festeggiarlo come quando ero ragazzo: volando come l’aquila Olympia. Immagino di festeggiarlo così. Per me è stato fondamentale sapere che avevo la stima della dirigenza laziale; negli ultimi mesi in Francia ho avuto tante proposte, parlandone sempre col mio manager, ma lui mi ha sempre detto di stare tranquillo perché la mia squadra doveva essere laLazio. Da quattro anni mi corteggia, mi ha sempre fatto pensare che dovevo venire qui. Gli infortuni? Cose che succedono, ma ormai sono parte del passato: fisicamente sto bene al 100%, voglio giocare con continuità“.

 

In campo sono un numero 10, dietro le due punte o spalleggiando l’unica punta. Sarà l’allenatore a decidere, per me conta aiutare la squadra. A Lione ho giocato in cinque ruoli, sempre cercando di fare del mio meglio. Nei prossimi giorni ci sarà la preparazione, mi troverò coi compagni per aiutare nel modo migliore. La Serie A? Ho sempre avuto grande stima per questo campionato. Era un mio obiettivo giocare qui, dove ci sono grandi squadre e campioni. Sono in una piazza importante, quindi difficile, ma le cose difficili diventano altrettanto belle quando vengono conquistate. Voglio lavorare con tanta umiltà“.

 

GOL NEL DERBY – “Ho già incontrato i tifosi biancocelesti, che mi hanno accolto benissimo anche su Twitter, augurandomi il meglio. La prima richiesta è stata ovviamente di fare un gol nel derby. Uno si aspetterebbe di voler arrivare in Champions o vincere lo Scudetto, invece la prima domanda è stata segnare nella stracittadina, quindi si vede che qui è molto sentito (ride, ndr). Sono un tipo tranquillo, mi piace stare a casa con la famiglia, ascoltare musica, ma in questi ultimi anni mi piace molto giocare con mio figlio quando non ho allenamenti e partite“.

 

NUMERO – “Ho una grande stima per la maglia numero 10: giocandoci in Nazionale sono diventato campione del mondo Under-17, inoltre l’ho indossato nel Nizza e nel Lione. E’ un numero mitico, indossato da tanti campioni: lo stimo molto, ma non è la cosa più importante. Ho chiesto alla società se sia possibile indossarlo, ma altrimenti mi piacerebbe giocare anche col 7“.

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