Argentina: quattro anni dopo il Boca Juniors torna campione d’Argentina

È la notte del Boca Juniors, è la notte del successo: alla Bombonera si torna a festeggiare a quattro anni dall’ultimo campionato, quell’Apertura 2011 che cominciava ad essere un ricordo sbiadito dopo i tanti successi del River Plate.

Fonte: C.A.BOCA JUNIORS (Flickr.com)
Fonte: C.A.BOCA JUNIORS (Flickr.com)

Ma il Boca Juniors è risorto e lo ha fatto in grande stile: scacciata ogni paura grazie alle buone notizie che arrivavano dal Florencio Solà e dal Nuevo Gasometro, gli xeneizes giocano in scioltezza domando un Tigre che nonostante l’ottimo campionato disputato non può fronteggiare la valanga azul y oro e l’atmosfera incandescente della Bombonera.

Tevez e Lodeiro rubano la scena a suon di colpi da genio e palle gol create; Meli si inserisce bene negli spazi ma non trova la giusta chance per andare in gol. Sugli altri campi il Banfield la sblocca con Gio Simeone e toglie dai giochi i Rosario, il San Lorenzo vince ma per la matematica deve sperare per forza in un KO xeneize. Manca solo il gol del Boca Juniors per completare la magia di una serata che già scalda il cuore della mitad mas uno dei tifosi del fútbol argentino: il gol arriva nel finale del primo tempo su un calcio d’angolo battuto alla perfezione da Lodeiro che trova l’incornata violenta di Monzon.

La Bombonera esplode, trema lo stadio e tutta la città di Buenos Aires per un gol che ha subito il sapore di un evento storico. Già perché il Tigre non rientra più in partita e si lascia avvolgere dagli ossessivi cori provenienti dagli spalti e dal superiore palleggio xeneize che caratterizza l’ora e mezzo di gioco.

Nella ripresa ancora palle gol e sono tutte per il Boca: Lodeiro sfiora il capolavoro su punizione centrando la traversa, Calleri e Tevez sciupano davanti al portiere ma la festa questa volta non si rimanda.

Dopo 3’ di recupero l’arbitro Beligoy fischia la fine e pone fine all’incubo di una squadra che aveva visto per troppe volte in fila festeggiare gli altri: prima il San Lorenzo, poi il Racing e poi troppe volte il River. Tante rivali sul tetto d’Argentina e del Sudamerica per non poter tornare a dire la propria, per non tornare ad essere il cuore pulsante del fútbol argentino.

È la vittoria di Arruabarrena, capace finalmente di trascinare la squadra ad un successo dopo tanti piazzamenti; è la vittoria di Tevez e Lodeiro, arrivati per cambiare il volto a tutto l’organico; è la vittoria del gruppo e della gente che questa squadra non la abbandona davvero mai.

In giornate come queste si capisce lo splendore del calcio argentino: passione, talento e vero fútbol incorniciati in una Bombonera che non era così bella da troppo tempo.

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