Il Barcellona? Non è un modello da imitare!

Precisazione doverosa. Il Barcellona è la squadra più forte al mondo e, senza ogni ombra di dubbio, è tra le più forti che siano mai esistite nella storia del calcio.

Detto ciò, se si analizza nel suo interno, troviamo tante piccole sfaccettature che, se riguardassero l’Inter o il Chelsea di oggi, farebbero gridare all’incompetenza più totale di presidenti, dirigenti, calciatori, tifosi e mettiamoci pure magazzinieri!

Fonte: flickr,com Foto: Thundershead

Dove vogliamo arrivare?

A far riflettere chi di calcio mastica poco (ma anche chi lo fa molto e male) che non è tutto oro quello che luccica.

Premesso che in Europa ci sono tante realtà che investono tantissimo, senza calcolare le eventuali perdite (vedi Real, City o Psg, giusto per citare qualche esempio), fa specie se si va a guardare in casa di una squadra che molto spesso viene presa a modello, il Barcellona.

Seppur la squadra catalana in questi anni abbia vinto tutto e, per tutto intendiamo anche il torneo parrocchiale dell’Uzbekistan, quello che colpisce è l’assurdo consumo in termini economici di mercato che i Campioni del Mondo hanno sperperato inutilmente, con minusvalenze incredibili che hanno mandato a farsi benedire per non dire altro, il Fair Play Finanziario.

Noi siamo bravi ad esaltare gli altri, dicendo che in Italia non funziona nulla, che gli stadi sono vecchi e fatiscenti, che non investiamo sul vivaio, che il nostro calcio è logoro e ormai lontano anni luce da quello europeo.

E sopratutto se diciamo che bisognerebbe imitare in tutto e per tutto il modello Barcellona.

Ne siamo sicuri?

Parliamo di cifre, non di fumo.

Il tanto osannato Barça, creatore di mille e mille talenti dalla propria “Cantera” (vedi Messi, Xavi ed Iniesta), oltre ad avere tanti pregi, nasconde molti difetti se si pensa ai milioni di euro investiti in malo modo, oscurati dai tanti successi ottenuti in questi anni.

Analizzando il mercato delle ultime stagioni, il club catalano ha speso cifre assurde per gente come Afellay (3 milioni), Chygrinsky (25 milioni), Hleb (21 milioni), Mascherano (22 milioni), Adriano (10 milioni), Maxwell (5 milioni), tutti giocatori che non hanno fatto certo la differenza tra le file blaugrana.

O meglio, c’è chi ha giocato di più, chi meno, ma se si legge il rapporto prezzo-prestazione, ci si rende immediatamente conto di quanto il club abbia toppato!

Ma non è finita, perchè se si passa alle “prime donne”, le cifre cominciano ad essere esorbitanti; basti pensare che Dani Alves, Abidal, Keita, Villa, Fabregas, Sanchez e lo stesso Piquè (prodotto della Cantera, ceduto e riacquistato dal Man Utd) hanno portato via alle casse del Club, più di 190 milioni di euro che, sommati agli acquisti citati prima, portano il totale a sforare i 300 milioni di euro…un’assurdità!

La ciliegina sulla torta è rappresentata dal flop di mercato più grande della storia del calcio, Zlatan Ibrahimovic.

Arrivato in Spagna per la bellezza di 60 milioni di euro, più la cessione di Eto’o, lo svedese ha giocato appena una stagione agli ordini di Guardiola per poi tornarsene mestamente in Italia, venendo ceduto alla “ridicola” cifra di 27 milioni.

Ecco, solo dopo aver quantificato tutti questi numeri, si capisce quanto poco ci sia da osannare (ripetiamo, solo sotto questo punto di vista) l’operato del Club più forte del mondo.

Perchè le vittorie portano tanti soldi, è vero, ma siamo sicuri che alla fine i conti tornano?

Anche perchè giocatori del calibro di Messi, Iniesta e Xavi, saranno pure prodotti della Cantera, ma non guadagnano certo pochi spiccioli; così come non vivono in povertà Fabregas, Xavi, Piquè e compagnia bella.

Allora, la domanda sorge spontanea, direbbe qualcuno.

Il giorno in cui verrà applicato questo benedetto Fair Play Finanziario, siamo sicuri che il Barcellona resterà la squadra più forte del mondo?

 

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