Liga: in testa vincono tutte. Il Barça esagera, Real e Atletico di misura

La ventottesima giornata di Liga non regala nessun cambiamento in classifica ai piani alti, le prime tre delle classe ottengono punteggio pieno nei rispettivi impegni. E se il Barcellona esagera rifilando un sonoro 7-0 all’Osasuna, le due squadre di Madrid vincono col minimo necessario, l’Atletico in casa contro l’Espanyol grazie al gol Diego Costa e il Real in quel di Malaga con la rete decisiva di Ronaldo. Blancos ancora primi a 70 punti, Colchoneros secondi a 67 e Blaugrana terzi a 66.

Fonte Globovisiòn (flickr)
Fonte Globovisiòn (flickr)

Alla Rosaleda, il Real di Ancelotti ottiene tre punti col minimo sforzo. L’inizio è stato dei migliori: a pochi istanti di gioco viene negato un rigore abbastanza netto a Bale, ma dopo qualche minuto a risolvere l’incontro è il solito Cristiano Ronaldo, che al 23′ riceve un pallone dalla destra, mette in mostra un paio di finte delle sue prima di esplodere un destro potente e preciso che non lascia scampo. Centunesima partita con gol con la camiseta blanca per il portoghese. Passano pochi minuti e il pallone arriva dalla sinistra tra i piedi del Pallone d’Oro, peccato che il piede nello specifico fosse quello sinistro, con la conclusione che trova l’opposizione del portiere del Malaga. Nel secondo tempo entrambe le squadre si rendono  pericolose in più di un’occasione, ma il Real in vista del Clasico di domenica prossima (e del ritorno dei quarti di Champions con lo Schalke in settimana) si accontenta dei tre punti e rallenta i ritmi della gara. Al fischio finale è 0-1. La missione in Andalusia è compiuta perfettamente.

L’Atletico Madrid ottiene un altro risultato positivo dopo l’ottima vittoria di pochi giorni fa col Milan in Champions. Agli uomini di Simeone basta un gol per battere l‘Espanyol. All’11’ del secondo tempo Diego Costa riceve un buon filtrante centrale, si trova davanti alla portiere e con freddezza conclude di sinistro, con la palla che gonfia la rete per il vantaggio dei Colchoneros. Non ci sono altri gol fino al fischio finale, ma l’Atletico Madrid svolge perfettamente il compito che aveva e ottiene 3 punti che gli permettono di mantenere il secondo posto, indifferentemente dal risultato del Barcellona del giorno dopo.

Barcellona che ottiene lo stesso risultato delle prime due, ma forse esagera un po’ segnando ben 7 gol all’Osasuna. Apre le danze Messi al 18′, poi Sanchez (al 23′) e Iniesta (al 34′) fanno in modo che si vada al riposo sul 3-0. Di nuovo Messi in rete, al 68′, che poi segnerà la tripletta al minuto 88, non prima però del 5-0 firmato da Tello. Dopo il 6-0 griffato Messi arriva anche il settimo gol con Pedro a tempo praticamente scaduto. Messi dopo i gol odierni diventa il capocannoniere all time del Barcellona scavalcando Alcantara. Per gli uomini di Martino la rotonda vittoria di oggi è indubbiamente una iniezione di fiducia in vista del Clasico di domenica prossima, che deciderà se il Real staccherà definitivamente i Blaugrana, o se questi ultimi potranno portarsi  a -1 e rendere quindi ancora più aperta la lotta allo scudetto in cui sarà indiscusso protagonista fino alla fine anche l’Atletico Madrid. La Liga si appresta a vivere 10 giornate di fuoco, con la differenza rispetto agli anni scorsi c’è un concorrente in più per il titolo di campioni di Spagna.

Per quanto riguarda le restanti gare, da segnalare il pareggio a reti involate del Betis Siviglia vincente giovedì nel derby col Siviglia di Europa League contro l’Elche.  I biancoverdi rimangono ultimi in solitaria a 19 punti. Siviglia momentaneamente sesto dopo la vittoria per 4-0 contro il Valladolid penultimo insieme all’Almeria. In coda Rayo Vallecano che batte proprio l’Almeria per 3-1 allontanandosi, anche se di poco, dalla zona pericolosa. Il Valencia invece perde 1-0 in casa del Real Sociedad, che adesso è quinto in piena zona Europa League. Venerdì Getafe-Granada finì 3-3, mentre sabato pomeriggio  il Celta Vigo superò il Levante per 0-1. Domani completerà il turno Villareal-Bilbao.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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