Ancelotti: “Il PSG ha convinto con il progetto, non con i soldi”

Carlo Ancelotti, nell’intervista esclusiva a Goal.com, ha rivelato che i “top player” che sono stati acquistati dal Paris Saint-Germain non hanno sposato il club parigino per soldi, ma perchè motivati dall’ambizione del club parigino di diventare una delle grandi d’Europa.

Foto Новикова Юлия - Fonte wikipedia.org
Foto Новикова Юлия – Fonte wikipedia.org

Nel corso delle ultime tre finestre di mercato, il PSG ha speso oltre 200 milioni di euro, acquistando giocatori del calibro di Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, Pastore e Menez; ma Ancelotti insiste sul fatto che la motivazione principale di questi giocatori non è stata assolutamente di ordine finanziario e che il PSG è diventato un club capace di convincere anche le stelle più brillanti del panorama calcistico. Riguardo a Ibra, ultima stella arrivata, Carletto ha spiegato che “non è stato difficile” convincerlo a firmare per il club francese spiegando che : “Tutti parlano dei soldi che il PSG paga a questi giocatori, ma io credo che la cosa più importante sia il progetto – ha detto Ancelotti – Ibrahimovic guadagna da noi gli stessi soldi che prendeva in Italia, Thiago Silva e Lavezzi lo stesso. Qui però c’è un progetto speciale, nel quale ogni giocatore è coinvolto”. Il PSG, acquisito dalla Qatari Investment Agency nell’estate del 2011, ha intenzione di diventare una delle potenze calcistiche d’Europa e con i milioni di euro entrati nelle casse del club dei nuovi proprietari sognare non è proibito. L’obiettivo principale è quello di portare la squadra transalpina nell‘olimpo del calcio europeo e mondiale, ma per fare questo non bisogna avere fretta. Bisogna operare in modo graduale affinché il PSG avvicini i big-team europei ha detto Ancelotti, il quale prosegue dicendo:“Stiamo lavorando per questo e io sono convinto che sia un obiettivo che riusciremo a raggiungere presto, perchè abbiamo tante possibilità d’investimento e abbiamo una proprietà che è fortemente motivata a costruire una grande squadra. Questa è la ragione per cui io sono qui: la possibilità di costruire una squadra fortissima non solo per il campionato francese ma anche per l’Europa”. L’allenatore di Reggiolo parla poi dell’uomo che guida il progetto: il presidente del club Nasser Al-Khelaifi, definendolo come ”una persona molto gentile, che ama il calcio e ora, ovviamente, il PSG. E’ davvero entusiasta, molto motivato, molto giovane, e con lui ho un rapporto molto buono. Ha capito che costruire una squadra forte non è cosa facile. Non è sufficiente comprare giocatori molto importanti, si ha bisogno di tempo per amalgamare il gruppo, questa è la cosa più importante nel calcio”. Parlando di traguardi da raggiungere in questa stagione mister Carlò si è espresso così: “La priorità è vincere il campionato di Ligue 1 ed essere competitivi in Champions League, ma è la prima volta dopo tanto tempo che questo club gioca nuovamente in Champions League e non sappiamo come sarà il nostro percorso in questa competizione perchè, sebbene creda che potremo fare molto bene, la Champions è una competizione molto particolare. Partita dopo partita capiremo cosa potremo fare in questa stagione”. Se il PSG supererà il girone e avanzerà nel tabellone della massima competizione europea potrebbe trovarsi di fronte il Chelsea, ex squadra del Carletto nazionale, ma il pensiero di incontrare eventualmente i Blues sulla sua strada non lo spaventa e parla della sua esperienza oltre “la Manica” molto positivamente: “E’ stata la mia prima esperienza nel calcio fuori dall’Italia e ho trovato nel Chelsea un club fantastico e una straordinaria atmosfera nella Premier League. Ho un ricordo molto bello di quel periodo, non so se è stato poi troppo breve. Ho un bel ricordo dei giocatori che ho avuto lì, del club, dell’atmosfera che si respira nel calcio inglese. La Premier League, in questo momento, è il campionato più bello d’Europa proprio per la sua atmosfera, che è molto bella. Non c’è violenza, la gente è felice di andare allo stadio e gli stadi sono stupendi”. Non credo ci siano parole da aggiungere a ciò che ha detto l’allenatore dei parigini, il quale ha spaziato su diversi campi di interesse, quindi non resta che dire…Bonne chance monsieur Carlò.

 

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