Sir Alex Ferguson, la storia di una leggenda

8 Maggio 2013, una data destinata a rimanere impressa nella storia del calcio. Una data che rappresenta la fine di uno splendido ciclo, quello del Manchester United di Alex Ferguson. L’allenatore scozzese, da oltre un ventennio alla guida del prestigioso club inglese, ha deciso di chiudere la sua carriera da allenatore vincendo uno scudetto totalmente meritato. Mentre si scatena il toto-panchina per il successore del manager, noi di Soccer Magazine vogliamo ripercorrere con attenzione la storia di uno dei migliori allenatori di tutti i tempi: 38 sono infatti i trofei vinti da Sir Alex alla guida del Manchester United, 49 in totale contando gli altri, un numero impressionante, ma frutto di una carriera modello per l’intero mondo calcistico.

IL CALCIO GIOCATO

Foto Austin Osuide - Fonte wikipedia.org
Foto Austin Osuide – Fonte wikipedia.org

Come quasi tutti gli allenatori, anche Alex Ferguson ha iniziato giocando a calcio, precisamente con il ruolo di attaccante. Nel 1958 fa il suo esordio nel Queen’s Park (la più antica società scozzese). Passa dunque al Saint Johnstone, dove segna regolarmente facendosi apprezzare per le sue doti di cannoniere. Una prima curiosità della sua carriera avviene proprio in questa squadra: essendo il club sull’orlo del fallimento e non avendo l’allenatore fondi per ingaggiare attaccanti, viene convocato Ferguson che nella partita contro il Rangers segna una clamorosa tripletta che porta alla vittoria la propria squadra. Si trasferisce quindi al Dumferline. In 10 anni di carriera da giocatore, seppur tra serie inferiori e maggiori, Ferguson colleziona un discreto bottino di 100 gol. Nel 1966 consegue il primo grande record personale, laureandosi capocannoniere della massima divisione scozzese con 31 gol. Nel 1967 si trasferisce dunque al Ranger Football Club per la modica cifra di £65,000, mettendo a segno ben 25 gol in due anni. Nel 1969, prima di passare al Falkirk (dove tra l’altro ricopre l’incarico di allenatore-giocator), Ferguson ha l’opportunità di trasferirsi al Notthingam Forest, ma rifiuta sotto consiglio della moglie. Decide quindi di chiudere la carriera da calciatore nel 1974 nell’Ayr United, con oltre 150 g0l siglati in Scozia.

GLI ESORDI IN PANCHINA

L’esordio da allenatore avviene nel 1974 all’età di 32 sulla panchina dell’East Stirlinghshire, dove firma un contratto di £40 a settimana. Qui inizia a farsi rispettare soprattutto per il suo carattere fermo e rigido, tanto che un suo giocatore in seguito affermerà di “non aver mai avuto paura di nessuno, ma Ferguson all’inizio era un bastardo spaventoso”.  Nell’Ottobre dello stesso anno viene notato dal St.Mirren, una squadra piuttosto prestigiosa, ma in posizioni di classifica piuttosto basse. Ferguson accetta di trasferirsi nel nuovo club, sebbene si sentisse ancora molto legato all’East Stirlingshire. Qui avviene il primo capolavoro del tecnico scozzese: raccoglie il club in posizioni basse e nel giro di 4 anni, scovando talenti superbi e impostando un modulo di gioco solido, riesce a portare la squadra nella massima divisione scozzese. La sua avventura con la società si interrompe bruscamente nonostante i discreti risultati conseguiti, con lo staff dirigenziale che dopo aver accusato Ferguson di modifiche irregolari ai contratti dei tesserati e di non sapere gestire uno spogliatoio, esonera il tecnico al termine della stagione. Il gioco di Ferguson però trova tanti estimatori e nel Giugno del 1978 si accasa all’Aberdeen,  dove nel 1980 vince il campionato a discapito di un inizio di stagione piuttosto travagliato sotto il punto di vista economico. Viene soprannominato “Fergie il Furioso” per la sua alta disciplina, sebbene i giocatori inizino ad affezionarsi al proprio tecnico. Nel 1982 aggiunge un altro titolo al suo palmares, ottenendo la Coppa di Scozia. Rifiuta anche una proposta dei Wolves poiché dichiara di non essere ancora giunto al capolinea della propria avventura tecnica. I risultati della sua scelta si vedono nella stagione calcistica 1982-83, quando porta l’Aberdeen ad un clamoroso triplete: la squadra scozzese conquista Coppa di Scozia, Coppa delle Coppe (eliminando prima il Bayern Monaco e poi il Real Madrid in finale) e Supercoppa Europea (battendo l’Amburgo in finale). Ferguson non si ferma più e fa incetta di titoli negli anni successivi: nel 1984 centra il double con la vittoria di campionato e coppa nazionale, l’anno seguente conclude con la vittoria del campionato. Prima di andarsene conquista nuovamente due coppe: Coppa di Scozia e Coppa di Lega. Le sue grandi qualità da manager sono ormai note a molti e diverse squadre si fanno avanti per tentare di ingaggiarlo, senza risultato; tra le tante ancora WolvesArsenalTottenham Rangers.

LA PARENTESI CON LA SCOZIA

Ferguson ha anche allenato, seppur per pochi mesi, la nazionale scozzese, venendo eliminato comunque al primo turno dei Mondiali del 1986.

L’ARRIVO AL MANCHESTER

Il 6 Novembre del 1986 Alex Ferguson, dopo aver vinto praticamente tutto in Scozia, arriva al Manchester United con grande entusiasmo. Il primo anno si conclude senza titoli con un piazzamento a metà classifica. Nella stagione 1987-88 Ferguson conquista invece un buon secondo, concludendo alle spalle di quello che sarà il più grande rivale di tutta la sua carriera: il Liverpool. I risultati stentano ad arrivare e la terza stagione (1988-89) si conclude con un misero undicesimo posto. Il primo successo arriva dopo tre anni e mezzo alla guida del club, nel 1990, quando lo United vinse l’FA Cup in finale per 1-0 contro il Crystal Palace. Nel 1991 lo United vinse la Coppa delle Coppe in finale contro il Barcellona (2-1) con Ferguson che fece una promessa ai tifosi del club: la vittoria del campionato nella stagione seguente. Lo scozzese organizzò dunque una piccola rivoluzione: arrivarono nel club inglese molti giocatori come ad esempio Schmeichel e Parker e furono promossi in prima squadra giovani promesse come Ryan Giggs. La squadra vinse una Coppa di Lega e la Supercoppa Europea ai danni della Stella Rossa Belgrado. In campionato tuttavia la promessa di Ferguson non fu rispettata e i suoi ragazzi conclusero il campionato in seconda posizione. L’allenatore nell’estate del 1992 scese sul campo del mercato in prima persona per trovare un attaccante che gli garantisse molti gol, ma non andò oltre l’acquisto di Dion Dublin. Nel mercato di riparazione del 1993, l’allenatore ebbe un’intuizione deliziosa: acquistare Eric Cantona. Il francese presto prese confidenza col compagno Mark Hughes, conducendo il Manchester United alla vittoria dello scudetto. Il 1993 fu l’anno di slancio per la carriera del club inglese e del tecnico scozzese. Nell’estate dello stesso anno arrivò nella rosa dei diavoli rossi Roy Keane come degno sostituto di di Bryan Robson. La vittoria del secondo campionato di fila non fu mai messa in dubbio in quella stagione: il Manchester dominò la testa della classifica dall’inizio alla fine. Piccola curiosità: nel 1993-94 fu introdotto il premio di miglior tecnico del mese. Indovinate un po chi lo vinse per la prima volta? Ovviamente lui: Alex Ferguson. Primo double anche in terra inglese per il manager, che vinse campionato ed FA Cup (con un 4-0 nei confronti del Chelsea). La stagione seguente (1994-95) nonostante una campagna acquisti mirata e il passaggio in prima squadra di alcuni giovani (ScholesNeville Butt), lo United ottenne un secondo posto in campionato e una finale persa in FA Cup. Nella stagione del 1995-96, Ferguson fu aspramente criticato per aver lasciato partire tre grandi campioni (Ince, Hughes e Kanchelskis) senza averli prontamente rimpiazzati. Il tecnico provò comunque ad effettuare qualche acquisto di grande caratura, tentando di prendere tra gli altri Roberto Baggio, invano (si trasferì poi al Milan). La linea seguita dal club per quella stagione fu quindi quella di insistere sui giovani dalle belle speranze, evitando costi eccessivi ed inutili; per tale motivo furono integrati in prima squadra, definitivamente, Gary NevillePhil Neville, David Beckham, Paul Scholes Nicky Butt. La stagione prese dunque il via con una sonora sconfitta contro l’Aston Villa e Alan Hansen disse che lo United non avrebbe vinto nulla con quei ragazzini. La squadra inanellò comunque una serie positiva di risultati nel bel mezzo del campionato e riuscì a ripetere i successi dell’anno precedente, ottenendo un altro double (Campionato-FA Cup) e un conseguente record: era la prima squadra ad ottenere un double per due anni consecutivi. La marcia di Ferguson, così come nell’Aberdeen, sembrava praticamente ingranata. Per la stagione 1996-97 il Manchester perse il capitano Steve Bruce, che lasciò la fascia a Cantona ed il numero 7 ad un astro nascente nel panorama calcistico quale David Beckham. Arrivò in quella stagione il quarto titolo in cinque anni di successi e il raggiungimento della semifinale in Champions League (poi persa contro il Borussia Dortmund che vinse la coppa). La notizia più difficile da digerire, in ogni caso, fu quella del ritiro di Cantona a fine stagione che lasciava l’attività agonistica all’età di 30 anni. La stagione del 1997-98 vide invece il Manchester raggiungere il secondo posto in campionato alle spalle dell’Arsenal, nonostante degli ottimi acquisti come Solskjaer, Johnsen, Sheringham e Berg. Ferguson decise di insistere ancora sul mercato e nell’estate del 1998 acquistò per un totale di 30 milioni l’attaccante Yorke, il difensore Stam e Blomqvist. La campagna acquisti diede ancora una volta ragione a Ferguson che portò a Manchester un inaspettato e sorprendente treble con la vittoria della Premier League, FA Cup e Champions League. La squadra di quella stagione rispecchiava totalmente il carattere dell’allenatore: tenace, coraggiosa, solida e soprattutto combattente. Molte furono le partite vinte in rimonta e in sofferenza (come dimenticare Juve-Manchester in Champions, Arsenal-Manchester in FA Cup e la memorabile finale a Barcellona vinta in rimonta, a tempo scaduto, contro il Bayern Monaco). Oltre a fare incetta di titoli calcistici, Ferguson ricevette anche vari riconoscimenti, come ad esempio Manager dell’anno in più competizioni, miglior allenatore di club, Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico e molto altro ancora. Al Manchester non riuscì la vittoria della Supercoppa (persa contro la Lazio), subito riscattata dalla conquista della Coppa Intercontinentale (vinta contro il Palmeiras). In Inghilterra ormai diventò un monologo: lo United vinse anche i titoli delle stagioni 1999-00 e 2000-01. Se in campionato tutto andava a gonfie vele, in europa però i ragazzi di Ferguson furono stoppati da Real Madrid prima (2000) e Bayern Monaco dopo (2001). La stagione 2001-02 si concluse con un terzo posto del Manchester United, resosi comunque protagonista di una rimonta imperiosa, dal momento che a Dicembre si trovava all’undicesimo posto; FA Cup e Champions non andarono meglio, con la squadra inglese sempre lontana da traguardi importanti. Prima della campagna acquisti estiva Ferguson scelse comunque una colonna portante per la propria difesa, ingaggiando Rio Ferdinand. Ancora una volta il tecnico scozzese fece un miracolo nella stagione 2002-03: proprio quando la stagione sembrava assegnare il titolo della Premier all’Arsenal, il Manchester United intraprese una serie di 10 vittorie ed 1 pareggio, beffando la squadra londinese e conquistando l’ottavo titolo in 11 anni. La stagione seguente vide il Manchester conquistare solamente l’FA Cup, continuando comunque un’ottima striscia positiva di titolo in Inghilterra. Un grande manager si riconosce proprio in questi momenti e chi meglio di Alex Ferguson per rifondare una squadra e condurla di nuovo alla vittoria? La stagione 2003-04 vide una nuova riforma, con gli innesti dei vari Djemba-Djemba, Kleberson e soprattutto Cristiano Ronaldo. In Gennaio si aggiunse alla rosa anche Louis Saha. Dopo un anno di transizione, la campagna acquisti della stagione seguente (2004-05) vide altri due acquisti importanti come Wayne RooneyGabriel Heinze. Il processo di rivoluzione venne ben studiato da Ferguson che, attraversato un 2005 sterile con l’eliminazione in tutte le competizioni ed avendo subito l’addio di Keane, ingaggiò in rosa il portiere Van der Sar Park Ji Sung in estate e Vidic ed Evra nella finestra di riparazione. Conclusa la stagione 2005-06 con una qualificazione in Champions League, il secondo posto in campionato e la vittoria della Coppa di Lega, Ferguson acquistò anche Carrick. Intanto giungeva il momento per Ferguson di festeggiare, il 6 Novembre 2006, il 20esimo anno alla guida del prestigioso club inglese. La stagione 2006-07 si concluse con l’ennesima vittoria del titolo da parte del Manchester United, sconfitto comunque ai rigori in FA Cup a causa di un gol di Drogba; fu eliminazione anche in Champions League, questa volta a causa del Milan. Nella massima competizione europea è comunque da ricordare un 7-1 inflitto alla Roma nel Teatro dei Sogni, l’Old Trafford. La stagione 2007-08 fu una della più feconde per i Red Devils, che cominciarono il mercato ingaggiando Hargreaves, NaniAnderson ed infine il colpo di mercato rappresentato da Carlos Tevez. La squadra, che Ferguson dichiara la migliore da lui allenata in tutti i tempi, vince prima la Supercoppa contro il Chelsea, quindi il titolo di Inghilterra ed infine la Champions League. Curiosità: in tutte e tre le competizioni, il degno avversario è stato sempre il Chelsea. Ryan Giggs, nel giorno della finale di Champions League, raggiunge e supera il record di presenza in maglia rossa precedentemente detenuto da Bobby Charlton. La stagione 2008-09 vede subito i Red Devils impegnati sotto vari fronti. Parte male il cammino della squadra inglese che viene sconfitta in Supercoppa europea dallo Zenit San Pietroburgo, ma si riscatta con la conquista della seconda Coppa Intercontinentale ai danni della Liga De Unione Quito. Arriva anche la vittoria della Supercoppa d’Inghilterra, vinta ai rigori contro il Portsmouth. Il Manchester United di Alex Ferguson sembra inarrestabile e conquista, oltre alla Coppa di Lega battendo il Tottenham, anche il nuovo titolo di campione di Inghilterra. L’unica sconfitta arriva in Champions League, a Roma, contro il Barcellona. La stagione 2009-10 vede un addio clamoroso in estate: Cristiano Ronaldo passa per 93 milioni di euro al Real Madrid. Il tecnico scozzese comunque non si sbilancia con le offerte, portando a casa Owen e Valencia. I debiti sembrano soffocare la società inglese amministrata dalla famiglia Glazer, ma la squadra del maestro scozzese non ne risente minimamente e vince la Coppa di Lega contro l’Aston Villa. Secondo posto in campinato ad un solo punto di distanza dal Chelsea ed eliminazione ai quarti di Champions League per mano del Bayern Monaco. La stagione 2010-11 si apre con la vittoria della Supercoppa d’Inghilterra contro il Chelsea e prosegue con una vittoria del campionato, il diciannovesimoesimo per i Red Devils che passano quindi il Liverpool fermo a quota 18. Il Barcellona, tuttavia, resta un incubo per la squadra inglese che viene nuovamente battuta in finale per 3-1. Il resto è storia recente: nel 2011-12 l’eliminazione in Champions League ed un secondo posto (primo, a pari punti con il Manchester City detentore della miglior differenza reti) in campionato. L’estate 2012-13, rivelatasi poi l’ultima per Ferguson, porta il tocco di classe del maestro scozzese con gli acquisti di Kagawa Robin van Persie. Il 22 Aprile 2013 il Manchester si laurea per la ventesima volta Campione d’Inghilterra.

L’8 Maggio 2013 in fondo non è una data come tutte: è la fine di un ciclo calcistico durato un trentennio, colmo di vittorie, bel calcio, stile ed eleganza che solo Sir Alex Ferguson sapeva mostrarci. 49 trofei che ha conquistato con determinazione assoluta e con quel 4-4-2 solido ed imperioso. 1 Scottish First Division, 3 Campionati Scozzesi, 4 Coppe di Scozia, 1 Coppa di Lega scozzese, 13 Campionati Inglesi, 5 Coppe d’Inghilterra, 4 Coppa di Lega inglese, 10 Charity Shield, 2 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, 2 Supercoppa Uefa, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa del Mondo per Club oltre a 1 Presidential Award (individuale), 10 Allenatore della Premier League del’anno (individuale), 3 Allenatore dell’anno League Managers Association (individuale), 1 Allenatore del decennio League Managers, 2 Allenatore dell’anno IFFHS, 3 Onze d’or al miglior allenatore europeo dell’anno ed 1 Miglior Allenatore del Mondo del XXI secolo IFFHS.

L’8 Maggio 2013 è una data che rimarrà per sempre impressa nelle menti degli amanti del calcio, la data in cui un signore del calcio è uscito di scenda da vincente e con la classe che lo ha sempre contraddistinto.
Grazie, Sir Alex.

 

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