Il curioso caso di Diego Forlan

E’ arrivato in Italia in punta di piedi, senza il clamore riservato ai grandi campioni. Eppure lui, Diego Martin Forlan Cerezo, detto “Cachabacha” per la somiglianza con un celebre cartone animato sudamericano, campione lo è per davvero. Lo è grazie al pallone d’oro dei mondiali conquistato in Sud Africa, lo è per la valanga di gol che ha segnato rispettivamente nei campionati argentino, inglese, spagnolo e con la maglia della “celeste”.

Fonte: articularnos.com

A trentadue anni è entrato nella famiglia nerazzurra con il pesante compito di attutire il colpo, di lenire il dolore e ricucire i cuori a pezzi dei tifosi nerazzurri dopo la partenza di Samuel Eto’o. E’ arrivato a Malpensa con i suoi riccioli d’oro e lo sguardo quasi perso di chi si mostra onorato di vestire una maglia così importante. Ne avrebbe di motivi, il ”Cacha” , per ostentare una maggiore sicurezza e spavalderia davanti ai giornalisti: lui invece si mostra umile, quasi a dimenticare i 206 gol in carriera fra club e nazionale. Ma a molti, questo non basta. Non sono pochi coloro che, chissà per quale oscuro motivo, si mostrano a dir poco scettici su questa operazione di mercato, non dandole il giusto peso. Probabilmente i suoi trentadue anni, pesano di più delle sue prestazioni in campo, nonostante la modesta cifra versata da Massimo Moratti nelle casse dei “colchoneros“. Proprio lui, il numero uno nerazzurro, colui che probabilmente più di tutti ha insistito per il suo acquisto, non si dà pace per il clamoroso errore di cui si è venuti a conoscenza solo recentemente. Lui però, sicuramente è già al corrente del responsabile della gaffe, che rimanda interisti e non agli anni di “Vampetiana”memoria, periodo in cui l’Inter, causa numerosissimi errori di mercato e alcune brucianti sconfitte, in quanto a battute e barzellette, probabilmente era seconda solo a Carabinieri e dottori. Ciò che emerge per adesso da tutta questa vicenda, è una situazione poco chiara. Tanto per essere una volta di più in simbiosi con l’indimenticato Special One, nella mente di ogni tifoso interista frulla una sola parola in merito a tutta questa vicenda: Porqué? Porqué nessuno sapeva niente? Porqué tutti i migliori giornali e telegiornali sportivi durante la trattativa che ha portato il biondissimo attaccante a Milano non hanno mai fatto parola di quel maledetto Atletico Madrid – Stromsgodset? Porqué nessuno dei dirigenti si è preso la briga di controllare scrupolosamente il regolamento UEFA? Per adesso, a sapere come realmente sono andate le cose sono davvero in pochi e nessuno vuol dare delle risposte. L’arcano più arduo da svelare è il motivo per cui un giocatore così forte, sicuramente un campione dentro e fuori dal campo, sia stato così sottovalutato da dirigenti, giornalisti e da qualche (pseudo)tifoso, sia sul piano prettamente tecnico, sia sul piano “burocratico”. Tutti i tifosi interisti aspettano risposte sperando che alla figuraccia europea rimediata a livello amministrativo non ne seguano altre sul campo, durante la fase a gironi. Per scongiurare il pericolo, in attesa del “Cacha”, il popolo nerazzurro non può fare altro che affidarsi a tutti coloro che in quella lista Champions ci sono entrati per davvero, riservando una particolare attenzione ad un altro Diego: anche lui due anni fa arrivò in punta di piedi, senza il clamore riservato ai grandi campioni…

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