Il personaggio della settimana, Champions League: Arjen Robben

23 gennaio 1984: nasce una leggenda del calcio olandese ed internazionale, una stella destinata a risplendere di luce propria e raggiungere il tetto del mondo macinando successi e frantumando record su record, un ragazzino con la grande passione per il calcio che riesce a realizzare passo dopo passo il suo sogno più grande.

Arjen Robben  Foto di Rayand - Wikipedia
Arjen Robben
Foto di Rayand – Wikipedia

Parliamo del personaggio Champions della settimana, Arjen Robben, centrocampista della corazzata tedesca del Bayern Monaco e capitano della nazionale orange, che ha lasciato il suo inconfondibile segno anche ieri, nel match vinto per 5-1 contro un Arsenal sempre più in crisi nell’avventura contro i grandi d’Europa. La classe, la qualità, la fenomenale progressione palla al piede. Il dribbling imprendibile, l’imprevedibilità del campione, l’innata velocità di Robben, vera punta di diamante nell’organico tedesco, ha minato le fondamenta della resistenza inglese: il campione olandese, sebbene sia entrato in campo al 55’ al posto di Coman, sigla infatti dopo soli 37 secondi il quarto gol del Bayern beffando con un velenoso sinistro a giro su assist di Alaba, che con il tempo è diventato una delle sue armi migliori, un colosso come Cech.

Anche il campione olandese, scelto da noi quest’oggi, quindi, è protagonista della manita tedesca ai danni dei Gunners, che vedono a loro volta molto più difficile e lontana la qualificazione. Facilmente adattabile ad ogni ruolo, sfruttando le sue poliedriche qualità, Robben passa dalla gestione del centrocampo, a proporsi come esterno o puro attaccante con la semplicità che contraddistingue un grande campione come lui. Il talento made in Olanda, nasce nella piccola periferia di Bedum dove inizia a muovere i suoi primi passi in ambito calcistico, per poi approdare nella stagione 1999-2000 al Groningen, un’esperienza estremamente importante nel suo palmares e che gli regalerà anche la soddisfazione, dopo il debutto, di essere insignito del premio “Giocatore dell’anno”.

La svolta per Robben, giunge però poco dopo, con il trasferimento del giovane al prestigioso club del PSV Eindhoven, dove riesce ad imporsi come promettente astro nascente del calcio mondiale centrando con la nuova squadra il 17 esimo trofeo in Eredivise, e soprattutto con il passaggio al Chelsea, che frutta ben 18 milioni di euro. L’avventura oltremanica non inizia sicuramente nel modo migliore: Robben è infatti costretto a rimandare il suo esordio al 2004 dopo aver rimediato un serio infortunio contro la Roma che lo costringe ad un forzato riposo e che gli varrà il sopranome di “giocatore di cristallo”, per l’eccessiva frequenza di stop, verificatesi nel corso della sua lunga carriera.

In Premier League infatti, Arjen disputa nella stagione 2004-2005 soltanto 18 gare ed è costretto a assistere da spettatore sia alla corsa al titolo del Chelsea in campionato, sia nei match che regalano agli inglesi l’accesso alle semifinali in Champions. L’anno dopo il talento orange si riscatta dalle conseguenze del suo fato avverso ed è pronto a tornare a solcare il manto erboso dello Stamford Bridge da protagonista, contribuendo a scrivere una pagina storica ed indimenticabile per il suo club: la seconda vittoria consecutiva dello scudetto. Diventa poi uno degli acquisti più costosi del Real Madrid e per due anni veste la maglia delle Merengues ma durante l’esperienza spagnola rimane vittima dell’ennesimo infortunio: stiramento rimediato in una gara con la nazionale olandese che lo tiene fermo per circa sei settimane. Il suo nome è indiscutibilmente legato alla sua nazionale, con la cui maglia Robben ha regalato tante emozioni e tanti gol agli olandesi.

Fonte: Дмитрий Неймырок/Dmitriy Neymyrok/Dmitrij Nejmyrok - wikipedia.org
Fonte: Дмитрий Неймырок/Dmitriy Neymyrok/Dmitrij Nejmyrok – wikipedia.org

 

Arjen debutta in Nazionale maggiore il 30 aprile 2003, a 19 anni, nel corso di un’amichevole contro il Portogallo. Con la maglia orange ha in seguito preso parte al campionato d’Europa 2004, e al campionato del mondo 2006, per essere poi tra i convocati della Nazionale olandese di Marco van Basten per Euro 2008. Brutto l’episodio del 2010: il 5 giugno 2010 segna una doppietta nel corso di una amichevole vinta 6-1 contro l’Ungheria, ma nella stessa partita si infortuna e rischia di saltare i Mondiali del 2010 svolti in Sudafrica, a cui era stato convocato. Nella finale contro la Spagna, persa per 1-0 nei tempi supplementari, è ricordato soprattutto per aver sprecato clamorosamente un’occasione da gol davanti al portiere spagnolo Casillas.

Viene convocato agli Europei del 2012 in Ucraina e Polonia, in cui la sua squadra esce ai gironi e Partecipa al mondiale 2014 in Brasile, dove si farà nuovamente notare per le sue qualità tecniche e dove l’Olanda chiuderà vincendo la medaglia di bronzo, dopo la vittoria sui padroni di casa del Brasile nella finalina per il terzo posto. Ma veniamo all’attuale esperienza con uno dei club protagonista della Bundesliga e del calcio.

La love story con il Bayern Monaco inizia il 28 agosto 2009: il Bayern acquista il suo numero 10 per circa 25 milioni di euro e il giocatore conclude la prima stagione come miglior giocatore stagionale della Bundesliga. Sempre a seguito dell’infortunio rimediato con la nazionale olandese durante il Mondiale 2010, Robben non comincia subito la stagione seguente. Il 26 ottobre 2010 è inserito nella lista dei 23 candidati al Pallone d’oro, dove si qualifica quattordicesimo e ritorna in campo nel gennaio 2011. Nella stagione 2011-2012 col Bayern raggiunge la finale di Coppa di Germania, persa però per 5-2 con il Borussia Dortmund, e quella di Champions League, persa invece contro il Chelsea ai tiri di rigore.

Ricco di trofei per il suo palmares è stato il 2013: dopo aver vinto la sua seconda Bundesliga, il 25 maggio decide, con una rete all’89º minuto, la finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, regalando al Bayern Monaco la sua quinta Coppa dei Campioni e il 1º giugno 2013 vince anche la sua seconda Coppa di Germania, ottenendo il treble con la compagine bavarese. Nel corso dell’annata la squadra bavarese conquista altri titoli: la Supercoppa UEFA, la Coppa del mondo per club, la Bundesliga e la Coppa di Germania. Il 26 aprile 2015 vince il terzo campionato consecutivo con il Bayern, il quarto della sua carriera, ed ora con la caparbietà del vero fuoriclasse si appresta a segnare ancora il suo nome nella storia del club tedesco.

Ne sono dimostrazione le ultime prestazioni in campionato ma anche in Champions League, come l’ultima, quella di ieri sera, giocata all’Allianz Arena contro l’Arsenal di Wenger. Una certezza del reparto avanzato, una garanzia per Guardiola, un giusto mix di esperienza e classe quelli di Robben, che sono ingredienti fondamentali per una compagine ben assortita come il Bayern Monaco che si candida a raggiungere grandi obiettivi in chiave Champions e non solo. Con Robben e compagni, la squadra di Guardiola ha tutti i mezzi giusti per raggiungere qualsiasi traguardo con questa temibile rosa, in cui la bandiera olandese è riuscita e riesce tuttora a convincere e vincere.

A cura di Valeria Cardarano e Martina Manta.

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