Napoli-Marsiglia 3-2, le pagelle dei francesi. Talento Thauvin, Valbuena luci ed ombre.

Cuore Napoli. Gli azzurri vincono a fatica sul Marsiglia per 3-2. Al vantaggio iniziale di Andrè Ayew, i padroni di casa rispondono con Inler (goal capolavoro) e Higuain.

André Ayew fonte foto: Wikipedia - Amarhgil
André Ayew fonte foto: Wikipedia – Amarhgil

Dopo il pareggio del gioiellino Thauvin, la formazione di Benitez trova la vittoria ancora grazie al “Pipita” Higuain, che capitalizza al meglio un assist di Mertens. Napoli primo a nove punti nel girone, a pari merito con l’Arsenal corsaro a Dortmund. Marsiglia cenerentola del gruppo a zero punti, ormai fuori dai giochi. Ecco le pagelle dei francesi.

PAGELLE MARSIGLIA:

Mandanda 5.5: Subisce tre goal su cui non ha particolari colpe. Sul secondo, il pallone gli passa tra le gambe, ma il tiro di Higuain è forte e ravvicinato. Detto questo, sembra poco reattivo nel complesso. Compie una bella parata su Fernandez, unico intervento rilevante.

Abdallah 5: Nonostante il fisico imponente, dimostra di avere grande corsa e agilità. Nei primi venti minuti non disdegna qualche discesa offensiva. Col passare dei minuti però cala, inghiottito dalle ripartenze avversarie.

N’Koulou 6: Si capisce perchè sia un obbiettivo del Napoli per la difesa. Ordinato tatticamente, arcigno in copertura, comanda la difesa con ordine. Sbaglia con tutta la linea difensiva in occasione del terzo goal: il pacchetto arretrato sale male lasciando in gioco Mertens.

Diawara 6: Il voto potrebbe essere anche più alto, se non fosse per la leggerezza con cui colpisce il pallone di testa sulla prima rete di Higuain. Attento nelle chiusure, preciso negli interventi. Questo lungagnone mostra un’ottima reattività. Altro difensore da tenere d’occhio.

Morel 5: Comincia bene, finisce male. All’inizio si rende protagonista di qualche spunto interessante in chiave offensiva. Successivamente presidia la fascia con timidezza, soffrendo i continui tagli di Callejon.

Cheyrou 6:  Costruttore della manovra ospite. Col suo sinistro dirige l’orchestra di Baup, dettando i tempi dell’azione. Prezioso anche in fase di ripiegamento, usando le maniere forti quando serve. Ottimo centrocampista, non c’è che dire.

Romao 5.5: Nella prima parte tiene in scacco Pandev, seguendolo ovunque. Le mezze punte partenopee patiscono la marcatura del cagnaccio togolese. Scompare alla distanza, non riuscendo più a fare filtro come in principio.  L’orologio scorre, e la mobilità degli avversari gli crea dei problemi. (dall’ 82′ Lamina s.v: un tiro fuori e nient’altro)

Thauvin 6.5: Il migliore dei suoi insieme ad Andrè Ayew. L’astro nascente del calcio francese gode dell’ attenzione di mezza Europa e nel catino di Fuorigrotta si rendono subito conto del motivo. Crea numerosi grattacapi ad Albiol e compagni. Di base parte a destra, ma spesso svaria su tutto il fronte d’attacco. Firma il goal del momentaneo 2-2 anticipando Armero con destrezza. Talento, furbizia e scaltrezza: questo ragazzo arriverà lontano.

Valbuena 5.5: Si accende ad intermittenza. Nei primi scampoli di partita è incontenibile. I suoi continui dialoghi con i fratelli Ayew mandano in crisi l’avversario. Poi però qualcosa cambia. Perde la palla (forse subendo fallo) con cui Inler innesca l’azione del 2-1 azzurro e si deprime. Dalla mezz’ora in avanti è un altro giocatore, anche se ogni tanto s’inventa qualcosa. Luci ed ombre appunto. (dal 57′ Payet 6.5: firma l’assist per il goal di Thauvin. Buon impatto sulla partita. Disputa una vivace mezz’ora)

A. Ayew 6.5 (il migliore): Il figlio di Abedi Pelè è l’ultimo ad arrendersi. Parte dietro al fratello, in posizione centrale nel trio di trequartisti francesi, ma  è onnipresente. Ispira la manovra e spesso cerca anche di finalizzarla. Sblocca il match di testa su calcio d’angolo, anticipando Maggio. Gioca praticamente a tutto campo, liberandosi dalle marcature avversarie. Cuore ed orgoglio. Highlander.

J. Ayew 5.5: Non ha la stessa verve del fratello. Gioca da prima punta, cercando di far salire la squadra ed aprire spazi per i compagni. Ci riesce poche volte, soffrendo la coppia centrale napoletana: Albiol e Fernandez non concedono quasi nulla. Lascia il campo a Gignac dopo oltre un’ora. (Dal 67′ Gignac 6: Se avesse disputato un maggior minutaggio, forse, avrebbe inciso più del collega.)

All. Baup 6: Non era facile giocare in uno stadio così contro questo Napoli. Lo zero in classifica prima della partita pesava sulle gambe e sulla testa dei suoi giocatori, ma lui riesce comunque a trasmettere le giuste motivazione per dare pan per focaccia ai padroni di casa. Non si capisce però una cosa: perchè sia quando trovano il vantaggio che quando pareggiano, i suoi smettano di giocare? Nei primi venticinque minuti sono gli ospiti a dominare, così come nell’inizio della ripresa. Buoni gli approcci iniziali nelle due frazione di gioco, meno la tenuta di gioco con lo scorrere delle lancette. Marsiglia incompleto, ma tanto cuore e personalità.

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